Peter Pevensie

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Stai camminando per il bosco cercando di far meno rumore possibile.
Sei una strega e ti stai nascondendo dai figli di Eva e di Adamo.
Alcuni vociferano che i Re e le Regine sono tornati, ma fai fatica a crederci.
Hanno sterminato tutto e tutti nella foresta e il Leone non ha fatto nulla.
«Aslan non può non esserci se è successo tutto questo» una voce maschile ti arriva alle orecchie in modo limpido.
«Lo penso anche io, non c'è più nessuno» afferma una voce femminile.
Ti nascondi dietro un albero abbastanza grande e li spii cercando di capire chi siano.
Nello spostarti fai rumore calpestando un rametto che non avevi visto.
Ti nascondi meglio sperando che non se ne accorgano.
«Ho sentito qualcosa, c'è qualcuno qui con noi» sussurra la voce maschile.
«Lucy stai dietro di me» un altra voce maschile si aggiunge.
"Lucy" ? Pensi a dove hai sentito quei nomi e non ti accorgi che un ragazzo adesso si sta avvicinando a te con la spada sguainata.
«Chi sei ?» chiede guardandoti.
Ormai non puoi fare altro che uscire allo scoperto.
«Non sono nessuno mio signore» sorridi e con cautela indietreggi.
«Stai ferma e dimmi perché ci spiavi» ti avverte facendo un passo verso di te.
Alzi le mani in segno di resa e arresti i tuoi movimenti.
«Non vi stavo spiando, aspettavo solo che ve ne andaste per continuare il mio cammino» spieghi con calma.
«Come ti chiami?» chiede abbassando leggermente la spada.
«Peter non abbassare la spada!» grida una ragazza.
«Stai zitta Susan!» grida anche lui senza perdermi d'occhio.
«Come ti chiami?» chiede di nuovo.
«Y/N mio signore» fai un piccolo inchino e sorridi.
Valuti se attaccare tu o aspettare che loro facciano una mossa sbagliata.
«Cosa sei ?» domanda.
«Nulla mio signore, solo un abitante di Narnia» rispondi.
«Quindi sei una figlia di Eva anche tu ?» un altro ragazzo si fa avanti sempre a spada sguainata.
«Non esattamente mio signore, ma se mi lasciate andare potremo far finta di non esserci mai visti» sorridi cercando di incoraggiarli a lasciarti andare.
«Perché dovremmo, non sappiamo ne chi sei ne cosa sei» quella che si dovrebbe chiamare Susan prende parola incoccando una freccia nell'arco.
«Io sono inoffensiva mia signora, ma cose brutte succedono a chi non sta attento nella foresta. Le cose sono cambiate da quando i re e regine figli di Adamo ed Eva sono scomparsi» spieghi.
«Siamo noi, i Re e le Regine» una voce più piccola e carina arriva da dietro Susan.
Lo guardi riconoscendo solo ora i nomi.
«Siete tornati...è pericoloso stare qui. Seguitemi» fai un movimento veloce verso Peter e Susan tira la freccia che, se non fosse per un movimento dell'aria che crei tu con la mano, ti avrebbe colpita alla spalla.
«Ma come...io non sbaglio mai» afferma incoccandone un altra.
Da terra fai crescere dei rampicanti che vanno a fermare le mani di Susan e che avvolgono arco e frecce.
«Liberala!» urla Peter prendendoti il braccio.
«Non sono io ad aver scagliato una freccia mio Re» lo guardi seria e lui ti lascia andare.
Con un altro movimento della mano la liberi.
«Non sono io la cattiva» dichiari.
«Sei una strega, non ci si può fidare delle streghe» sputa Susan con cattiveria.
«Non vi ho chiesto di fidarvi di me, ho detto che è pericoloso stare qui. Vi ho detto di seguirmi per tenervi al sicuro. Ma mai ho menzionato il fatto di fidarvi di me» spieghi.
«Susan, la strega ha ragione. Dobbiamo seguirla, ho una brutta sensazione» Peter guarda la sorella e poi ti guarda annuendo.
«Facci strada» dichiara.
Inizi a camminare con loro che ti seguono.

Due giorni dopo sei ancora con loro. Hanno trovato un altro protettore sulla spiaggia.
«Ci accamperemo qui» afferma Peter fermandosi in una piccola radura.
«Y/N, ti dispiacerebbe creare una protezione intorno a noi ?» ti chiede lo stesso ragazzo.
«Certamente mio re» fai una piccola riverenza e poi concentri i tuoi poteri sulla vegetazione che ti circonda.
Dei rampicanti crescono fino a formare un cerchio intorno a voi.
Li fai crescere per qualche metro di altezza e poi ti fermi guardando i ragazzi.
«Avete freddo mia regina ?» domandi alla piccola Lucy.
Lei annuisce e tu crei con le mani un piccolo fuoco che inizia a girargli intorno scaldandola.
«Va molto meglio grazie» ti sorride affascinata dalla tua magia.
«È un onore per me esservi utile» sorridi anche tu e poi grazie al vento fai sollevare dei rami abbastanza grandi e lo depositi al centro dell'accampamento.
Accendi il fuoco e poi ti allontani da tutti mettendo in disparte a guardare tra i rampicanti.
«A cosa pensi ?» ti domanda Peter sedendosi in parte a te.
«Alla mia famiglia» dichiari malinconica.
«Cosa è successo?»
«Li hanno uccisi, sono l'unica rimasta. Non c'è più nessuno» spieghi, poi scuoti la testa e sorridi:« ma non voglio annoiarvi mio signore, andate pure con gli altri intorno al fuoco»
Lui scuote la testa e si avvicina a te.
«Non so cosa sia, ma mi sento molto attratto da te. Come se ti conoscessi da una vita» aggrotta la fronte e ti guarda.
«Provo lo stesso, quando vi ho visto la prima volta ho pensato che nessun uomo potesse essere così bello come voi»
La sua mano corre alla tua guancia senza che tu te lo possa aspettare.
Lo guardi sorpresa e lui sorride.
«Vorrei fare una cosa a cui sto pensando da due giorni» sussurra.
«Cosa volete fare mio re?» domandi.
«Chiamami Peter» e poi ti bacia accarezzandoti la guancia con dolcezza.
I rampicanti intorno a te fioriscono ed il fuoco diventa improvvisamente più intenso.
Così come il vento che soffia più forte e l'acqua delle borracce che si muove.
Appena vi staccate tutto si calma e i fiori smettono di crescere.
Peter si guarda intorno e poi guarda te.
Arrossisci e abbassi lo sguardo.
«Mi è piaciuto...» ammetti in imbarazzo.
«Anche a me» ti alza il viso e ti bacia di nuovo.

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