Un tuffo nel passato (II)

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15/02/2005

Dopo quella serata trascorsa con Yvonne nel parco 'George's Lake' di San Francisco il giorno di S. Valentino, Thomas non riusciva a smettere di pensare a lei nemmeno per un istante. Sentiva ancora indosso il suo inebriante profumo, percepiva nel suo cuore quel genuino sapore della sincerità impressa negli occhi della giovane, nonché il tocco delle sue mani che stringevano fermamente le sue manifestando, nel contempo, un'intima quanto percettibile paura connessa al fatto che l'indomani, alla luce del giorno, quella meravigliosa 'favola' sarebbe potuta terminare.

Ma il regista non aveva alcuna intenzione di farla finita: per lui, Yvonne non rappresentava affatto un capriccio. Nel profondo del suo cuore, nutriva infatti assoluta certezza riguardo i suoi sentimenti per quella ragazza cui, il mattino seguente, Hunt decise di fare una telefonata.


"Thomas, che piacere sentirti!" esclamò Yvonne, non appena rispose al cellulare.

"Come stai?" le chiese il ragazzo, assai ansioso di conoscere il suo stato d'animo.

"Benissimo. Mi sento raggiante, e... Non riesco proprio a smettere di pensarci."


Thomas sorrise, capendo all'istante a cosa lei si stesse riferendo.


"Nemmeno io. È stata una bellissima serata."

"Concordo con te... Allora, ci vediamo sul set?"

"Certamente." rispose Hunt. "Sei già pronta?" domandò poi, ben sapendo che non era così.

"Non proprio... Ma tranquillo, sarò in perfetto orario. Come tutte le mattine, del resto." replicò la giovane, soffocando una risatina.

"Certo, come no..." replicò Thomas, con malcelata ironia. "Ci vediamo tra poco, Yvonne."

"Contaci."


Nel tratto di strada che separava il suo dormitorio dai celebri studi cinematografici di San Francisco, Thomas si cullò nuovamente nel pensiero di rivedere Yvonne e nell'emozione che ciò gli avrebbe suscitato. Quell'emozione tipica dell'innamoramento che il giovane non aveva mai sperimentato prima di allora. Il suo cuore batteva ancora all'impazzata e sembrava stesse galoppando su di un cavallo impazzito.

Nonostante il ragazzo cercasse di calmarsi, gli bastava ripensare per un momento a quel bacio per sprofondare di nuovo nella più totale felicità. Quando ormai mancava poco all'arrivo, prese persino a domandarsi se meritasse realmente di vivere quell'esperienza emozionante, ancora più emozionante del tanto agognato ruolo di regista che stava attualmente ricoprendo.

E la sua silenziosa risposta fu un bellissimo 'sì'.

Thomas meritava che qualcuno gli mostrasse la bellezza dei sentimenti, la tenerezza celatasi in un semplice sguardo o in una dolce carezza. Lo meritava almeno quanto Yvonne. I due, in effetti, avevano sofferto entrambi a causa della mancanza di supporto da parte dei propri familiari, sebbene nel caso di Yvonne il distacco dai suoi fosse dipeso da questioni di natura lavorativa.

In ogni caso, Hunt avrebbe donato tutto il suo amore a quella che ormai poteva considerare a tutti gli effetti la sua ragazza; quell'amore e quel supporto che lui non aveva mai ricevuto negli ultimi tempi da parte di Rose e Mark, i suoi genitori.

E in cuor suo, Hunt sapeva che anche la sua Yvonne avrebbe fatto lo stesso per lui.
Animato da quest'incrollabile certezza, il regista entrò negli studi e, non appena vide Yvonne, il tempo sembrò fermarsi e il suo cuore smise di battere per qualche secondo.


"Sorpresa!" esordì la giovane, correndo ad abbracciarlo "A quanto pare, questa volta sei tu quello in ritardo!"


Thomas ricambiò il suo abbraccio ridendo di gusto, guardandosi però intorno con fare circospetto.


"Shh... Fai silenzio o ci scopriranno subito. Andiamo, vieni con me."


Di soppiatto, si recarono insieme nel dietro le quinte, alla ricerca di un posto tranquillo per poter parlare.


"Non mi hai ancora detto per quale motivo hai fatto ritardo. Hai forse avuto qualche contrattempo?" proruppe Yvonne, non appena si sedette sul palco.

"Tranquilla, non mi è accaduto nulla di spiacevole, anzi. Mi sono semplicemente ritrovato a pensare a noi due e mi sono crogiolato in questo pensiero durante il tragitto, fermandomi per qualche istante lungo la strada... per questo ho fatto ritardo."

"Ah, per cui adesso la colpa sarebbe mia, eh?" scherzò Yvonne, mostrandosi compiaciuta per ciò che il ragazzo le aveva confessato "E a cosa avresti pensato, se posso chiederlo?"

"Beh, in primis a ieri sera." disse lui, sorridendole e sedendosi accanto a lei "Lungo la strada ho invece riflettuto parecchio riguardo ai nostri sentimenti, e... A dire il vero, volevo parlartene."

"Ti ascolto." rispose lei, trattenendo il fiato per l'emozione.

"Sai molto bene quello che provo per te, Yvonne. Eppure, ieri sera mi sembra aver percepito in te un lieve timore riguardo a quanto sarebbe potuto accadere tra noi il giorno dopo quella splendida serata... E adesso, io sono qui con te. Sono qui e sappi che non ho alcuna intenzione di tirarmi indietro soltanto perché la nostra situazione è alquanto complicata."


Yvonne avvicinò la sua mano a quella di Thomas, il quale la strinse con dolcezza e altrettanta sicurezza ricambiando appieno il suo gesto.


"Ciò che ti ho detto ieri non era finzione." insisté Thomas "Io ti ammiro davvero. E voglio continuare a farlo. Ovviamente, se me lo permetterai." concluse poi, mostrando un leggero sorriso.


Simultaneamente, entrambi si avvicinarono l'un l'altra e si scambiarono un dolce bacio.


"Hai ragione Thomas, ieri sera nutrivo il sentito timore che oggi stesso sarebbe cambiato tutto tra noi due." ammise poi la ragazza, guardandolo dritto negli occhi "Avevo timore del fatto che quanto accaduto sarebbe stato ridotto soltanto a un mero episodio, un qualcosa che non avremmo mai più potuto rivivere. Ma adesso non ho più alcuna paura di questo, né tantomeno dei ruoli che, nostro malgrado, siamo costretti a rispettare all'interno di questo contesto. Non appena ti ho rivisto questa mattina, ho capito che non mi importa nulla delle inevitabili difficoltà che saremmo costretti a fronteggiare."


Thomas sorrise entusiasta, stringendola a sé in un caldo e amorevole abbraccio.


"Perché con te al mio fianco" concluse lei "sono pronta a tutto."

Ricominciare - L'Alunna e Il ProfessoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora