Capitolo 48

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Allison's Pov

"Fe...fermati." Cerco di trattenere i gemiti. Jade continua a scendere. Si blocca perché la mia enorme maglia non le da modo di continuare. Mi massaggia il seno destro da sopra la maglia.

"Ma tu, tu non indossi il reggiseno!" Sorride per la sua 'scoperta'. Arrossisco e porto le mani sul mio petto.

"Dormo scomoda quando lo indosso." Giro la faccia per non guardarla negli occhi. Mi fa voltare per poi incastrare il mio labbro inferiore in mezzo ai suoi denti.

"Ahhhh." Gemo e lei ne approfitta per far entrare la sua lingua nella mia bocca. Sento le farfalle nello stomaco appena la mia e la sua lingua entrano in contatto.

Sorride nel bacio. Con la mano sinistra mi tiene per il fianco. Con la destra mi spinge la testa contro la sua per il collo.

Porto una mano sul suo seno, facendola gemere e perdere il comando. Ribalto la situazione. Adesso lei è sotto e io sopra. Porta le sue mani sui miei fianchi e io inizio a strusciarmi. La vedo mordersi il labbro per non gemere.

Abbasso la testa. Siamo a pochi centimetri di distanza e sento il suo respiro sulle mie labbra. La sua mano destra, dal fianco arriva alla mia faccia e mi sposta le ciocche di capelli che mi impediscono di vederla bene.

I suoi occhi azzurri, adesso sono di un azzurro accesso. Ha le pupille dilatate, mi guarda e mi accarezza come se fossi la cosa più preziosa e bella che abbia mai visto.

Sta per alzarmi la maglietta ma la blocco. Non sono pronta a farle vedere di nuovo i miei lividi.

"Allison se è per il lividi non ti preoccupare, non m'interessano. Per me sei sempre la stessa Allison." Mi accarezza la guancia destra. I lividi sulla faccia, in confronto a ieri sera si sono sbiaditi un po'. Il labbro non mi fa più male.

"Non sono pronta Jade. Scusa." Tento di alzarmi ma lei mi tiene ferma per i fianchi. Mi bacia con passione. È un semplice bacio a stampo ma sento tante quelle emozioni che sembra molto di più.

"Che facciamo adesso?" Domanda quando si stacca.

"Avevo voglia di preparare dei biscotti. Mi vuoi aiutare?" Le chiedo giocando con i suoi capelli neri.

"I biscotti? Davvero? È la prima volta che qualcuna mi chiede di fare dei biscotti, di solito mi chiedono di fare altro." Ride. Chissà con quante ragazze è stata? E se io fossi solo una del momento? Se si stancasse di me?

Quando nota che io non sto ridendo, la sua faccia divertitasi trasforma in una faccia preoccupata. Mi alzo e mi dirigo in cucina senza dire una parola.

"Aspetta Allison. Ho detto qualcosa di sbagliato?" Mi blocca per un polso. Mi fa un po' male, non per colpa sua ma per il livido che c'è.

"Jade, il livido." Lascia subito il polso e porta due dita sotto il mio mento, per far incastrare i nostri sguardi.

"Scusa, per il braccio." Mi da un casto bacio sulle labbra. Io rimango impassibile, quei pensiri continuano a ronzarmi in testa.

"Con quante sei stata?" Domando schietta.

"Cosa?" Fa finta di non aver capito.

"Jade, rispondimi." Quando noto il suo non rispondere, mi giro e vado in cucina.

"Aspetta Allison. Perché lo vuoi sapere?" Mi tiene ferma per i fianchi.

"Dimmi che non sono una del momento. Dimmi che un giorno di questi non ti sveglierai e ti farai la prima che ti capita a tiro. Dimmelo."

"Allison, tu non sei una del momento. Quando mi sveglio sei il mio primo pensiero e lo sarai sempre. Le altre prima di te non contano niente. Sul divano non intendevo dire che sei come le altre, tu sei speciale. Sto per fare i biscotti, cosa che non ho mai fatto con nessuna. Se qualcuna mi avesse detto che non avrebbe voluto farlo, io mi sarei alzata e me ne sarei andata. Perché dalle altre cercavo solo quello. Da te io cerco altro e il sesso, che con te è amore, è un valore aggiunto." Mi accarezza le guance con i pollici.

Mi godo il suo calore, chiudo gli occhi e sorrido.

"Dai i biscotti non si fanno da soli." Mi metto sulle punte e strofino le mie labbra sulle sue. Faccio per andarmene ma mi blocca di nuovo. Mi bacia.

"Ora possiamo andare." Intreccia la sua mano con la mia.

"Tieni, prendi que..." Avevo preso un grembiule. Ma quando mi sono girata l'ho trovata in reggiseno che cercava la ricetta su internet.

"Nono, rimettiti la maglia. Ora." Le ordino.

"Questa maglia costa più di te mia cara." Mi sventola la maglia davanti agli occhi.

"Mi hai offesa." E la faccio la linguaccia.

"Vai a fanculo. Cosa c'è? Non riesci a resistermi?" Si avvicina in modo molto ma molto pericoloso.

"Pff, ma per favore. Per me puoi stare anche senza pantaloncini, per me non cambia niente." Inizio a cercare i contenitori in cucina. Mi giro e la trovo in intimo.

"Allora, iniziamo?" Domanda mentre piega i pantaloncini e li mette sulla sedia.

Dio aiutami. Sono solo dei biscotti.

Solo tu sai controllarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora