Hardin Scott

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Stai cucinando la colazione.
Oggi hai deciso di fare i pancake per te ed il tuo ragazzo.
Metti la musica a volume basso per non svegliarlo e inizi a cuocerli mentre balli a ritmo di musica.
Canticchi e metti i pancake già pronti in un piatto.
«Sai che potrei abituarmi a tutto questo?» ti dice una voce roca dietro di te.
Ti giri sorridendo e alzi le spalle.
«A cosa ? A me in casa tua o a me che ti preparo la colazione con solo la tua camicia e uno slip addosso ?» gli chiedi andando verso di lui.
«Ad entrambi» ti prende tra le sue braccia e ti bacia dolcemente.
«Bene, perché dopo ieri sera non ti libererai di me molto facilmente» dichiari mordendoti il labbro.
«Non ho la minima intenzione di liberarmi di te piccola» lascia un altro bacio sulle tue labbra mentre con le mani scende verso il tuo fondoschiena.
«Siediti devo cuocere gli ultimi pancake» prendi le sue mani e le togli da dove si erano appoggiate.
Lui alza gli occhi al cielo e sbuffa per poi sedersi.
Torni ai fornelli e spegni la musica.
Finisci di cucinare e poi metti tutto a tavola, compresa la frutta che avevi precedentemente tagliato.
«Ho già preparato il caffè, ne vuoi una tazza ?» domandi mettendo due tazze davanti a te.
«Sì, nero come la mia anima» ti dice mentre percorre le tue gambe e il tuo sedere non appena ti giri per andare a prendere la caffettiera.
Versi il liquido scuro nelle tazze e poi ti siedi davanti a lui.

Mangiate in silenzio finché non sospiri.
«Ieri sera...lo pensavi davvero?» chiedi di punto in bianco.
«Che cosa ?» ti chiede mangiando la pietanza da suo piatto.
Bevi un sorso di caffè: «Che mi ami? Lo pensi davvero?»
Lo guardi mentre rimane in silenzio e, dopo aver bevuto anche lui il caffè, alza gli occhi su di te.
«Lo pensavo davvero quando l'ho detto» ti dice.
Trattieni il respiro sorpreso.
«Non lo pensi più ?» gli chiedi alzandoti.
«Non ho detto questo, non mi sono rimangiato nulla» si alza anche lui e viene verso di te.
«Dovevo saperlo che non dicevi sul serio» ridi amareggiata e ti allontani da lui andando verso la stanza che condividete da un po'.
«Non dire stronzate, lo penso ancora quello che ho detto. Sei tu quella che si sta tirando indietro» ti blocca mentre cerchi di chiudere la porta e dopo aver messo un po' di forza entra chiudendo la porta dietro di se.
«Non mi sto tirando indietro Hardin, sei tu che non riesci nemmeno a ripetere he hai detto di amarmi» lo spingi cercando di allontanarlo da te.
«Vuoi sentirtelo dire di nuovo? È per questo che stai facendo tutto questo teatrino ?» allarga le braccia alzando gli occhi al cielo.
«Non voglio obbligarti a dire niente» dici cercando i tuoi pantaloni.
«Ti amo Y/N, davvero tanto e non lo dico per farti contenta. Ti amo davvero» dice a voce bassa.
Ti siedi sul letto e abbassi la testa.
«Ti amo anche io, perdonami. Sono solo un po' insicura» spieghi imbarazzata.
Senti i suoi passi avvicinarsi e poi lui si inginocchia davanti a te.
«Lo so, ti amo. Ti amo. Ti amo» ti bacia per ogni ti amo.
Sorridi e ricambi il bacio.
«Ora se permetti piccola, ho intenzione di farti vedere quanto ti amo» ti dice facendoti stendere.
Sorridi sapendo già che ti aspetterà una mattinata molto movimentata.

Immagina MultifandomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora