Capitolo 71

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Allison's Pov

Mi stacco dalle sue labbra e mi volto, mi appoggio con la schiena sul suo petto. Lei appoggia la sua testa sulla mia spalla e lascia dei piccoli baci sul mio collo. Le sue mani sono sotto la mia maglia, sento il contrasto della mia pelle calda contro la sua fredda, e devo ammettere che mi rilassa.

"Che facciamo stasera?" Domanda iniziando a fare dei cerchi immaginari sul mio ventre. Piego il collo dalla parte opposta dei suoi baci per darle più spazio.

"Abbiamo l'ennesima festa." E sbuffo. Lei morde un punto qualsiasi sul mio collo facendomi sussultare.

"E se non ci andassimo?" Dice senza interrompere il suo lavoro.

"Sai che non possiamo." Porto le mie mani sulle sue e lei si ferma facendo incastrare le nostre dita.

"Mi do per malata." Stringe di più la stretta, senza esagerare. Faccio una piccola risata, lei lascia una mia mano e la porta sotto il mio mento, facendomi voltare e incastrare i nostri sguardi.

"Non scherzo." E ricomincia a lasciarmi baci o succhiotti lungo tutto il collo.

"Mi farebbero andare lo stesso, lo sai." Rispondo. Sto facendo veramente fatica a rispondere con lei che mi bacia, morde e lecca.

"Sh ci penso io." E mi sposta per alzarsi. Si volta un'ultima volta verso di me e si lecca il labbro inferiore bloccandolo tra i denti, per poi sorridere.

"Quanti?" Domando roteando gli occhi, lei con la mano mi fa il numero 4 e io sbuffo. Ma perchè? Non si può limitare ai baci? Mi alzo e corro in bagno e vedo la sua opera d'arte. Mi farà ammattire prima o poi. Torno in camera e la sento parlare a telefono.

"Grazie tante Signora Parker. Come dice? Una tachipirina? Grazie del consiglio. Arrivederci." Attacca il telefono e si gira verso di me con una faccia fiera.

"Perchè parlavi con mia madre?" Domando e mi butto sul letto.

"Perchè tua madre non mi conosce quindi non avrebbe mai capito che stavo mentendo." E fa le spallucce. Io rido e mi butto sulle sue spalle, le circondo il collo con le mie braccia e le lascio dei baci sulla guancia.

"Allora che si fa stasera?" Domando.

"Vuoi uscire? O vuoi rimanere in camera?" E mentre fa l'ultima domanda ribalta la nostra posizione. Ora la mia schiena è a contatto con il letto, lei è tra le mie gambe e le sue labbra sfiorano le mie. Si avvicina lentamente ma io giro la faccia, facendo scontrare le sue labbra contro la pelle della mia guancia e lei per vendicarsi, la morde.

"Dai che facciamo?" Domando mentre cerco di liberarmi.

"Usciamo dai, qua nessuno ci conosce. E poi siamo a Parigi su." E si stende al mio fianco.

"Però non voglio nulla di troppo eclatante, io e te, basta così." Mi metto a sedere per guardarla negli occhi.

"E nulla di eclatante sia." Si alza e mi bacia. Ci mettiamo sotto le coperte a guardare un po' di tv in santa pace.

Le 20:30

Siamo in ascensore, siamo vestite come due barboni. Lei indossa una tuta della kappa rossa e io una della nike, che ho rubato dalla corvina, ormai uso solo le sue tute, le mie stanno bene nella valigia.

Tuta di Allison(Jade)

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Tuta di Allison(Jade)

Tuta di Allison(Jade)

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Tuta di Jade.

Scendiamo al piano terra e ci dirigiamo all'uscita, solo che invece del solito Uber, decidiamo di farci una bella passeggiata. Dopo 5 minuti di passeggiata, ci ritroviamo sotto la Torre Eiffel, Jade rafforza la stretta sulle nostre mani unite e mi tira addosso a lei. Siamo a pochi centimetri di distanza e ci baciamo.

"Amico, guarda due lesbiche." Sentiamo alle nostre spalle delle risate, io e Jade ci giriamo e notiamo due ragazzi visibilmente ubriachi che ridono.

"Dai signorine fateci divertire un po'." Parla un dei due per poi scoppiare a ridere.

"Andiamocene." E tiro Jade che, a quanto pare, non ha proprio voglia di muoversi.

"CHE CAZZO AVETE DETTO?!" Urla la corvina, facendo divertire ancora di più i due.

"Uh una lesbichella arrabbiata, vieni qua che t'insegno le buone maniere." Si porta una mano sul pacco.

Jade si avvicina come una furia e gli molla un gancio sullo zigomo sinistro, facendolo indietreggiare e cadere.

"Oh ma che cazzo fai?" Si mette in mezzo l'altro tirando uno schiaffo a Jade. Io urlo e tento di avvicinarmi ma Jade mi blocca con uno sguardo fulmineo.

Si rigira di nuovo e sorride.

"Scusa hai ragione, vieni qua." E fa un sorrisetto malizioso.

"Ora si che ci capiamo." Risponde quello in piedi mentre quello a terra sta rotolando su se stesso.

Sono a due centimetri e mi sto iniziando a preoccupare, che cos'ha in mente? Appena il ragazzo prova a baciarlo, Jade ci da una ginocchiata sulle parti intime.

Sono tutti e due a terra ma a Jade non basta, inizia a prenderli a calci sullo stomaco.

"CRISTO JADE FERMATI." Urlo e noto alcuni fotografi che ci hanno riconosciuto avvicinarsi. LA corvina non si ferma e inizia a parlare in francese, anzi ad urlare.

"offensé ma petite amie à nouveau et je vais vous faire regretter d'être né." E gli sputa addosso, tutto ciò sotto gli occhi degli giornalisti. Si gira verso di me e ha l'aria stanca, la mano destra ha le nocche spaccate, la sua guancia ha ancora il segno rosso dello schiaffo. E io non ho fatto nulla. Ero troppo spaventata.

Tenta di avvicinarsi ma mi scanso. Non l'ho mai vista così...mi fa quasi paura.

"Allison, che hai?" Domanda confusa.

"Che...che...cosa...hai fatto?" Guardo i ragazzi dietro di lei. Lei si gira verso i ragazzi a terra per poi prestarmi la sua attenzione e fare le spallucce.

"Se lo meritavano, stavano esagerando." Cerca di rimanere calma, si vede dalla mano stretta a pugno e dalla mascella contratta. Tenta di avvicinarsi di nuovo ma mi scanso nuovamente.

"Tu...tu hai paura di me..." Dice con una voce ferita. Io la guardo negli occhi e invece di rispondere inizio a correre.

Solo tu sai controllarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora