"Una tresca segreta"

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POV: ANDRADA

Andrada quel giorno di fine ottobre si era svegliata di ottimo umore. Doveva essere all'incirca metà mattinata e suo marito se n'era già andato ma le lenzuola profumavano ancora di lui e un timido sole illuminava la stanza. La ragazza rimase ancora qualche minuto a letto, stiracchiandosi come un gatto e godendosi il tepore, prima di alzarsi e buttare qualche altro pezzo legno sul fuoco che scoppiettava allegro nel grande camino finemente intagliato a bassorilievo nella parete. Ormai il freddo si faceva sentire a Firenze ma il Palazzo era sempre piacevolmente caldo grazie alle cure amorevoli delle due madonne e della servitù. Quindi si sfilò dalla testa la camicia da notte che, dopo il divertente inconveniente di qualche settimana prima con i fratelli, aveva preso l'abitudine di indossare e si diresse verso la sala da bagno senza chiamare le serve. Da quando aveva annunciato la sua gravidanza tutti erano diventati fastidiosamente premurosi nei suoi confronti, ormai non le lasciavano fare niente da sola e la giovane aveva cominciato a capire sua sorella. Dopo aver riempito la monumentale vasca da bagno di acqua bollente e sali profumati provenienti dalle più estreme regioni dell'Oriente si fermò a osservare la propria immagine. Presto avrebbe avuto tre mesi di gravidanza e il suo corpo cominciava a mostrarlo chiaramente: il seno si era gonfiato trasformando la sua seconda abbondante in una terza piena e si erano create forme dove prima non c'erano che Cosimo sembrava apprezzare fin troppo. Anche il ventre prima piatto mostrava ora una soffice e appena accennata incurvatura che la fece sorridere entusiasta. Si stava rilassando ormai da parecchio tempo immersa fino al collo nell'acqua calda quando sentì bussare alla porta della camera da letto. -Avanti!- gridò senza scomporsi: i due giovani erano infatti già andati in Repubblica e le uniche che avrebbero potuto cercarla erano Selene o una delle serve. -Ma tu non fai altro che lavarti?- le chiese infatti la voce squillante di sua sorella prima che questa entrasse nella sala da bagno anticipata di un passo dalla sua pancia ormai molto evidente anche attraverso le pieghe del vestito di morbida lana color lavanda. -In un'altra vita devo essere stata un pesce.- borbottò la nobildonna ridendo allegra. -Mi passi quel telo?- continuò poi uscendo dalla vasca. Selene si affrettò a passarglielo e la giovane non potè fare a meno di notare il suo sguardo percorrerle il corpo nudo e scurirsi. -Direi che la gravidanza ti dona parecchio!- esclamò infatti con una nota strana nella voce che Andrada non riuscì a comprendere. -Cosimo sembra pensarla esattamente come te: non mi dà tregua, neanche fosse lui la donna in dolce attesa e in preda alle voglie.- rispose infatti ridendo di gusto e facendo ridere anche Selene. Le due ragazze continuarono a chiacchierare allegramente e ridere mentre Andrada indossava a sua volta un lungo abito di lana color tortora e si faceva allacciare il corsetto. -Che hai fatto di bello stamattina mentre io ero in letargo?- chiese dopo essersi seduta davanti alla sua toletta mentre l'altra le pettinava e intrecciava i lunghissimi capelli. -Niente di che: mi sono svegliata più tardi del solito e sono andata insieme a Michela a trovare Venere...- e stava per aggiungere altro ma Andrada la interruppe. -Non hai notato qualcosa di strano in Michela ultimamente?- domandò con una punta di malizia voltandosi a guardare l'altra che si limitò a fare spallucce. -Dai! Ogni volta che andiamo alle stalle insiste per accompagnarci.- disse con una certa soddisfazione. -Mah, magari le piacciono i cavalli.- suggerì Selene con il suo solito candore che la fece sorridere e alzare gli occhi al cielo. -Per me invece è colui che si occupa dei cavalli a piacerle. E ti dico di più: scommetto quello che vuoi che Giuliano ricambia e magari proprio in questo momento stanno lì a tubare come colombe!- sentendo quelle parole sua sorella arrossì per poi scoppiare a ridere fragorosamente. -Ma smettila! Per te tutti nascondono una tresca segreta. Giuliano è il ragazzo più timido che io abbia mai visto, riesce a malapena a guardarti in faccia quando gli parli! Michela, poi, è una ragazza seria e giudiziosa e non darebbe mai questo genere di confidenze ad un uomo che non l'abbia chiesta prima in sposa.- Andrada adorava le sfide e vederla così convinta delle proprie parole non fece che aumentare la sua voglia di scoprire chi delle due avesse ragione. -Andiamo a sbirciare allora.- propose quindi maliziosa, pronta a dirigersi verso le stalle che si trovavano poco lontano dal Palazzo. Selene spalancò gli occhi e sbiancò leggermente -Sei impazzita? Non possiamo andare a spiare le persone come se niente fosse!- fu l'unica cosa che riuscì a dire. -Non si tratta di spiare... mettila così: stiamo semplicemente andando a trovare le nostre puledre senza farci accompagnare da nessuno. Non ci vedo niente di male. Poi, se sei convinta che il rapporto segreto tra Giuliano e Michela sia solamente una mia fantasia, lei non sarà certo lì.- disse sorridendo orgogliosa. La sua logica non faceva una piega e, non sapendo come ribattere, Selene si convinse a seguirla anche se un po' controvoglia. Indossarono due mantelli bordati di morbida pelliccia per proteggersi dal freddo e, camminando lentamente per non stancarsi, considerato lo stato interessante di entrambe, giunsero di fronte alla struttura che ospitava le stalle dei Medici con le guance e il naso arrossati per l'aria fresca. Non indugiarono ulteriormente e, senza annunciarsi o chiamare qualcuno, entrarono dalla porta principale e Andrada fece attenzione a richiuderla senza fare troppo rumore. L'ambiente era piuttosto oscuro ma caldo e pulito grazie alle cure dello stalliere e Aurora, che si trovava nel primo recinto, nitrì contenta percependo la loro presenza. Le due ragazze sentirono poco dopo un leggero bisbiglio proveniente da un recinto vuoto più avanti e Andrada si affrettò a trascinare Selene per guardarci dentro. La scena che si parò loro davanti era esattamente quella che aveva immaginato di trovare e solo con fatica si trattenne dal sorridere soddisfatta e sussurrare all'incredula amica te l'avevo detto. Sul fieno pulito c'erano seduti Giuliano e Michela che si scambiavano un bacio ardente mentre le mani del ragazzo di stalla erano impegnate ad accarezzare le gambe nude dell'ancella tenendole leggermente sollevata la gonna. Selene a quella vista si lasciò sfuggire un verso strozzato e i due si voltarono spaventati. Quando si resero conto della situazione si staccarono come scottati e Giuliano balzò in piedi aggiustandosi i vestiti e i capelli nervosamente, tanto rosso in faccia da sembrare viola. Michela si alzò a sua volta e dopo aver balbettato un -M..Madonne, c... con permesso... - scappò via. Giuliano sembrava aver perso il dono della parola perché non disse nulla e, dopo che Andrada gli comunicò che nel pomeriggio sarebbe tornata per portare Aurora fuori a fare un giro come se non fosse successo niente, lo salutò cortesemente e uscì fuori seguita da una Selene vagamente scioccata. Non appena ebbe richiuso le porte della stalla lasciò andare la risata tanto a lungo trattenuta e l'amica non potè fare a meno di unirsi a lei.

Angolo autrici:

IMPORTANTE: nei prossimi giorni modificheremo la copertina del libro. Protagonista indiscussa sarà sempre quella meraviglia di autoportanza che è la cupola ma sarà un pochino diversa 😍 In foto il bellissimo, anche se timido, Giuliano...
Poi per quanto riguarda il nostro solito quiz la domanda di oggi è:
DESCRIVI MARCO BELLO USANDO 5 AGGETTIVI.
A prestissimo! 😘

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