Capitolo 57

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Jade's Pov

"Oh finalmente. Quanto ci avete messo?"  Dice il padre di Allison appena varchiamo la porta del suo ufficio.

La mora si avvicina al mio orecchio e sussurra. "Se ne saranno accorti dicevi eh?" Si allontana e ride.

Io le caccio la lingua, certe volte sembriamo due bambine.

"Allora cosa dovete dirci di tanto urgente?" Domando rivolgendomi ai miei genitori seduti sulle poltroncine.

"Sedetevi." Ci invita la signora Parker. Ci sediamo sul divano di pelle di fronte alla scrivania. Allison si è seduta proprio affianco a me e ogni tanto mi sfiora la mano.

"Allora, noi quattro dovremmo fare un viaggio per sponsorizzare le nostre aziende. Questo viaggio per Parigi è molto importante per noi. C'è solo un piccolo problema, noi non possiamo andare." Conclude il padre di Allison mentre si versa un bicchiere di scotch. "Volete?" Domanda ai miei genitori.  Mia madre rifiuta invece papà accetta.

"E noi cosa centriamo?" Chiede Allison.

"Dovrete andare al nostro posto." Dice schietta la madre di Allison. Per poco non mi affogo con la saliva.

"Cosa?!" Esclamo io. Allison mi guarda male. Cos'ho fatto ora?

"Per questo ti abbiamo fatto venire. La tua uscita al pubblico con Allison potrebbe compromettere il tuo fidanzamento. Volevamo sapere se per la tua ragazza è un problema." Si alza mia madre versandosi un bicchiere d'acqua.

"Per questo non c'è problema." Tutti, tranne Allison, mi guardano strano. "Io e Allie abbiamo rotto." Gli occhi di mia madre s'illuminano mentre mio padre ha sputato lo scotch che aveva in bocca.

"Allora andrete?" Chiede elettrizzato il padre di Allison.

"Per me non è un problema." Faccio le spallucce.

"Neanche per me." Mi guarda sorridendo Allison.

"Perfetto allora. Partirete dopo domani. Starete lì una settimana e dovrete partecipare a tutte le feste e sfilate che vi dirò. Mi raccomando non dovrete fare scenate o brutte figure. L'immagine è tutto." Si alza il padre di Allison dalla sedia girevole. Vedo Allison sbuffare e poi inizia a parlare.

"Tutto qui?" Chiede annoiata.

"Si potete andare." Ci congedano. Usciamo dall'ufficio, Allison si avvia verso l'ascensore ma io la tiro nella prima stanza vuota che trovo.

"Perché quando ho detto 'cosa' mi hai guardata male?" Sussurro a due centimetri dalle sue labbra. Il suo respiro è accelerato.

"Pensavo non volessi partire con me." Si avvicina ancora di più.

"Mh, una settimana con te, in un hotel a 5 stelle, nella capitale dell'amore. Come ho fatto ad accettare io non lo so. Ora vado dire che ho cambiato idea." Faccio finta di andarmene ma Allison mi salta addosso e mi bacia.

La tengo ferma per i glutei e la faccio sbattere contro il muro. Inizio a lasciare una scia di baci fino al collo.

"Dovremmo finirla di baciarci nelle stanze vuote o sgabuzzini, con l'ansia che qualcuno possa entrare." Sussurro sul suo collo.

"Non...ahhh...dio Jade...è...ahhh...colpa...mia..mhhh." Dice tra un gemito e l'altro.

"Mi vuoi fare credere che ti da fastidio?" Succhio il suo punto debole, ricevendo un gemito molto forte da parte sua.

"Shhh mica vuoi farci scoprire?" Rido.

Mi da uno schiaffo sulla schiena e mi guarda male.

"Non è colpa mia se i tuoi ormoni ritardati si attivano nei momenti e nei luoghi meno adatti. Stronza." E si libera dalla mia presa.

"Mi scusi suora Parker. La toccherò solo quando vorrà lei. Spero solo che sia prima di morire." E rido.

"Gne gne gne. Non sei divertente." Mette il muso.

"Oh si che sono divertente. Vuoi vedere come ti faccio ridere in 5 secondi?" La sfido.

"Fammi vedere."

Mi avvicino e inizio a farle il solletico. Inizia a ridere e a dimenarsi come una matta.

"BastaAhahahahahahah. Ti pregAhahahahah." Continua a ridere.

"Sono o non sono divertente?" Chiedo continuando a farle il solletico.

"Non lo seiAHAHAHAHAHAH"

"Va bene. L'hai scelto tu." Continuo a farle il solletico.

"Sei divertente. Basta ahahahahah, basta." E la smetto.

"Ho sempre ragione." Faccio la faccia orgogliosa.

"Vai a fanculo." Si avvicina e mi da un bacio sulla guancia. "Ora vado devo vedermi con Annie e Marie." E si stacca per avviarsi alla porta.

"Aspetta!" Urlo e si gira. "Vuoi essere la mia ragazza?" Chiedo tutto d'un fiato.

Solo tu sai controllarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora