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GIULIA'S POV

Eccoci arrivati al giorno tanto temuto.
Luca sta per salire su un'aereo e andrà a chilometri di distanza da me.
In questi due giorni l'ho aiutato io stessa a fare i bagagli e ha sistemare le ultime cose per l'affitto della casa in Francia.
È orribile sapere di non poter andare con lui,ma cercheró di andare spesso in questo mese che manca prima dell'inizio del semestre all'università.
Lui sembra contento di staccare per un po,ed infondo,io lo sono per lui.
Una voce metallica si fa spazio tra i miei pensieri e avverte che l'aereo sta per decollare.
Luca saluta tutti calorosamente,non staccando però gli occhi dai miei.
- piccola mia- sussurra abbracciandomi forte.
Chiudo gli occhi e mi godo le sue braccia calde intorno a me,ed il suo buon profumo,cercando di non pensare al fatto che non potrò piú sentire queste sensazioni per chissà quanto tempo.
Si stacca da me e le sue labbra si posano immediatamente sulle mie.
Il bacio diventa subito intenso,ed io stringo le sue guance con le mani.
- devo andare- sussurra ancora sulle mie labbra.
Annuisco,cacciando indietro le lacrime.
Abbiamo entrambi il respiro affannato e gli occhi tremendamente lucidi.
- ciao piccola mia,ti amo-.
- ti amo,Luca-.
Mi sorride,sorride ai suoi amici,ed inizia ad incamminarsi.
Prima di sparire completamente dalla mia vista,si gira,mi guarda negli occhi e mi lancia un bacio.
Resto ferma per non so quanto tempo a fissare la direzione dove fino ad un attimo fa c'era il mio Luca sorridente,finché sento una mano sulla spalla.
Mi giro e vedo Lollo sorridermi.
Come se mi fossi svegliata da uno stato di trans inizio a correre,con le lacrime che mi inondano il viso.
Arrivo al parcheggio e mi fermo per prendere fiato.
Non posso credere che Luca se ne sia andato.
Che non potrò più abbracciarlo e baciarlo quando voglio.
Che non potró piú sentire la sua voce la mattina appena sveglio.
Mi manca già da morire e non é passato neanche un quarto d'ora.
- piccola- mi giro e mi butto tra le braccia di Lorenzo.
Lui mi accarezza i capelli e mi porta in macchina senza smettere di tenermi stretta.

- come ti senti?- mi chiede Lorenzo entrando in sala da pranzo con due bicchieri di coca-cola.
Appena in macchina si è offerto di passare l'intera giornata con me,cosí che io potessi rilassarmi un po e magari non pensare troppo alla lontananza di Luca.
Ma sappiamo tutti che é invano tentare di non pensare al ragazzo che mi ha rubato il cuore.
- sto bene- gli sorrido,invitandolo a sedersi accanto a me.
- la tua faccia non dice proprio questo- esclama ridendo,sedendosi.
Lo incenerisco con lo sguardo e poi scoppio a ridere nel vedere il suo viso stupidamente spaventato.
- che vuoi fare oggi? Sono solo 17:00- mi avverte,guardando l'orologio appeso al muro davanti a noi.
- non lo so,in realtà non avrei proprio voglia di uscire- sbuffo sprofondando ancora di più nel divano.
- adesso che fai? Diventi una di quelle ragazze che mangiano vaschette intere di gelato e guardano film strappa lacrime tutto il giorno? Magari ti faccio anche un gatto,almeno così avrai chi coccolare- ironizza.
Scoppio a ridere nel vedere la sua faccia e immaginandomi in questa veste.
- non sarebbe male- rido.
- oh ma smettila! Tirati su e andiamo- esclama tirandosi in piedi dal divano.
Mi porge la mano,l'afferro e mi tira sú di forza.
- dovete smetterla di essere tutti cosí alti- sbuffo,trovandomi con la faccia sul petto di Lorenzo.
- sei tu che sei una nana- dice abbassandosi per guardarmi bene negli occhi.
Mi scanso e gli alzo il dito medio.
- muoviti stupida- mi stringe le spalle Lollo.
Lo guardo male,poso il braccio intorno ai suoi fianchi,ed usciamo da casa.
Spero di riuscire a distrarmi almeno un po.

