- Giulia svegliati- sento toccarmi il braccio.
- mh- mi lamento.
- dai che devi andare all'università- dice Elia.
- che ore sono?- chiedo assonnata.
- le 6;00-.
- porca miseria- urlo alzandomi da letto.
Devo essere in aula alle 8;00,ma devo fare la doccia e arrivata li fare alcuni giri,dato che è il mio primo anno.
Prendo dall'armadio un jeans nero e una felpa bianca della nike.
Corro in bagno ed entro subito in doccia.
- ti devo preparare la colazione intanto?- urla Elia da fuori la porta.
- si tesoro grazie- urlo ancora.
Sono tre giorni che io e Luca siamo "amici" ed il rapporto non è male.
Stiamo sempre insieme e lui sta facendo di tutto per dimostrarmi di essersi pentito.
Dopo le lezioni verrà a prendermi e andremo a pranzo insieme.
Esco dalla doccia e per essere ordinata liscio i capelli.
Metto un po di matita sotto gli occhi,del mascara,mi vesto ed esco dal bagno.
Vado in cucina e sul tavolo ce una tazza di caffè con un cornetto semplice vicino.
Quanto mi vizia.
- mi spieghi perché sei già in piedi?- chiedo al mio migliore amico che sta versando il caffè nella sua tazza.
- perché ti accompagno io-.
- Elia...-.
- non voglio sentire niente,è il tuo primo giorno-.
- potrei abituarmi a questi comportamenti-faccio la linguaccia.
Lui mi sorride e continuiamo a mangiare.Alle 7:45 io ed Elia arriviamo all'università e mi accompagna in segreteria a ritirare il programma e gli orari delle lezioni.
- buongiorno signorina,ecco a lei la mappa dell'edificio e gli orari- mi sorride la signora della segreteria.
- grazie mille arrivederci- le rispondo.
Usciamo dalla segreteria e do uno sguardo sia alla mappa che agli orari.
In prima ora ho matematica.
È una delle materie facoltative,ma vado comunque,non ho niente da fare altrimenti.
- riesci a trovare l'aula da sola?-mi chiede Elia.
- non sono mica una bimba eh-.
- si invece,sei la mia piccolina-.
Mi abbraccia forte per poi lasciarmi un bacio sulla fronte.
- ci vediamo sta sera,non fare danni- mi dice poi serio.
- sta tranquillo,a sta sera Dref- gli do un bacio sulla guancia e poi corro a cercare l'aula.Dopo essermi girata tutto l'istituto per almeno 3 volte finalmente trovo l'aula.
Prima di entrare decido di mandare un messaggio a Luca per dirgli che sto per cominciare la lezione.
Faccio un bel respiro e apro la porta.
Saluto il professore e vado a mettermi di corsa seduta senza guardarmi intorno.
Mi sto vergognando da morire dato che tutti gli occhi sono puntati su di me.
Mentre scrivo alcuni appunti dettati dal professore sento qualcuno sedersi accanto a me.
- sei molto attenta vedo,io mi sto rompendo le palle dal primo momento in cui ha iniziato a parlare-.
Alzo lo sguardo appena sento parlare e mi ritrovo Harry a due millimetri di distanza da me.
Questa vicinanza mi mette in imbarazzo e infatti mi distacco un po.
Rido alle sue parole - potevi anche non venire-.
- hai ragione,ma ho fatto bene no?- mi sorride.
Ha un sorriso davvero bello e contagioso.
- ora sta zitto e fammi sentire- dico in modo deciso,ma allo stesso tempo scherzoso.
Lui alza le mani e ride.Io ed Harry facciamo altre due ore insieme,letteratura e geometria.
- chi hai nelle ultime due ore?- mi chiede Harry alla fine della lezione di geometria.
- scienze umane e sociologia-.
- io ho economia e diritto...dopo ci vediamo,andiamo a pranzo insieme?- mi chiede.
- grazie ma non posso,ho un altro impegno-.
- Luca?-.
- si-.
- siete tornati insieme?- mi chiede.
Come fa a sapere ció che siamo stati io e Luca?!
- si è visto che siete stati insieme,da come vi siete posti la sera in discoteca- continua lui.
- non stiamo insieme,siamo amici- gli rispondo.
- bene- un ghigno compare sul suo viso.
Arriviamo davanti l'aula di scienze umane.
Lo sto per salutare,ma lui mi blocca e mi chiede - domani sera vieni a cena con me?-.
Non so davvero cosa rispondergli,é un bel ragazzo,ma io amo Luca.
- è un uscita normale,per conoscerci meglio- continua lui notando il mio silenzio.
Non mi va di dirgli di no e fare la maleducata,insomma é solo un nuovo amico.
- in questo caso va bene- gli sorrido.
- Allora a domani- mi dà un bacio sulla guancia per poi continuare a camminare.
Entro in aula e cerco di essere il più concentrata possibile anche se non riesco molto nel mio intento.É 13:15 e ho appena finito sociologia.
Le ultime due ore sono state molto interessanti.
Esco dall'università e vedo Luca appoggiato alla sua macchina che fuma una sigaretta.
É davvero bello.
Indossa un jeans,delle scarpe bianche e una felpa con scritto "thrasher" nera con il cappuccio tirato su.
É davvero affascinante.
Mi perdo nel guardare come mette tra le labbra la sigaretta e come butta fuori il fumo.
Sono movimenti cosi semplici e comuni,ma che fatti da lui sono attimi unici.
Mentre sono persa nel guardarlo lui mi vede e un'enorme sorriso compare sul suo viso.
Fa un ultimo tiro e butta la cicca a terra.
Vado verso di lui e gli do un bacio sulla guancia che lui ricambia con uno sulla fronte.
Saliamo in macchina e Luca mette subito in moto.
- come è andata?- mi chiede mentre guida.
- benissimo,le ore di sociologia e scienze umane sono state interessantissime-.
- sono contento-.
- tu invece che hai fatto?-.
- niente di che,ho dormito e ho pulito un po casa-.
- ma davvero? Tu che pulisci?- dico ridendo.
- dato che non ci sei più tu devo farlo io- ride,ma un velo di tristezza gli compare negli occhi.
Gli sorrido in modo timido e guardo fuori dal finestrino.Arriviamo davanti il fast food e prima di entrare Luca mette un braccio intorno alle mie spalle.
Ci mettiamo seduti ad un tavolo in fondo alla piccola sala e ordiniamo entrambi un hamburger e le patatine fritte.
- Harry mi ha invitato a cena fuori domani sera- dico subito appena arrivano i piatti.
Non mi va di mentirgli.
Luca rimane immobile a guardarmi.
Fa un respiro profondo e dice - e tu?-.
- io gli ho detto di si,non mi andava di fare la maleducata,ha detto che sarà un'uscita tra amici-.
Luca fa un sorrisetto nervoso e addenta una patatina.
- sai benissimo che non è così Giulia- dice poi.
- non ho intenzione di fare niente Luca-.
- lo so,di te mi fido...è lui il problema-.
Prendo la sua mano e gli sorrido.
- sta tranquillo- gli dico.
Mi fa l'occhiolino e continuiamo a mangiare.Appena finito di mangiare io e Luca andiamo a casa e io mi metto a fare i compiti, mentre lui si accende la televisione.
Elia mi ha lasciato un biglietto dicendomi che non tornerà prima di cena.
In tutto questo si sono fatte le 17:30 e fuori è già buio.
- io ho finito- dico a Luca mettendomi seduta sul divano accanto a lui.
- andiamo- dice lui alzandosi.
Lo guardo confusa.
- metti qualcosa di abbastanza pesante che fuori fa freddo- dice ancora.
In effetti qui a Milano fa un sacco freddo già a settembre,immagino come farò a dicembre.
Vado in camera,rimango vestita come sta mattina,cambio solo le scarpe scegliendo uno stivale e metto un cappottino.
Torno in sala e insieme a Luca usciamo.Dopo circa mezz'oretta di strada arriviamo in una pista per pattinare.
Non ho mai pattinato in vita mia,non so neanche come si mettono i pattini.
- o mio dio Luca tu sei pazzo-.
- andiamo dai- dice entrando.
Comunichiamo i numeri dei pattini al signore in cassa e li indossiamo.
Entra prima Luca in pista e mi tiene le mani.
- no Luca ho paura- dico ansiosa.
- dai ti tengo io- mi rassicura.
Mi lascio andare in pista insieme a lui e sento le gambe cedere da un momento all'altro.
- non lasciarmi ti prego- lo imploro stringendomi a lui.
Lui ride come un pazzo.
- sta tranquilla- dice tra le risate.
Iniziamo a muoverci in mezzo alla pista e pian piano mi sento un po piu padrona dei movimenti che faccio.
Luca mi tiene dai fianchi e rimane sempre dietro di me.
Ad un certo punto non sento più la sua presa e inizio ad andare avanti da sola.
Arrivo a fine pista e mi appoggio ai bordi.
- ce l'ho fattaa- dico entusiasta.
Luca mi raggiunge e mi prende per mano
- bravissima piccola mia vedi che non era così difficile?-.
Gli sorrido e mano nella mano continuiamo a pattinare.- é stato bellissimo- salto verso la macchina.
Luca resta dietro di me e lo sento ridere.
Saliamo in macchina e prima di partire si gira verso di me.
- sei la mia felicità-.
- e tu sei la mia- dico mettendogli la mano sulla sua guancia.
Si avvicina a me e appoggia le sue labbra alle mie in modo delicato.
Appena ci stacchiamo sorridiamo entrambi e senza dire una parola Luca mette in moto.
Guardo fuori dal finestrino durante il tragitto del ritorno e non riesco a fare a meno di sorridere pensando al ragazzo accanto a me che mi ha completamente sconvolto la vita.
