"Un fiume in piena di forti emozioni e sensazioni"

405 16 11
                                    

POV: SELENE

Da quando Selene era rimasta incinta il suo equilibrio emotivo era peggiorato poco a poco. Andrada l'aveva vista innervosirsi e piangere per delle banalità, arrabbiarsi per delle stupidaggini e in poco tempo la sua dolce e fragile sorella si era trasformata in un fiume in piena di forti emozioni e sensazioni che spesso le facevano perdere il controllo. La moglie di Cosimo si era ripromessa di starle vicino e sostenerla, d'altronde era la sua migliore amica e la persona con cui trascorreva la maggior parte del suo tempo, ma a volte era davvero difficile riuscire a calmarla e soprattutto a capire i suoi stati d'animo che potevano variare dal massimo della gioia al massimo della malinconia in pochi minuti e lei non vedeva l'ora che il rampollo di casa Medici nascesse e le restituisse la sua Selene di sempre. Mancavano pochi giorni alla fine di Settembre e il caldo torrido dell'Estate aveva lasciato il posto a un vento forte e pungente ma quella mattina Andrada aveva proposto a sua sorella di coprirsi bene e di andare a fare una passeggiata in giardino dato che erano chiuse in casa da più di una settimana e l'aria del Palazzo non faceva bene nè alla giovane moglie di Lorenzo nè al bambino che portava in grembo. Selene, che si era alzata piuttosto cupa, aveva accettato la proposta con scarso entusiasmo ma Andrada non si era persa d'animo e cercava con tutto il suo impegno di farla sorridere. Mentre passeggiavano per i sentieri lastricati del grande giardino sentirono, inaspettatamente, delle voci molto familiari giungere fino a loro: "Ma l'hai visto com'era arrabbiato? Non posso crederci, aspettava questa votazione da mesi! Alcune volte la sorte mi è amica, non mi sono mai divertito così tanto in Repubblica!" Stava infatti esclamando un divertito Lorenzo dal bordo della fontana sulla quale era appoggiato. Insieme a lui si trovavano anche Cosimo e Marco Bello che, nonostante cercassero di reprimere un sorriso divertito, avevano chiaramente una voglia matta di scoppiare a ridere. "Cosimo, Lorenzo...che succede? Come mai siete già qui?" Chiese loro Andrada. La giovane sapeva infatti che quel giorno in Repubblica si sarebbe dovuta tenere un'importante votazione e le sembrava strano che i Medici fossero tornati a Palazzo prima del previsto. "Oh Andrada, Selene! Se ve lo diciamo potreste non crederci!" Riuscì a dire Lorenzo fra una risata e l'altra, prima di avvolgere la vita di sua moglie con un braccio e di stamparle un bacio sulle labbra. Selene però non era dell'umore adatto per scherzare e reagì con inaspettata freddezza. "Smettila di fare sempre questi giri di parole, Lorenzo! Raccontaci quello che è successo o vai a ridere sguaiatamente da qualche altra parte!" Sbottò. Andrada avrebbe volentieri mostrato ai tre uomini le espressioni che avevano appena assunto, una più sconcertata dell'altra. Represse l'istinto di scoppiare a ridere e cercò di rassicurare e incoraggiare con gli occhi uno sconvolto Lorenzo che la stava guardando con un'espressione che era una tacita richiesta di aiuto. Negli ultimi tempi infatti lui e Cosimo passavano davvero pochissimo tempo a Palazzo e il giovane banchiere non aveva avuto modo di constatare il cambiamento della sua amata moglie. "Amore, che cos'hai?" Le chiese timoroso. "Niente, non ho assolutamente niente." Rispose secca lei, distogliendo lo sguardo. Il giovane Medici guardò titubante suo fratello ma decise di non dare motivo a sua moglie di arrabbiarsi ancora di più e raccontò brevemente a lei e ad Andrada cos'era successo in Repubblica. "Come sapete, oggi avremmo dovuto votare per un'importante questione" cominciò, "e sapete anche che Palla Strozzi aveva insistito fino allo sfinimento per accelerare i tempi pratici di questa votazione." "Che significa 'avremmo dovuto'? Vuoi essere chiaro una volta per tutte?" Lo interruppe bruscamente Selene. Lorenzo restò ancora più sconvolto di prima. Non sapeva se proseguire nel racconto per non farla innervosire ulteriormente o se tranquillizzarla e accompagnarla a bere qualcosa di caldo. Incrociò con gli occhi quelli di Andrada e a un suo impercettibile cenno del capo decise per la prima opzione. "Amore...si certo. Dunque, non abbiamo potuto votare perchè Palla Strozzi è stato colto da un attacco improvviso di forte tosse, riusciva a malapena a respirare e, nonostante egli tentasse di insistere gli altri membri hanno deciso di rinunciare dopo un accorato discorso del mio caro fratello maggiore su quanto fosse moralmente ingiusto votare senza di lui!" Continuò, intervallando il discorso a dei poco fruttuosi tentativi di reprimere una sonora risata che, a sua insaputa, non fecero altro che peggiorare i nervi di sua moglie. Quando poi alla fine del discorso guardò Cosimo in faccia non riuscirono più a resistere e scoppiarono entrambi a ridere, seguiti a ruota da Marco Bello.  "Non potete immaginare, era fuori di sè! È uscito da Palazzo tentando di lanciare improperi contro Cosimo ma tossiva troppo e non ci riusciva!" Esclamò la guardia. "Sì, è vero!" Gli fece eco il suo padrone. Andrada, che si era resa conto che a sua sorella la situazione non sembrava altrettanto divertente, aveva tentato di avvertirli ma i tre uomini erano troppo impegnati a ridere fino alle lacrime per accorgersene. "Che cosa hai fatto?" Tuonò improvvisamente Selene rivolgendosi a Cosimo. "Quel pover'uomo aveva il diritto di votare e tu glielo hai impedito prendendoti gioco di lui! Non posso crederci!" Continuò. Ben presto però la sua rabbia si disciolse e lasciò il posto a un pianto disperato.  "Oh...no...Selene mi dispiace, non pensavo potesse ferirti così tanto..." tentò di dire il maggiore dei due fratelli Medici avvicinandosi a lei ma la giovane lo allontanò con uno scatto. "Non mi toccare!" Gli gridò. "Perchè l'hai fatto Cosimo, perchè? Pensavo che fossi una persona buona! E voi due non siete migliori di lui, quel poverino stava soffocando e sapete solo ridere!" Continuò poi scossa dai singhiozzi, rivolgendosi anche a Lorenzo e a Marco Bello. I tre uomini erano sconvolti. Si guardavano fra di loro increduli ed avevano paura di pronunciare anche solo una parola. "Andrada...ma che le prende?" Domandò preoccupato Lorenzo a sua sorella. "È per la gravidanza, fa così da alcuni giorni...è scoppiata a piangere anche vedendo i bambini di Filippo ed Elsa Brunelleschi che giocavano in giardino, qualche settimana fa!" Gli rispose lei in un sussurro. Lorenzo assunse un'espressione preoccupata: la gravidanza non era neanche a metà, per quanto tempo ancora sua moglie avrebbe avuto quegli sbalzi d'umore? "Tesoro, vieni qui...nessuno voleva ferirti! E poi la votazione è stata solo rimandata alla settimana prossima, Palla Strozzi avrà tutto il tempo di rimettersi al meglio e di far valere la sua opinione che, se può interessarti, è opposta a quella mia e di Cosimo..." disse tentando di abbracciarla ma la giovane, a quelle parole, allontanò anche lui. "Non mi interessa, tutti hanno il diritto di esprimere la propria opinione..." mormorò fra le lacrime. Lorenzo provò un'infinita tenerezza nei confronti di sua moglie: certo, il suo atteggiamento era apparentemente inspiegabile ma le dispiaceva saperla in balia di un vortice ingestibile di sensazioni confuse che la facevano stare male. "Selene, amore mio...non fare così! Guardami, sono io, Lorenzo, tuo marito...coraggio, lasciami avvicinare, qualsiasi problema ci sia troveremo una soluzione. Io voglio solo aiutarti! Vieni, andiamo nella nostra stanza, mi prenderò tutto il giorno per stare con te..." tentò ancora. Andrada strinse preoccupata il braccio di suo marito: sapeva che Lorenzo aveva pronunciato le parole peggiori che potesse pronunciare. "Che c'è?" Le sussurrò Cosimo. "Amore fai qualcosa, ferma tuo fratello o..." ma non riuscì a terminare la frase perchè Selene si accasciò disperata su una panchina. "Lo vedi? Pensi che io abbia qualche problema invece siete voi il problema! E vuoi addirittura prenderti un giorno dagli impegni di lavoro per stare con me, come se mi compatissi! Questa città ha bisogno del tuo impegno ma a te non interessa...oh mio Dio come ho fatto a non accorgermene prima?" Disse, sempre più disperata. Lorenzo ormai era sbiancato. Voleva aiutare sua moglie con tutto sè stesso, ma non riusciva proprio a immaginare come. Marco Bello cercò allora di accorrere in suo aiuto e si avvicinò a sua sorella, appoggiandole una mano sulla spalla. "Selene, cerca di calmarti ora. Non è successo nulla e se ti agiti può far male a Lorenzino..." disse. Fu la goccia che fece traboccare il vaso. "Non chiamare il mio bambino Lorenzino!" Gridò la ragazza, alzandosi come una furia e guardandolo con occhi di fuoco. Marco fece un salto indietro, andando a sbattere contro Lorenzo che lo aiutò a non cadere: in una tale situazione anche l'astio esistente fra i due era secondario. La giovane aveva smesso di piangere ed era di nuovo arrabbiata. "Mio figlio avrà un nome bellissimo, che non sarà Lorenzino! Intesi?" Sentenziò rivolta a suo fratello, ma anche a suo marito. "Certo." Riuscì a dire Marco Bello. Lorenzo fece un passo verso di lei. "Lo chiameremo, o la chiameremo, come vorrai tu amore, te lo prometto. Ora però cerca di calmarti, va tutto bene." Le disse, desideroso di abbracciarla e rassicurarla, ma lei continuava a non essere dello stesso parere e scoppiò di nuovo a piangere. A quel punto Andrada decise che era giunto il momento di intervenire per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. Si staccò da Cosimo, che le cingeva la vita stupito e anche un po' spaventato dall'inaspettato comportamento di sua sorella, e si avvicinò a quest'ultima. I tre uomini trattennero il fiato, convinti che Selene stesse per aggredire anche lei, ma inaspettatamente la giovane si lasciò consolare dalla sua migliore amica. "Vieni Selene, andiamo." Le disse dolcemente Andrada cingendola con il braccio. Selene annuì, in preda a uno sconvolgimento emotivo che in quei giorni la stava sfinendo, e si lasciò condurre via. Andrada ebbe appena il tempo di voltarsi un istante verso Cosimo, Marco e Lorenzo per sussurrare loro "Ci penso io!". Lorenzo e Marco Bello restarono sconvolti a guardarle andare via, mentre Cosimo si avvicinò e assestò sulla schiena di entrambi una pacca di incoraggiamento, in preda comunque allo stesso stupore.

Angolo autrici:
Immaginiamo che abbiate già capito la prossima domanda del quiz:
DESCRIVI SELENE CON 5 AGGETTIVI.
Ciao ragazze (/i se ci siete) 😚😚

I MediciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora