Sono cinque giorni che io e Luca non ci vediamo.
In questo tempo ci siamo sentiti poco e lui è sempre stato freddo e distaccato.
Sta sera tornerà qui a Milano e domattina prenderemo l'aereo per Salerno.
Appena lo vedrò dovrò parlargli,non può trattarmi così quando siamo distanti,non ne ha il diritto.
Devo potermi fidare e poter star tranquilla quando lui non è con me. Non come questa settimana che sono stata in ansia e mi irritavo per ogni cosa.
- signorina-.
Sento il professore urlare e mi risveglio dai miei pensieri.
Gli occhi sono tutti su di me e divento rossa come un pomodoro.
- mi scusi- dico così piano che quasi dubito che il professore mi abbia sentita.
Lo sguardo dei compagni si sposta di nuovo verso l'uomo barbuto che sta parlando della nascita della filosofia e cerco di stare attenta anch'io,dato che questa settimana sono stata poco concentrata.
Sento uno sguardo addosso e girandomi vedo gli occhi verdi di Harry che mi scrutano attentamente.
Mi giro di nuovo imbarazzata e inizio a scrivere gli appunti sul mio quaderno,ma con la coda dell'occhio vedo Harry sorridere.
Ora ci manca solo lui.Appena la lezione finisce raccolgo le mie cose,le metto in borsa e mi affretto ad uscire dall'aula,non voglio parlare con Harry.
Mentre sono quasi fuori dalla classe sento una mano toccarmi la spalla.
Mi giro e non mi stupisco di chi mi ritrovo davanti.
- ehi non mi saluti più?- ride Harry.
- devo andare,Elia mi aspetta qui fuori- dico ricominciando a camminare.
- ah ti accompagno,non vedo Elia da troppo-.
Si mette di fianco a me,ed io gli sorrido, cercando di far capire il meno possibile che non vorrei fosse accanto a me.
Non che mi stia antipatico,ma Luca non approverebbe per niente.
- tu e Luca vi siete lasciati?- mi chiede poi.
- no,in realtà ci siamo riconciliati-.
Sui suoi occhi passa una scia di delusione,ma poi si riprende subito.
- ah bene- mi dice mettendo le mani in tasca.
Rimaniamo in silenzio fino a che non arriviamo davanti ad Elia,che appena ci vede mi guarda confuso.
- bró- dice Harry ad Elia dandogli la mano.
Elia ricambia il gesto e gli sorride,per poi avvolgermi le mani sulle spalle e dando un bacio sulla mia fronte.
I due parlano del più e del meno,mentre io resto tra le braccia di Elia in silenzio.
La mia mente non fa altro che andare a Luca,vorrei chiamarlo per sapere come sta,cosa sta facendo,chiedergli a che ora sará a Milano sta sera,ma non posso cercarlo sempre io e per di più essere trattata male.
Questa settimana l'ho cercato solo io,apparte qualche volta.
Questa mattina ho evitato di mandargli il buongiorno,ed ancora non mi ha cercata e sono le 13:30.
Mi riscuoto dai pensieri e vedo che Elia ed Harry si stanno salutando.
Il ragazzo dagli occhi smeraldo si gira verso di me e mi sorride.
- ciao bimba- mi dá un bacio sulla guancia.
Rimango impietrita e cerco di sorridergli.
- vacci piano amico- gli dice Elia mentre io salgo in macchina.
Harry ride e alza le braccia in aria.
Elia sale in macchina e mette in moto.
- ci prova ancora?- mi chiede con gli occhi puntati sulla strada.
Lo guardo confusa e lui se ne accorge.
-Harry...ancora non si arrende?-.
- oh no,stava solo conversando- dico mettendo gli occhi sul finestrino.
- ti garantisco di no,metti in chiaro le cose-.
- Gli ho già detto che sono tornata con Luca- gli rispondo stavolta guardandolo.
- e hai fatto bene- mi sorride il mio migliore amico guardando per un attimo me,per poi rimettere gli occhi sulla strada.
Io guardo fuori dal finestrino e mi immergo tra i mille pensieri.- io vado,ci vediamo domani ok?- dico al mio migliore amico sulla soglia di casa sua.
Io ed Elia abbiamo passato il pomeriggio insieme e abbiamo cenato qui da lui.
Luca sarà qui alle 21:00 ed io sto tornando a casa,così che possa trovarmi appena torna.
- si piccola,qualunque cosa chiama-.
Gli sorrido,gli do un bacio sulla guancia ed esco di casa.
Mi metto in macchina e parto.
Ho le mani che tremano sul volante,sono nervosissima.
Parcheggio e mi sbrigo subito a salire a casa.
Poso il borsone con i vestiti e la borsa dell'università in camera e poi vado in balcone a fumare una sigaretta.
Tra i pensieri e la luce del Duomo non sento aprirsi la porta,fino a quando sento qualcosa cadere.
Mi giro di scatto,butto il mozzicone e corro dentro.
Trovo l'attaccapanni per terra e Luca sdraiato sul divano.
- Luca...-.
- ehiii- cerca di alzarsi,ma ricade subito sul divano.
Mi avvicino nella penombra,dato che avevo lasciato le luci di casa spente visto che ero in balcone.
Ha gli occhi rossi e puzza di alcool.
- ma che cosa hai combinato?-chiedo in tono deluso.
- oddio Giulia mi stai vedendo dopo una settimana e la prima cosa che fai è chiedermi cosa ho fatto-.
Ha un tono cosi pieno di cattiveria.
- scusa se ho questa reazione dopo che torni a casa in questo stato!- sbotto allontanandomi da lui.
- sono cazzi miei di come torno a casa!- urla.
Non ci vedo più dalla rabbia.
- no Luca sono anche cazzi miei dato che sono la tua ragazza!.
Spiegami perché cavolo sei ridotto in questo stato!.
Ecco perchè mi parlavi in modo cosí freddo al telefono e perchè volevi sbrigarti a riattaccare.
Dovevi fare il coglione riducendoti in questo stato!-urlo a mia volta.
- Dio quanto rompi il cazzo!.
E io che pensavo che ci saremmo divertiti appena avrei messo piede qui dentro!-.
Sgrano gli occhi a quelle parole,non posso credere lo abbia detto davvero.
Mi alzo senza dire niente e vado a riprendere i borsoni,per poi afferrare le chiavi della macchina.
- dove vai?- mi chiede.
Non gli rispondo e continuo ad andare verso la porta.
Si alza di scatto e mi afferra per il braccio,mentre sto per aprire la porta.
- lasciami Luca!-.
- ti ho chiesto dove vai!-.
Ha gli occhi ignettati di sangue,mette quasi paura.
- vado da Elia! Non mi farò trattare cosi da te! Rimettiti apposto Luca!- urlo divincolandomi dalla sua presa.
- non hai capito che non me ne frega un cazzo se te ne vai?!.
Io posso avere tutte le ragazze che voglio!-.
Queste parole sono come una botta allo stomaco per me.
Le lacrime scendono cosi veloci dal mio viso.
Lo guardo con disprezzo e chiudo la porta di casa dietro di me.
- fanculo!- urla Luca da dietro la porta.
Corro per le scale e vado alla macchina.Sto ancora piangendo dopo aver raccontato tutto ad Elia che mi guarda sconcertato.
- non so perché si stia comportando così Giulia,non lo so proprio-.
Mi asciugo gli occhi e faccio un respiro profondo.
- andiamo a dormire dai che domani hai la partenza per Salerno-.
- abbiamo Giulia,non puoi non venire,staremo li tutti insieme e domani iniziano anche le vacanze di Natale,in più ti hanno lasciata libera anche a lavoro adesso,quindi vieni con noi-.
In effetti mi piacerebbe tornare a Salerno e staccare un po.
- e va bene...ma ad una condizione...non voglio essere presente all'instore di Luca-.
- affare fatto-.
Elia mi abbraccia forte per poi andare a dormire.
Vado nella mia camera e mi sdraio sul letto.
Controllo il telefono e trovo 20 chiamate di Luca.
Ci sono anche dei messaggi che cancello senza leggere.
Non voglio sentirlo.
Spengo il cellulare e chiudo gli occhi.
Non posso credere a ciò che è successo sta sera.
Alle parole che Luca ha detto.
Non mi ama.
Sono solo una che è caduta nella sua rete e adesso sono intrappolata senza via di fuga.