Il giorno del Festival

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"Signori e signore, vi do un calorosissimo benvenuto al tanto atteso Festival che per mesi ha accesso i vostri animi e, soprattutto, gli animi dei registi partecipanti, nonché degli studenti qui presenti che aspirano, un bel giorno, a seguire le orme dei loro grandi maestri mettendosi in gioco con la realizzazione di un film o di una sceneggiatura di successo" esordì Lennard Jones con fare solenne e altrettanta emozione.


Il pubblico accolse l'uomo con un entusiastico applauso della durata di almeno cinque minuti. Quell'evento godeva di un'importanza decennale a Los Angeles, e tutti i presenti ne erano vivi testimoni. In mezzo a quel palco dove trovavano posto gli sfidanti, regnava un'atmosfera decisamente competitiva ma comunque intrisa di un forte divertimento. Sarebbe stata un'esperienza che nessuno avrebbe mai osato dimenticare.

Non appena si placarono le grida entusiasta del pubblico, Lennard mostrò un breve filmato inerente le edizioni precedenti del Festival. Ovviamente, tra quei vincitori figurava anche il professor Hunt, classe 1985, che a soli vent'anni aveva vinto quel prestigioso premio riscuotendo altrettanto successo da parte della critica dell'epoca. Poi ve ne furono molti altri, e addirittura tra questi figurava una donna; la prima in Europa a essersi guadagnata un successo senza precedenti attraverso il magnifico film-documentario dall'accattivante titolo: 'La storia segreta della congiura di Catilina' – le fonti ritrovate –.'

Al termine del videoclip, Jones diede ufficialmente inizio alla competizione. Il sipario si aprì e i protagonisti apparvero sulla scena. Sulla destra figurava il professor Hunt, che venne immediatamente acclamato dal pubblico: forse, era da molti considerato il favorito. A seguire, altri quattro registi - anch'essi molto conosciuti in Europa – ricevettero le dovute acclamazioni, e poi...

E poi c'era lui: il signor Jack Wilson. Il suo sguardo torvo suggeriva inimicizia, ostilità, vendetta. Contrariamente agli altri membri del Festival, infatti, strinse loro la mano malvolentieri, non mancando di regalare un'occhiataccia ricolma di disprezzo a Thomas, il quale si limitò a non rispondergli né con lo sguardo né, tantomeno, con le parole. Dopo qualche secondo, Thomas si ritrovò a scrutare velocemente il 'suo' pubblico...

Nessuna traccia di Jane McMiller. Dove diavolo poteva essere finita?

***

"Cavoli, sono maledettamente in ritardo! Hunt mi ucciderà anche soltanto con uno sguardo!"


Jane si avviò di corsa verso il suo armadietto ma, non appena lo aprì, restò letteralmente a bocca aperta. All'interno di esso vi era un piccolo biglietto, simile a quello che aveva trovato mesi fa allegato a quel piccolo mazzo di fiori. Con il cuore a mille, ne lesse il contenuto.

"Spero di vederti stasera al Festival e che, quando mi guarderai negli occhi, capirai che sono stato io a mandarti quel mazzo di fiori in occasione della festa San Valentino."

La ragazza rimase impietrita e per un momento pensò si trattasse di uno scherzo. Come al solito, non era presente alcuna firma o iniziale che potesse lasciar presagire chi lo avesse scritto. Cercando di non pensarci, mise il biglietto nella tasca della sua borsa e si avviò in tutta fretta al Festival del cinema con l'ausilio di un taxi che, dopo circa quindici minuti, la portò a destinazione.

Presentando il biglietto di prenotazione al bodyguard che si trovava fuori l'edificio, la ragazza ne ammirò per un attimo l'entrata. La stessa era decorata in un modo decisamente sfarzoso, con poster afferenti al mondo del cinema con annesse biografie dei principali registi del passato, che ne garantirono un fiorente sviluppo. Poco più avanti, Jane si trovò dinanzi alla porta che avrebbe sancito il suo effettivo ingresso alla manifestazione più esclusiva dell'anno.

Ricominciare - L'Alunna e Il ProfessoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora