Capitolo 63

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Allison's Pov

"Cazzo Jade rispondi." Faccio avanti e dietro per la stanza. È la decima volta che la chiamo, senza avere una risposta ovviamente.

Butto il telefono sul letto e inizio a cercare il mio giubbino, voglio andare a cercarla.

/mi sembra giusto. Ti ricordo che stai a Parigi, una città che non conosci. Come cazzo vuoi trovarla?/ La mia coscienza ni smonta tutti piani.

Impreco ad alta voce perché non trovo quel giubbino del cazzo. Sento in telefono squillare e perdo un battito.

Mi catapulto nella camera da letto e rispondo senza vedere chi è.

"Grazie al cielo Jade. Dove sei? Ti prego torna." Dico tutto d'un fiato.

"L'HA SCOPERTO VERO?!" Allontano il telefono dall'orecchio e leggo il nome di Marie.

Sbuffo e le racconto tutto. Cala il silenzio e controllo se è ancora in linea. Lo è.

"Vai al ballo, se ti ha detto che vi vedrete là vuol dire che verrà." Dice lei d'un tratto.

"Ma non si è portata il vestito. Come farà? Mi stava mentendo. Lo so." Delle lacrime iniziano a scorrermi lungo il viso.

"È jade smith. È piena di soldi. Si potrà pur comprare un vestito no?" Asciugo le lacrime e saluto Marie.

Inizio a prepararmi. Prendonil vestito e lo indosso velocemente.

Chiamo uber e gli do le coordinate dell'hotel

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Chiamo uber e gli do le coordinate dell'hotel. Scendo alla reception e nell'attesa, continuo a mandare messaggi a Jade. Ovviamente senza risposta alcuna.

Vedo la mia macchina e mi avvio verso l'esterno. Sto per uscire quando vedo Jade avvicinarsi.

Io mi blocco e la osservo. Lei mi da un'occhiata veloce per poi guardare di nuoco avanti a se. Continua a camminare senza degnarmi di uno sguardo.

Si sta avviando verso l'ascensore e io la raggiungo. Le porte dell'ascensore si aprono e lei entra. Io la seguo a ruota.

Non mi ha ancira degnata di uno sguardo. Ora che la osservo bene, hai il mio giubbino addosso. Ovvero il suo.

Premo il pulsante per far bloccare l'ascensore e finalmente mi guarda. Male ma ha finalmente posato il suo sguardo su di me.

Vedo i suoi occhi brillare, il suo sguardo si sofferma sulle mie gambe scoperte e sulle mie labbra. Si risveglia dal suo stato di trance e cerca di far ripartire l'ascensore.

"Dovrai passare sul mio corpo." E mi posiziono davanti.

"Allison, spostati. Devo andare a vestirmi." La vedo serrare la mascella quando il suo sguardo cade sulla mia scollatura.

"No. Fammi spiegare. Ti prego."

"Spiegare cosa allison? Sei incanpata e l'hai baciata? Ti ha salvato da un palazzo in fiamme e l'hai ripagata con un bacio? Spiegami allison su. Tanto da qua non mi farai uscire." E si siede a terra.

"Punto numero uno: lei ha baciato me e l'ho subito allontanata tirandole uno schiaffo. Punto numero due:io non volevo, è succes..." Ma m'interrompe.

"Non ti azzardare a dire che 'è successo'. Se per te era una cosa da niente non me lo avresti tenuto nascosto. E adesso basta. Spostati." Cerca di rimanere calma.

"No." Abbasso lo sguardo. La sento prendere un bel respiro. Si avvicina a me, mi prende in braccio e mi sposta.

Quando mi mette a terra rimane a pochi centimetri dal mio viso. Sento la puzza di erba e noto gli occhi un po' rossi. Mi chiedo come faccia ad avere cosi autocontrollo.

La vedo inumidirsi il labbro inferiore per poi bloccarlo tra i denti.

"Ti prego Jade. Io ti amo." Le accarezzo la guancia.

"Se tu mi amassi non mi mentiresti." Fa per allontanarmi ma la blocco e la bacio.

"Ti...ti prego." Mi stacco rimanendo talmente vicina da sentire il suo respiro sulle mie labbra.

"Allison,lasciami." Chiude gli occhi. "Per favore. "E poi li riapre sprigionando un azzurro gelido.

Mi allontano per la freddezza nel suo sguardo. Fa ripartire l'ascensore. Invece che trovarci la camera davanti, mi ritrovo la reception.

"Ci vediamo al ballo." Mi gurda negli occhi.

Annuisco ed esco. Mi giro verso di lei e la vedo scomparire dietro le porte dell'ascensore.

Inizio a piangere e mi avvio alla macchina.

Solo tu sai controllarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora