Capitolo 5

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Jade's Pov

Ci siamo trasferiti di nuovo per via del lavoro di mio padre, i miei genitori si occupano di commerci e hanno deciso di trasferirsi a New York per avere tutto sotto controllo.

Mia madre si chiama Rose Brown, una donna sulla quarantina anche se tutti le dicono che non dimostra la sua età. Capelli neri e pelle chiara, dalla quale ho ereditato queste caratteristiche. È una brava madre, cerca sempre di stare con me e mio fratello più piccolo anche se non ci riesce quasi mai per via del lavoro.

Mio padre si chiama Jim Smith, anche lui sulla quarantina, capelli marroni e ha la pelle olivastra per via delle sue origini colombiane. È sempre stato un uomo dedito a lavoro, anche per questo io e lui non abbiamo mai avuto un buon rapporto, soprattutto dopo un determinato periodo, ci siamo allontanati ancora di più. Non passa giorno senza che lui tenta di riavvicinarsi ma venendo sempre rifiutato. L'unica cosa che abbiamo in comune sono gli occhi tra il grigio e l'azzurro.

Non volevo nemmeno venire a New York, l'ho fatto solo per il mio fratellino Jackson, che si può dire che l'abbia cresciuto io. Avendo i genitori sempre a lavoro, una sorella scomparsa dal nulla, io e Giulia, la nostra governante, siamo per lui la cosa più vicina alla parola madre.

Jackson ha otto anni, due occhi verde smeraldo che vengono messi in risalto dalla sua pelle bianca e i suoi capelli marroni. È l'unica ragione per la quale io sono ancora in casa con i miei genitori.

Prima di lasciare casa per andare a scuola, ho dato un grande abbraccio al piccolo Jackson, dato che anche lui oggi avrebbe iniziato la scuola ed era preoccupato di non legare con gli altri bimbi.

Arrivata a scuola appena scendo dalla mia Chevrolet Sportiva Nera, tutti si girano a guardami e la bocca dei ragazzi per poco non tocca a terra. Ho sempre saputo di essere una bella ragazza ma addirittura farli ammutolire?! Beh questa mi è nuova ahahaha. Indosso un jeans bianco con delle sneakers nere, una maglia a mezze maniche nera e da sopra un giubbino di pelle nero, sugli occhi sfoggio il mio solito paio di occhiali da sole neri, che mi aiutano o ad ignorare gli altri studenti o i prof.

Oggi ho deciso di mettere il septum argento che si abbina con il mio smiley e appena faccio il mio solito ghigno sento dei fischi da parte di un gruppo di ragazzi. Adoro far credere loro di avere qualche possibilità ma non sanno che io sono interessata alle ragazze ahahaha. Ma poi anche se fossi stata etero non mi sarei mai messa con ragazzi che per attirare la tua attenzione, fischiano manco fossimo cani. Vomitevole.

Mentre salgo le scale noto due ragazze, una mi fissa ammaliata mentre l'altra tenta di risvegliare l'amica incantata. Le supero e mi avvio in segreteria per ritirare il mio orario delle lezioni e il foglio dove c'è scritto il numero del mio armadietto. Arrivata all'armadietto cerco di mettere la combinazione quando qualcosa mi viene addosso...o meglio qualcuno.

È una ragazza con dei jeans verdi, una maglia nera con su scritto "Oxford" che lascia scoperta la pancia, ha dei lunghi capelli marroni e smeraldi verdi al posto degli occhi che mi ricordano Jackson.

"Potresti stare più attenta quando cammini? Grazie." Dice lei mentre si alza ma appena incontra il mio sguardo rimane incantata.

"Principessa, sei stata tu a venirmi addosso quindi quella che dovrebbe stare attenta sei tu non io." Faccio le spallucce sfoggiando il mio solito ghigno mettendo in mostra il mio smile, che la fa incantare ancora di più. Solo ora mi accorgo che è accompagnata dalle due ragazze che mi fissavano sulle scale. La ragazza dagli occhi verdi connette e assimila  quello che le ho appena detto inizia a innervosirsi.

"Scusa un attimo, come mi hai chiamata?" Domanda stizzita. Mi avvicino al suo orecchio e inizio a sussurrarle qualcosa.

"Mi sa che oltre ad essere sbadata sei anche sorda, vero principessa?" Lei si sposta bruscamente cercando di nascondere i brividi che le ho fatto venire fallendo perchè me ne ero già accorta e ciò mi fa sorridere automaticamente.

"SCUSA MA TU SARESTI?" Mi sbraita in faccia lei.

Questa cosa non mi va molto a genio. Solamente mio padre mi urla addosso e io urlo addosso a lui ma nessun'altro si può permettere di urlarmi in faccia

Così passo dal ghigno divertito a una faccia seria e i miei occhi spruzzano fuoco e penso che lei se ne sia accorta perché si indietreggia di un passo.

"Sono Jade Smith. Nessuno può parlarmi in questo modo, tantomeno una che non guarda nemmeno dove cammina. Intesi principessa?" Scrollo le spalle cercando di fermare la mia rabbia, chiudo gli occhi facendo dei respiri profondi. Li riapro cacciando un mio ghigno e le faccio l'occhiolino allontanandomi da lei, lasciandola lì con delle domande per la testa.

È la prima ragazza con cui parlo da quando sono qui e già mi sono divertita un sacco, tralasciando il fatto del suo tono eccessivo quando mi ha urlato in faccia. Spero veramente di rivederla, mi divertirei troppo e poi non era niente male.

Spazio autrice:

Buonasera a tutti voiii!!! Ecco il punto di vista di Jade. Cosa ne pensate? Personalmente mi è piaciuto molto di più il punto di vista di Jade. Sarà perché ci ho messo di più  a scriverlo? Bhoo. Detto questo spero vi piaccia.
Notte a tutti❤❤❤❤

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