"Se non posso avere lei non voglio nessuno"

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POV: LORENZO

Lorenzo de' Medici era un ragazzo solare e allegro. Nella sua famiglia era la persona più genuinamente buona e la più affettuosa ed era sempre stato pronto ad ascoltare chiunque avesse avuto un problema: non si era mai tirato indietro al momento di consolare e confortare gli altri e tutti gli volevano un gran bene. Per questo motivo suo fratello Cosimo era preoccupato: da quando Selene era andata via dal Palazzo, convinta che il suo amore non fosse reale e sincero, Lorenzo era cambiato. Si era chiuso in sè stesso, non parlava con nessuno e spesso aveva risposto male non solo ai servi che aveva sempre trattato alla pari ma addirittura ai suoi genitori e allo stesso Cosimo. "Posso entrare?" Chiese quest'ultimo aprendo la porta della stanza del fratello minore. Lorenzo, seduto su una sedia di legno e intento a contemplare la sua spada con scarso interesse, gli rispose con un grugnito. "La prendo come una risposta affermativa" fece Cosimo entrando e sedendosi sul letto. Restarono per un po' in silenzio poi, visto che il più giovane dei due non voleva decidersi a parlare per primo, fu l'altro ad iniziare il discorso. "Allora? Perchè non ti sfoghi un po' con me? Sono qui, puoi dirmi tutto quello che vuoi." Poi ci pensò su un attimo e aggiunse: "Puoi lamentarti dei nostri genitori e di Andrada se ti va!" Quella frase fece ridere Lorenzo dopo giorni di malinconia e cupezza e anche Cosimo rise. Poi lo guardò. "Dai, coraggio!" Lo incitò. "E va bene. Cosimo...io la amo, la amo davvero tanto! Non mi era mai successo prima ma quando la vedo, quando le parlo...ogni cosa è come se fosse strana e inaspettata, diversa dalla monotonia di tutti i giorni! Mi sembra che il mondo acquisti un senso che non ha mai avuto! Io la amo, Cosimo! Voglio essere il padre dei suoi figli, voglio svegliarmi la mattina e sentire il suo respiro sul volto, voglio inebriarmi della sua vita, perdermi nei suoi occhi, sentire il suo sapore...io voglio amarla! E non è niente che abbia a che fare con ciò che ho provato in passato...tu lo sai meglio di chiunque altro! È lei l'unica donna della mia vita, ne sono sempre più convinto: se non posso avere lei non voglio nessuno. Non sono arrabbiato con Andrada anche se ammetto che il modo in cui l'altro giorno l'ha trattata mi ha lasciato stupito e amareggiato ma quello che ha pensato è quello che tutti hanno pensato e sto imparando a volerle bene: dopotutto diventerà presto tua moglie però Selene è troppo importante e io non posso perderla per le congetture assurde che gli altri fanno. Se fosse stato chiunque altro a dire quelle cose avrei perso il controllo! Io voglio combattere per questo amore Cosimo, io la voglio!" Il discorso accorato di Lorenzo aveva fatto inumidire gli occhi del fratello maggiore. Cosimo lo conosceva bene e si rendeva conto che diceva la verità: non aveva mai amato una donna al punto di lacerarsi l'animo così tanto. "E allora vai, Lorenzo! Alzati da quella sedia e và a dirglielo! Mentre tu ti piangevi addosso sono successe un sacco di cose: Selene e Andrada hanno parlato e hanno imparato a conoscersi e a rispettarsi e sono sicuro che ben presto diventeranno amiche! Inoltre Selene è tornata a Palazzo e anche se cerca di non dare a vedere che ti sta cercando mi chiede spesso dove sei e come stai ma credo che le farebbe molto più piacere saperlo da te in persona! È qui ora, sta ultimando i ritocchi dell'abito da sposa di Andrada in giardino! Và e dille che vuoi che un abito simile lo indossi anche lei! Vai!" Gli disse. Lorenzo non esitò. Sapeva che suo fratello aveva ragione. Annuì con vigore e si alzò, uscendo dalla stanza. Poi tornò indietro e lo richiamò. "Cosimo?" Quest'ultimo si voltò. "Grazie!" Il fratello maggiore sorrise impercettibilmente. "Vai".
Quando Lorenzo arrivò in giardino non ci mise molto a capire dove si trovassero Andrada e Selene. Da un androne semicoperto infatti giungevano risate e chiacchiere allegre. La ragazza stava fissando spilli e aghi sull'abito da sposa di Andrada e vederle insieme in un clima gioioso gli sembrò strano ma meraviglioso al tempo stesso. Era stata della futura sposa l'idea di spostarsi in giardino "È una bella giornata, non ho nessuna intenzione di trascorrerla al chiuso di questa stanza!" Aveva detto e Selene non se l'era fatto ripetere due volte. Lorenzo la guardò: era ancora più bella di come la ricordava! Vederla così allegra era una gioia pura e per un attimo pensò di andare via per non turbarla con la sua presenza ma le parole di Cosimo gli rimbombarono in testa e, respirando a fondo, uscì fuori dalla colonna dietro la quale si era nascosto. "Buongiorno!" Disse. Poi salutò Andrada con un bacio sulla guancia e lei rispose al suo saluto. Il sorriso sul volto di Selene invece era scomparso improvvisamente ma non perchè fosse arrabbiata: in quei giorni infatti aveva riflettuto e aveva capito che era stata troppo avventata nel giudizio che aveva dato di Lorenzo: in fondo non lo conosceva bene e non poteva essere convinta completamente che lui fosse capace di comportarsi in quel modo solo per passare una notte con lei ma la diffidenza c'era sempre, intaccata però dall'amore che non poteva impedirsi di provare. "Lorenzo...buongiorno" Gli rispose abbassando lo sguardo. "Posso parlarti Selene?" Le chiese lui. La giovane alzò gli occhi per incontrare quelli di Andrada che, al contrario di ogni previsione, le sorrise incoraggiante e annuì. "Certo." Rispose allora. Lorenzo si sentì sollevato e, dopo averla presa sottobraccio, la condusse in silenzio per il sentiero lastricato del giardino fino ad arrivare in un luogo familiare. "Lorenzo...perchè mi hai portata qui?" Chiese lei, notando la panchina di pietra con la piccola vasca d'acqua sulla quale era seduta la prima volta che l'aveva visto e la facciata del Palazzo che allora stava disegnando. "Perchè è qui che ci siamo conosciuti ed è qui che ho cominciato ad innamorarmi di te." Rispose lui. Una fitta di emozione attraversò il cuore della ragazza poi lui, lasciandole il braccio, le disse di andare verso la panchina. Selene obbedì in silenzio pur non comprendendo le sue intenzioni. "Qui?" Chiese quando si trovò nel luogo che lui le aveva indicato. "Si" Confermò Lorenzo, spostandosi verso il centro del portico, proprio di fronte a lei. "Ora siediti" Continuò. Selene si sedette lentamente e lo guardò, emozionata e incuriosita. Per alcuni istanti incrociarono gli sguardi con una profonda intensità. "Io ti amo Selene. Mi sono innamorato di te quando ti ho vista esattamente lì, su quella panchina, con il tuo carboncino e il tuo taccuino. Mi sono innamorato di te quel giorno alla cupola, mi sono innamorato di te quando ti ho vista disegnarmi, mi sono innamorato di te quando ti ho baciata, mi sono innamorato di te quando te ne sei andata e mi sto innamorando di te adesso. So quello che pensi e so che è ovvio pensarlo ma io non ho che le mie parole per convincerti che non approfitterei nemmeno di un animale: non potrei mai farlo con te. Tu sei stata l'aria che respiravo, il sangue che mi scorreva nelle vene, la luce che illuminava tutto ciò che vedevo, il riassunto della mia vita e della mia morte: sei tu, sei sempre stata tu (Grey's Anatomy, cit.). Io ti amo Selene Salviati e voglio passare tutti i giorni che mi restano da vivere al tuo fianco, voglio stringerti a me all'inizio e alla fine di ogni avventura che vivremo, voglio te e non voglio arrendermi fino a quando non lo accetterai. Ho paura. Ho paura per quanto ti voglio, eppure eccomi qui che ti voglio ad ogni costo. E se ho paura significa che ho qualcosa da perdere, giusto? E io non voglio perderti (Grey's Anatomy, cit)." Lorenzo si avvicinò a Selene, che si alzò in piedi tremante. "E allora facciamolo" Continuò. "Ricominciamo, ricominciamo da qui. Da questo luogo. Sposami. Diventa mia moglie, diventa una Medici! Rendiamoci finalmente liberi di amarci alla luce del sole e dimostriamo a tutti che il nostro amore è più forte delle loro cattiverie e delle difficoltà che ci potranno essere. Sposami Selene!" Lorenzo terminò il suo discorso con emozione e paura. Paura per quello che lei avrebbe potuto dire. Paura dettata dalla consapevolezza che se se ne fosse andata la sua vita non avrebbe avuto più un senso. Ma lei non aveva nessuna intenzione di andarsene. Lo guardò negli occhi e gli prese la testa fra le mani. Come poteva non fidarsi di lui? "Lorenzo...come faremo con mio fratello e con i tuoi genitori?" Gli chiese. Lui appoggiò le sue mani su quelle di lei. "Troveremo un modo. Se tu ci stai, io ci sto!" Le rispose. Selene era felice come lo era stata pochissime volte nella sua vita. Sentì un brivido attraversarle la schiena e capì, capì completamente e profondamente che sarebbe restata per sempre al fianco di Lorenzo, che avrebbero trovato insieme il modo di superare qualunque difficoltà, capì che era pronta a fare qualsiasi cosa per il loro amore. "Certo che ci sto! Ti amo anche io Lorenzo, ti amo da sempre!" Gli disse prima di baciarlo. Fu un bacio lungo, completo, appassionato, sincero. Era il bacio più bello e profondo che entrambi avessero mai dato.

ANGOLO AUTRICI:
Scusate il ritardo! Ma se vi diciamo il motivo pensiamo proprio che ci giustificherete: siamo andate a teatro a guardare Romeo e Giulietta con il nostro Alessandro Preziosi/ Filippo Brunelleschi come potete vedere dalla foto a monte del capito! Un'emozione fantastica! E già che ci siamo vi comunichiamo che non stiamo più mettendo foto perché gli attori sono sempre gli stessi in questi capitoli perché Andrada e Selene ve le lasciamo per ultime. Dulcis in fundo! E auguri a tutte le donne!!!

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