Capitolo 31

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Allison's Pov

E' una settimana che non esco di casa. In questi giorni ho passato il mio tempo a letto, ho detto ai miei che non stavo bene. Ogni volta Anita mi passava mia madre a telefono.

"Allison, come stai?" Chiede a ogni telefonata mentre urla contro qualcuno a lavoro.

"Mi fa male ancora la testa." Cerco di trasformare il mio tono spezzato dalle lacrime in un tono malato. Vedo Anita scuotere la testa. Quando Jade se n'è andata, Anita è venuta subito a vedere come stavo e le ho raccontato tutto.

"Va bene Allison, ma massimo dopo domani torni a scuola." E attacca. Torno di nuovo sotto le coperte a deprimermi. Non ho più notizie di Jade da quando ha chiuso quella dannata porta. Annie e Marie sono venute a trovarmi, mi hanno messo al corrente che a scuola Jade cambia ragazza ogni giorno, mentre la sera non si perde nemmeno una festa.

"Allison devi riprenderti, devi alzarti da questo letto." Mi ha detto Annie l'ultima volta che sono state qui. "Se non parli con Jade non si risolverà mai nulla."

Facile a dirsi, solo il pensiero di lei con altre, mi si stringe il cuore. Non posso credere che sia andata avanti, non così presto. Anita mi ha detto che anche Megan è passata per parlarmi, ma ovviamente l'ha calciata a calci in culo. Ha ancora la faccia tosta di presentarsi a casa mia. Ha mandato tutto a puttane, tutto.

Jade's Pov

Da quando sono uscita da casa sua non l'ho più rivista. A mensa noto Annie e Marie guardare male ogni mia "amichetta", ma cosa si aspettavano da me? Che sarei rimasta immobile a guardare la storiella d'amore di Allison. Mi dispiace ma non sono così tanto masochista.

Sto cercando di andare avanti ma non ce la sto facendo, cambio ragazze ogni giorno ma ogni volta che chiudo gli occhi per baciarle, immagino due occhioni verdi a fissarmi. La sera tento di affogare il mio dolore nell'alcol, cerco di togliermi dalla testa l'immagine di loro due in camera, ma ogni mio battito di ciglia quell'immagine ritorna.

Sto uscendo dall'aula di letteratura quando Marie mi ferma.

"Jade..." Ma la blocco subito.

"Se sei qui per dirmi di andare da Allison, fidati, stai sprecando il tuo tempo." Faccio per andarmene ma lei mi blocca di nuovo e mi tira uno schiaffo. Okay Allison ha una brutta influenza su di lei.

"Dio ma che fai?! CHE DOLORE!!!" Mi massaggio la guancia colpita.

"Tu non le hai dato modo di parlare, te ne sei andata senza manco sentire la verità. Allison la stava cacciando, se non credi a noi, credi almeno a lei. E' una settimana che non esce da quella casa, sta tutto il giorno a letto a piangere per te." Appena sento questa frase, il mio cuore perde un battito, al solo pensiero che Allison possa piangere a causa mia, mi fa male il cuore.

"Marie è stata lei a tradirmi, non stavamo nemmeno insieme ed è tornata subito dalla ex. Io ho dovuto aspettare per farle capire che si poteva fidare di me, ho dovuto fare un discorso da Nobel per farle capire che voglio lei." Marie appena sente il "VOGLIO LEI" spalanca gli occhi ma io la blocco sul nascere.

"Io la voglio ancora Marie, lo ammetto. Ho bisogno di tempo, fa male, fa male anche chiudere gli occhi perchè ogni volta che li chiudo, vedo lei con la sua ex in camera e fa male." Sento le lacrime che minacciano di scendere ma riesco a fermarle.

"Hai ragione Jade, ma non è come credi. Va da lei, ti prego. Falle spiegare, almeno va da lei, dille ciao e poi te ne vai. Ma ti prego fallo." Conclude e se ne va.

Vorrei andarci, ma so che se ci andassi crollerei subito. Vado verso il parcheggio quando Jessie mi chiama.

"Jade dove sei?" chiede dall'altra parte del telefono.

"Sto andando verso l'auto, perchè?"

"Oggi darò una festa, perché non vieni ad aiutarmi con i preparativi?"

"Okay, dammi il tempo di arrivare. Ciao." Non le do il tempo di rispondere che attacco.

Mi avvicino all'auto e mi siedo sul cofano anteriore, mi accendo a una sigaretta e il primo pensiero sono due occhioni verdi che mi dicono che non devo fumare. Sorrido al ricordo e spengo la sigaretta. Entro i auto e inizio a guidare. Ripenso al suo sorriso, alle sue labbra, ai suoi modi di fare. Talmente assorta dai miei pensieri che non mi accorgo di essere arrivata.

Scendo dall'auto e vado a bussare, dopo alcuni secondi la porta si apre

"Ciao." Dico.

Solo tu sai controllarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora