Peter Parker

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Non sai dove sei e nemmeno cosa sta succedendo, le luci che si trovano in quella stanza sono spente e tu quindi non puoi vedere nulla.
Non sai nemmeno da quanto sei lì, l'ultima cosa che ti ricordi è che stavi andando a casa di Peter ma qualcuno ti aveva presa per le spalle mettendoti un fazzoletto sulla bocca e sul naso facendoti svenire.
Sei seduta su una sedia e hai le mani legate così come le gambe ed i piedi.
«Allora bambolina, il tuo principe azzurro non è ancora arrivato a quanto pare...» un tizio entra nella stanza accendendo la piccola luce che si trova al centro del soffitto e ti scruta.
«Che succede, non parli? Non vuoi farti sentire dal piccolo eroe e da tuo padre ?» il sorriso che fa ti fa accapponare la pelle.
Stai zitta e distogli lo sguardo da quell'uomo.
Sai che tuo padre ed il tuo ragazzo verranno a cercarti, così come tutti gli altri, ma sai che se dovessero venire potrebbero rischiare la vita.
«Sai cosa non hai preso da tuo padre ? La sfrontatezza e la parlantina» ti viene incontro e ti accarezza la guancia.
«Se non verranno loro qui andremo noi a cercarli, quindi dimmi dove posso trovarli e non ti farò male» dichiara togliendosi i guanti.
La tua bocca rimane sigillata e questo lo fa arrabbiare.
Ti arriva uno schiaffo sulla guancia che ti fa voltare la testa dall'altro lato.
«Allora dove sono ?» ti chiede di nuovo ma stavolta dopo il tuo silenzio arriva un pugno.
Senti il sangue nella tua bocca e quando ti giri a guardarlo sorridi e poi gli sputi in faccia.
«Non mi interessa cosa mi farai, puoi anche uccidermi se sei così stupido da credere che io ti consegni mio padre su un piatto d'argento» continui a sorridere anche se senti dolore allo zigomo dove ti ha colpita.
Dopo altri due pugni si ferma e ti guarda fissa negli occhi tenendoti il viso dolorante.
«Non sorridi più bambolina adesso eh...per l'ultima volta dove si trovano gli Avengers !» ti chiede urlando.
«Dietro di te» la voce di tuo padre risuona nella stanza facendoti sospirare dal sollievo.
Il dolore alla faccia non ti lascia stare e senti un occhio stare aperto a fatica.
«Bimbo ragno pensa a mia figlia e portala fuori di qui» dichiara tuo padre tenendo una mano rivolta verso il tuo aggressore.
«Certo signor Stark» Peter cerca di venire verso di te ma il tizio che ti ha menata torna in parte a te puntandoti una pistola alla tempia.
Steve ferma Peter tenendolo per la spalla e ti guarda attentamente.
«Che ne dici Stark, ora che tua figlia è tra le mie mani sono io ad avere il potere, non credi anche tu ?» un sorriso sadico si dipinge sul viso del tuo aggressore.
«Stewart perché non lasci mia figlia, è con me che hai problemi non con lei» tuo padre abbassa la mano e si avvicina a voi.
Il tizio che ti tiene spinge la pistola contro la tua tempia ancora di più.
«Non ti muovere, per colpa tua lei mi ha lasciato, sono rimasto solo, ma noi ci vendicheremo» una risata isterica scaturisce dalle sue labbra.
Tuo padre ti guarda preoccupato e tu sorridi leggermente per rassicurarlo.
Vedi Steve parlare all'orecchio di Peter e poi comunicare qualcosa al trasmettitore che ha al collo.
Tuo padre annuisce e poi succede tutto in un secondo.
Peter con una ragnatela prende la pistola dalle mani di Stewart e Steve lo stende con il suo scudo.
Finalmente ti lascia andare e alcune lacrime scorrono sul tuo viso bruciando quando passano sui tagli che hai sparsi sulle guance e sulle labbra.
Tuo padre si lancia verso di te per liberarti.
«Va tutto bene tesoro, adesso ti libero e andiamo a casa» non appena ti libera ti stringe in un abbraccio baciandoti poi la fronte.
«Ho avuto paura, papà» sussurri al suo orecchio.
«Lo so tesoro, ma sei stata molto coraggiosa, sono fiero di te» sussurra slegando l'abbraccio.
Appena si sposta Peter ti attira a se guardandoti il viso con preoccupazione.
«Sarei dovuto venire a prenderti, è solo colpa mia, non dovevo farti venire a piedi» sussurra accarezzandoti i capelli.
«Non è colpa tua Peter, non già fatto nulla di male» lo baci a stampo piano e lui ti abbraccia.
Vi staccate e lui ti guarda sempre preoccupato.
«Peter, appena arriverò a casa mi farò medicare, smettila di preoccuparti» dichiari accarezzandogli la guancia.
Lui annuisce e poi insieme agli altri andare verso l'uscita.
Solo ora ti accorgi che dietro di te Steve e Clint stanno scortando Stewart fuori con voi.
Quando siete fuori all'aria aperta fai un sospiro di sollievo e guardi il prato intorno a te.
Ma qualcuno ti prende per i capelli tirandoti indietro.
Percepisci le urla di Steve e di tuo padre ma come in lontananza perché la tua attenzione è rivolta al tuo fianco.
«Papà...» lo richiami togliendo la mano dal fianco e alzandola in modo che possa vederla.
Il sangue la imbratta completamente, inizi a sentire freddo e le gambe ti cedono ma non tocchi terra perché Peter ti sostiene.
«Y/N non...adesso arrivano i soccorsi, Natasha li ha già chiamati» ti spiega mentre tu inizi a tremare.
«Fa male Peter, mi fa male il fianco e non sento più le gambe» sussurri mentre lui ti stringe più a se.
«Signor Stark! Signor Stark!» Peter chiama tuo padre a gran voce non sai dove sia ma ti sembra molto lontano mentre Steve gli urla di andare da te e lasciare a lui Stewart.
«Signor Stark la prego !» Peter sta piangendo e tu inizi a fare fatica a tenere gli occhi aperti.
«Resta con me amore mio, ti prego, resta con me» ti sussurra accarezzandoti i capelli.
Tremi sempre di più e lo guardi dolcemente.
«Ti amo Peter, stai vicino a mio padre te ne prego, sarà distruttivo verso di se, lo conosco» sussurri.
Lui piange e ti guarda scuotendo la testa.
«Devi promettermelo amore, so che sarà difficile ma ho bisogno che tu gli stia vicino» gli prendi la mano tremando e gliela stringi.
Lui annuisce e tu sorridi lievemente, il dolore al viso non lo senti più, tutta la tua attenzione è concentrata verso il tuo fianco che, nonostante Peter cerchi di fermare l'emorragia, non smette di sanguinare.
«Tesoro sono qui» tuo padre si inginocchia al tuo fianco e ti guarda trattenendo le lacrime.
«Papà...ti voglio bene, tanto» sussurri mentre altre lacrime ti scorrono sul viso.
«Andrà tutto bene tesoro, te lo prometto, ma tu devi resistere, sei stata così brava la dentro, non puoi arrenderti ora» ti prende la mano e te la stringe.
Sorridi dolcemente e stringi la sua mano e quella di Peter.
«Ti amo Peter e ti voglio un mondo di bene papà, abbiate cura di voi...» le palpebre iniziano a farsi pesante, il fianco smette di far male e il freddo ormai non ti fa più tremare.
Il tuo corpo piano piano scivola in quel sonno eterno chiamato morte.

Il corpo senza vita di Y/N era ancora stretto a Peter quando Tony lo prese e lo strinse al suo petto piangendo.
Sua figlia era morta, per colpa sua, non era stato abbastanza attento, non l'aveva protetta come le aveva promesso quando era piccola.
Gli aveva promesso che l'avrebbe sempre protetta che nulla le avrebbe fatto del male se c'era il suo papà li con lei e non aveva mantenuto la promessa.

Peter invece distrutto dalla perdita del suo amore guardava Tony e il corpo della sua ragazza mentre piangeva a dirotto.
L'unica cosa che voleva in quel momento era smettere di soffrire e avere la sua Y/N tra le braccia mentre erano stesi sul suo letto a coccolarsi come sarebbe dovuto accadere quel giorno.
«È morta...» continuava a ripetere a bassa voce come una cantilena.
Steve e gli altri li raggiunsero accerchiandoli in un silenzio pieno di dolore per la perdita che tutti avevano subito.

So che doveva essere solo su Peter Parker questo immagina ma ho voluto che anche la relazione con Tony fosse ben presente.
Ho anche provato per la prima volta a scrivere come un narratore esterno le ultime righe, spero possa esservi piaciuto questo immagina, fatemi sapere.
Aurora 💕

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