Capitolo 54

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Allison's Pov

"Che è successo Allison? Ti prego parlami." Sarà la decima volta che me lo chiede Megan. E anche stavolta non le rispondo.

"Portami a casa,perfavore." La supplico piangendo.

"Come vuoi." Mi prende in braccio e mi porta in macchina. È sempre stata una ragazza forte, tra palestra e piscina ci credo.

"Abbassa la testa." Faccio come dice e mi appoggia in macchina.

Chiude lo sportello e si precipita dall'altra parte. Mette in moto e appoggia una mano sulla mia coscia. Ogni tanto la muove a modo di carezza. Se l'avesse fatto una settimana fa avrei sclerato, ma adesso mi fa stare quasi bene.

Chiudo gli occhi e mi addormento.

Non è come sembra. Fammi spiegare. Lei tra le sue gambe,le sue labbra su quelle della bionda.

Mi sveglio di soprassalto. Mi guardo intorno e noto che sono in camera mia.

"Cristo ti sei svegliata." Tira un sospiro Megan. "Ti ho portato in camera in braccio, non ti volevi svegliare." Guarda a terra.

Le faccio segno di avvicinarsi, di sedersi affianco a me.

"Sei sicura?" Domanda.

"Si." E si viene a sedere.

"Ne vuoi parlare?" Mi accarezza i capelli. Faccio segno di no con la testa e l'abbraccio.  Scoppio a piangere.

"Shhh. Andrà tutto bene." Mi allontana, siamo faccia a faccia. Mi passa una mano sulla guancia per asciugarmi le lacrime. "Va bene?" Siamo a pochi centimetri di distanza. E in un attimo le sue labbra sono sulle mie.

Mi lascio trasportare dalla sensazione, senza opporre resistenza. Chiudo gli occhi e dopo poco, le immagini di Jade con Jessie riaffiorano. Mi stacco immediatamente.

"Scusa, non dovevo farlo." Si alza Megan. Io la blocco per un braccio e mi alzo anche io.

Appena si gira, mi metto sulle punte e le lascio un casto bacio sulle labbra.

"Non è colpa tua. Ci vediamo domani?" Chiedo. Lei sorride e annuisce.

"A domani." Ed esce. Controllo l'ora e mi accorgo che è tardi. Decido di dormire, o meglio di provare a dormire.

Giorno dopo, a scuola.

"Grazie del passaggio." Rigrazio Megan scendendo dalla sua auto.

"Figurati." Fa il giro dell'auto e appoggia il suo braccio intorno alle mie spalle.

Sento il suo prefumo alla vaniglia.

/nessuno può battere il profumo menta e tabacco./

/spero di non sentirlo più./ zittisco la mia coscienza.

Entriamo a scuola. Dico a Megan che vado al bagno mentre lei va alle macchinette.

Entro nel bagno e vado a lavarmi le mani. Sto per asciugarle, quando qualcuno mi chiude a chiave in una cabina.

Il profumo menta e tabacco riempie le mie narici. Per un secondo mi godo l'odore ad occhi chiusi. Quando li apro e la vedo le tiro subito uno schiaffo.

"Cazzo." Impreca massaggiandosi la guancia. Tento di uscire ma mi blocca al muro in un secondo.

"Lasciami andare, cosa c'è? Jessie già ti ha dato noia?" Sputo acida.

"Fammi spiegare." Si porta le mani nei capelli.

"Grazie ma non grazie. Ora fammi uscire. Questo si chiama sequestro di persona." Tendo si uscire di nuovo.

La sua mano si poggia sulla mia che sta sulla maniglia.

"Sei andata con Megan?" Domanda con uno sguardo gelido/ferito.

"Non sono affari tuoi. Togliemi le mani da dosso." Sbraito.

"Rispondimi, ti prego." Continua con il tono ferito. Le va con le altre e fa pure quella ferita.

"E anche se fosse? Non vedo dove sia il problema. Tu ti fai Jessie e io sto con Megan." Rispondo con fare ovvio. Vedo i suoi occhi spalancarsi. Mi fa male dirle certe cose. Ma se lo merita.

"Sta...stai con lei..?" Balbetta. Mi guarda dritta negli occhi. Il suo azzurro è un azzurro spento in questo momento, e al solo pensiero che è colpa mia, mi fa male.

"Ripeto; non sono affari tuoi." Incrocio le braccia al petto.

"Pensavo fossi meglio di me." Il suo sguardo si trasforma. "Tu sei peggio." È diventato gelido. "Stammi bene Allison." Ed esce.

Rimango lì imbambolata,il suo gelo mi ha spezzato. Dopo un po' mi riprendo e raggiungo Megan fuori.

Solo tu sai controllarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora