Klaus Mikealson

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«Hope, non correre così velocemente o non riuscirò a starti dietro!» gli dici rincorrendola.
Ecco, questa è una bugia bella e buona, sei un vampiro ma non vuoi che lei lo sappia quindi stai correndo come un qualsiasi umano.
«Hope, non possiamo correre per tutta la casa» gli ricordi fermandoti per far finta di riprendere fiato.
«Forza Y/N, abbiamo tutta la casa per noi, mio padre è fuori casa e noi possiamo fare quello che vogliamo!» ti dice felice.
Certo, sai che suo padre non c'è o non avresti mai accettato di venire in casa sua.
«E cosa vorresti fare sentiamo?» le domandi divertita.
«Non lo so, potremmo guardare un film o ballare per tutta la casa con la musica a palla» il suo sguardo sognante ti fa ridacchiare.
«Possiamo fare quello che vuoi bambina» gli dici.
«Oh avanti smettila di chiamarmi bambina, abbiamo la stessa età ti ricordo» ti dice mettendosi le mani sui fianchi.
Certo, avete entrambe diciotto anni secondo lei, ma tu hai ventidue anni da all'incirca duecento anni
«Hai ragione perdonami, che ne dici se ci guardiamo un film allora?» sorridi e le porgo una mano.
Lei annuisce e insieme andate in salotto dove decidete un film e iniziate a guardarlo.

Quasi alla fine del film sentite la porta aprirsi.
«Hope, dove sei?» la voce di un uomo si fa spazio sopra il film.
«Mio padre è tornato prima del previsto» ti dice alzando le spalle.
«Merda...» sussurri senza rendertene conto.
«Papà siamo in sala!» urla, poi si gira verso di te guardandoti preoccupata: «Y/N, tutto bene?» ti chiede.
Annuisci e ti alzi prendendo le tue cose.
«Ora io devo proprio andare Hope, grazie per la bellissima giornata, ci vediamo a scuola» dici velocemente andando verso la porta.
Sei talmente agitata che nemmeno ti accorgi che l'uomo da cui vuoi scappare ha appena aperto la porta.
«Ciao tesoro, tu e chi siete....Y/N !?» chiede guardandoti stupito.
«Salve Niklaus» sussurri guardandolo.
«Cosa ci fai qui ?» ti chiede riacquisendo la sua compostezza.
«Mi ha invitata Hope» rispondi seria.
«Come conosci mia figlia?» si avvicina con fare minaccioso e tu indietreggi di un passo.
«Siamo compagne di classe, che succede papà ? E come fai a conoscere Y/N?» la tua amica si alza guardandovi interrogativa.
«L'ho conosciuta molto tempo fa, quasi duecento anni fa, non è vero Y/N?» ti chiede Klaus assottigliando gli occhi.
«Anno più, anno meno» dici.
«È impossibile, Y/N ha diciotto anni da poco, sono andata alla sua festa di compleanno, lei non è un essere sovrannaturale...» Hope ti guarda in cerca di conferma.
«Mi dispiace Hope, ma non sono umana come non lo sei tu» la guardi mortificata e lei indietreggia.
«È per questo che ogni volta che venivi qui era solo quando non c'era mio padre? È perché non volevi che ti vedesse?!» chiede e tu annuisci.
«Questo non spiega comunque cosa ti abbia portato a stare vicino a mia figlia, chi ti manda ?» chiede e con un movimento fulmineo è dietro ti te che ti tiene ferma con un braccio mentre con l'altro è pronto a prenderti il cuore.
«Non mi manda nessuno, ma se ti ricordi ho promesso di proteggere la tua famiglia...» rispondi.

Flashback

Cammini con il tuo lungo vestito per il palazzo dove stasera si sta tenendo un ballo.
«Siete scappata anche voi a quanto vedo lady Y/N» ti dice una voce gentile.
«Certamente, non avrei sopportato ancora per molto quello che stavano dicendo sui vampiri e le altre creature soprannaturali» gli dici.
«Perché? Se mi è concesso chiedervelo» i suoi occhi ti scrutano interessati.
«Perché sono una di loro mio signore, così come voi siete come me, o quasi...» alzi le spalle e sorridi.
«Affermazione pericolosa per una fanciulla così giovane» ti dice porgendoti una mano che affetti più che volentieri.
«Non molto se ho voi al mio fianco mio signore...» dichiari.
«Mi fa piacere che voi riponiate così tanta fiducia in me Signorina» sorride e ti bacia una mano.
«Vorrei che mi faceste un favore mio signore e io vi ricompenserò con una promessa» gli dici guardandolo seriamente negli occhi.
«Tutto quello che volete signorina» ti dice lasciandoti la mano.
«Dovreste uccidere mio marito. È stato lui a trasformarmi contro la mia volontà, questo dopo aver soggiogato i miei genitori per essergli data in sposa» gli spieghi.
«Che destino crudele per una così bella fanciulla, ma concedetemi un altra domanda, perché non lo uccidete voi stessa ?» ti chiede.
«Perché è più vecchio di me, quindi anche più forte, mentre voi, voi siete un originale...voi siete l'essere più potente al mondo» dici lusinghiera.
«Per essere così giovane siete brava a parlare» ti dice.
Alzi le spalle: «Quindi abbiamo un patto ?»
«Prima voglio sapere la tua promessa» ti ricorda.
«Protezione e fedeltà verso di voi e la vostra famiglia» forse la protezione non sarà la prima cosa che ti chiederà ma la fedeltà sai che gli interessa.
«Abbiamo un patto» conferma.
Dopo quella notte siete diventati amanti celandolo anche ai suoi fratelli.

Fine Flashback

«Me lo ricordo, ma questo cos'ha a che fare con Hope?» ti chiede.
«Giravano delle voci su un probabile attacco, quindi mi sono trasferita qui e sono diventata sua amica per proteggerla» spieghi cercando di staccarti da lui.
Lui ti lascia andare e annuisce guardandoti.
«Bene, allora vieni con me, dobbiamo parlare» ti fa cenno con la mano di seguirlo sotto lo sguardo attento di Hope.
«Ed io ? Non fate finta che non ci sia» dice la tua amica.
«Hope ti prego, è una questione importante, lascia che siano gli adulti a discuterne, tu vai in camera tua e restaci per un po'» Klaus guarda sua figlia serio e lei si impunta.
«Hope dopo verrò a dirti tutto quello che ci siamo detti, ma adesso fa come ha detto tuo padre, ti prego» la guardi implorante e lei annuisce andando in camera sua.
Tu invece segui Klaus che ti porta in uno studio molto grande e pieno di dipinti.
«Dove hai sentito queste cose su mia figlia?» chiede dopo aver chiuso la porta a chiave.
«Ero a New York quando è successo, ma i due tizi da cui l'ho sentito non possono più dire niente...» spieghi sedendoti sul divano.
«Li hai uccisi deduco. Poi, hai sentito qualcos'altro?» ti chiede.
Scuoti la testa e ti sleghi i capelli che erano legati in una coda di cavallo.
«No, dopo quell'episodio sono corsa qui» rispondi.
«Va bene, grazie per le informazioni, aumenterò la sorveglianza su mia figlia e se a te non dispiace ti chiedo di continuare a vegliare su di lei» si muove per la stanza nervoso.
«Ovviamente continuerò a stare con Hope, è un piacere per me» dici alzandoti.
«Bene, grazie» abbassa la testa in segno di riconoscenza.
«Di nulla, adesso vado da Hope...» vai verso la porta ma lui ti ferma prendendoti per la mano.
«Sai è passato molto tempo dall'ultima volta che ci siamo visti» ti dice spostandoti i capelli dalla spalla.
«Sì, è vero...» sussurri sentendo le sue labbra sulla tua spalla.
«Mi sei mancata in tutto questo tempo» continua a baciarti salendo sul collo.
«Sei tu che te ne sei andato senza di me» gli ricordi mentre le sue mani iniziano ad avvolgerti il ventre.
«Mai scelta fu più sbagliata» ti morde il lobo dell'orecchio facendoti ansimare.
Tu giri verso di lui e lo baci con passione.
Insieme indietreggiate fino al divano dove ti fa stendere e mentre ti bacia inizia a spogliarti.
Passate ore di passione e quando siete stanchi vi ritrovate sdraiati accoccolati nudi con una coperta leggera a coprirvi.
Fai vagare il tuo sguardo sulla stanza soffermandoti su un dipinto con una donna familiare.
«Quella sono io...» dichiari indicando il quadro.
«Sei tu, sì, eri bellissima quella sera» ti dice.
«Me lo ricordo e ricordo anche di come tu abbia ucciso un mio spasimante» dici ad alta voce.
«Incidenti di percorso» alza le spalle divertito e ti bacia sulla fronte.
«Forse dovrei andare da Hope, mi starà aspettando» dici alzandoti a sedere.
«Mhmm, credo che tu possa restare con me ancora un po'...»ti tira verso di lui facendoti stendere di nuovo.
«Anche quella sera è successa la stessa cosa, non volevi lasciarmi andare» ridacchi accarezzandogli la guancia.
«Sapevo che quella sarebbe stata la nostra ultima sera e non volevo lasciarti andare, non ero pronto» ammette.
«E adesso sei pronto a lasciarmi andare?» domandi continuando a tenere la mano sulla sua guancia.
«Ora non ho più la minima intenzione di lasciarti andare» dichiara.

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