- sta zitto ci riesco!- urlo contro Lorenzo,mentre cerco di prendere il peluche di un panda.
- fai provare me! É mezz'ora che sprechi soldi!- sbuffa il mio amico cercando di spingermi via dai comandi.
I tentativi finiscono e come non detto non sono riuscita a prendere il peluche.
Scocciata faccio provare Lorenzo,che in un colpo solo,riesce a prendere il mio adorato panda.
- ecco a lei signorina- sorride.
Stringo forte il pupazzo e poi il mio amico.
- grazie!- esulto felice.
Sento il telefono vibrare e mi sbrigo a prenderlo.
Sono ancora piú felice quando leggo il nome del mio ragazzo sul display.
- Luca!- esclamo.
- ehy piccola,quanto entusiasmo,ci siamo sentiti un'ora fa- ride.
- lo so- dico con un velo di imbarazzo.
Lo sento sorridere di nuovo.
- com'é l'appartamento?- chiedo,mentre con gli occhi imploro Lorenzo di comprarmi lo zucchero filato.
- é carino,mai come quello di Milano,ma si sta bene,Pierre é davvero simpatico-.
Sembra felice e io lo sono per lui.
Pierre è il coinquilino di Luca e da quanto ho potuto capire era con lui quella sera in cui ho scoperto che sarebbe andato via da Milano.
- tu che fai?- continua poi il mio ragazzo.
- sono ad una sala giochi con Lollo,ora dopo averlo implorato per non so quanto mi é andato a prendere lo zucchero filato-.
- non fare cavolate che ti pisto- ride.
- sta tranquillo- sorrido.
- mi manchi di già piccola- sospira.
Mi si forma un vuoto nello stomaco.
- manchi anche a me-.
- ci vedremo presto,promesso-.
- lo so- cerco di essere convincente.
- ora devo andare,Pierre mi ha assolutamente ordinato di sistemare la mia stanza,ora ti mando le foto della casa,a dopo piccola,ti amo- mi lancia un bacio.
- a dopo,ti amo-.
Chiudo la chiamata,ed in quel momento appare Lollo con due bastoncini pieni di zucchero filato.
- ti adoro- dico sedendomi su una panchina in legno.
- era lui al telefono?- mi chiede sedendosi accanto a me.
Annuisco addentando lo zucchero.
- come sta?-.
- sembra bene- abbasso lo sguardo.
- ti prego,non stare male Giulia,ci ho messo una giornata intera a farti tornare il sorriso,non rovinare tutto il mio lavoro- sbuffa.
Mi fa morire dal ridere solo a guardarlo questo ragazzo.
- con la tua faccia è impossibile star male- rido.

Lollo mi ha appena lasciata sotto casa.
Dopo la sala giochi siamo restati a cena fuori e poi mi ha portata a bere una birra.
Si è offerto di rimanere con me sta notte per non farmi sentire sola,ma gli ho detto di no.
Non mi andava proprio di farlo dormire sul divano per fare un piacere a me.
Arrivo davanti la porta e per un attimo mi spavento nel vedere una persona appoggiata ad essa.
- Elia caspita! Mi hai fatto prendere un colpo!- quasi grido.
- che ci fai qui?- chiedo ancora.
- ho trovato il portone aperto,sono salito ed ho aspettato che rientrassi a casa,volevo solo sapere come stessi,sei sparita tutto il giorno- dice con acidità.
- si lo so,sono stata con Lorenzo-.
Cerco di parlare con calma,non riesco a capire se Elia sia arrabbiato o vuole solo sapere come sto.
- ho visto,ha messo 300 storie su instagram- sputa secco.
Benisismo,è arrabbiato.
- vogliamo entrare?- chiedo non sapendo come comportarmi.
- sinceramente no-.
Abbasso lo sguardo e noto una busta piena di cereali e patatine.
- le avevo prese per passare una nottata con te,come facevamo una volta,ma ho notato che eri già impegnata- continua.
- Elia scusami,ma dopo l'aeroporto Lorenzo mi ha portata qui a casa e siamo stati insieme tutto il giorno,non ho visto il telefono,ho risposto solo alle chiamate di Luca- mi avvicino.
- ho notato-.
- ora entriamo per favore- lo guardo negli occhi e gli tocco un braccio.
Mi guarda e sospira,per poi seguirmi in casa.
Accendo le luci e vado in camera per togliermi le scarpe.
Poso la busta piena di cibo che ha portato Elia in cucina e poi vado a sedermi accanto al mio migliore amico sul divano.
- mi spieghi che hai?- chiedo poggiando una mano sulla sua coscia.
Fa un grande respiro e mi guarda negli occhi.
- non stiamo piú insieme Giulia,tra una cosa e un'altra non ce mai un momento che  prendiamo solo per noi,come facevamo una volta...mi sento come trascurato da mia sorella,ed è una sensazione orribile...oggi avrei voluto essere io accanto a te,perché so quanto é pesante tutto questo per te,ed io non sono riuscito a starti accanto...so che è una cosa egoista,ma prima ero l'unico ad essere in grado di farti tornare il sorriso dopo un problema e vorrei tornare a quei momenti-.
Non mi aspettavo una confessione del genere da Elia.
Senza dire nulla,poggio il mio viso sul suo petto e lo stringo forte a me.
- non sai quanto sei importante per me- sussurro.
- anche tu piccola,anche tu- mi stampa un bacio sulla fronte.
Sento il telefono vibrare avvertendomi dell'arrivo di un messaggio.
- vai a rispondere idiota- esclama Elia vedendo che non ho fatto il minimo movimento per alzarmi.
Prendo il telefono e noto un messaggio da Luca.
Sorrido come una ragazza del liceo,dopo un messaggio dalla sua prima cotta.

Buonanotte piccola mia,ti amo tanto,mi manchi,dormi con la maglia che ti ho lasciato sul letto❤😛.

Buonanotte amore mio,sta attento.
Ti amo.❤

- vogliamo smetterla di guardare il telefono come un ebete?- ride Elia.
Divento tutta rossa non rendendomi conto di essere rimasta imbambolata sulla chat di Luca.
- fanculo- dico con tanto di dito.
Vado in camera da letto ed indosso la maglia di Luca,con sotto un paio di pantaloncini.
La maglietta profuma di lui,ed io chiudo gli occhi lasciandomi un momento per immaginare che lui sia con me.
Cerco di cacciare indietro le lacrime e torno dal mio migliore amico.
Sono sicura che mi aspetta una notte fantastica.

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