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É tutta la mattinata che Luca fa avanti e indietro per casa.
É molto agitato,ed io come lui.
Tra un'ora dovrà andare all'incontro con quel Mike,ed io non ho la minima intensione di lasciarlo andare da solo.
Dovró inventarmi qualcosa e riuscire a convincerlo a portarmi con lui,ma non credo che ci riuscirò.
Mi sento in dovere peró di rispettare ogni sua decisione.
Erika ha portato Sabrina a fare un giro e non torneranno prima di questa sera,meglio così,puó darsi che riesca a distrarsi un po.
Alessandro,invece,questa mattina é partito per una questione di lavoro.
- ehi- mi siedo accanto a Luca sul divano.
- ehi- si gira a guardarmi e poi continua a guardare un punto fisso sul muro.
Mi poggio con la testa sulla sua spalla e gli stringo forte il braccio.
Lui posa un bacio sui miei capelli e poi si poggia a me.
- andrà bene- sussurra.
- lo so-.
Restiamo abbracciati l'uno all'altra immersi nei nostri pensieri e nelle nostre preoccupazioni.

LUCA'S POV

Manca esattamente un quarto d'ora all'orario dell'incontro.
Non ho paura,ma sono preoccupato.
Non ho la minima idea di ció che vuole Mike,ma sono pronto a scoprirlo e sopratutto a fargliela pagare per quello che ha fatto a mia madre.
- io vado- sussurro a Giulia che sta mettendo nei cassetti alcuni vestiti puliti.
- permettimi di venire con te- mi implora.
- non se ne parla!-.
- ti prego Luca,per favore,devo proteggerti,so che non potrò fare chissà cosa,ma mi basta sapere di essere lì,accanto a te-.
- Giulia,sono io che devo proteggerti,non tu,fammi andare ti prometto che torno presto-.
Una lacrima le riga il viso mentre annuisce.
La bacio e prima di uscire dalla porta di casa le dico che l'amo da impazzire.

É strano essere in questo parco dopo così tanto tempo e non riesco a capacitarmi come facevamo,io e i miei amici,a vivere ogni giorno le stesse cose.
Il sole è gia calato,mi siedo su una panchina e mentre aspetto l'arrivo di Mike mi accendo una sigaretta.
- plaza- sento dire dietro le mie spalle.
Mi alzo di scatto e incontro il suo sguardo maligno.
È in compagnia di due uomini molto alti e robusti.
- Mike- dico secco.
Butto il mozzicone della sigaretta e continuo a guardarlo dritto negli occhi.
- insomma so che hai fatto molto successo- ghigna.
- già,ma non sono venuto qui a parlare dei miei successi,cosa vuoi- ringhio.
- quanta fretta,non ci vediamo da molto tempo- ride - ma se proprio hai così tanta premura arriverò al punto-.
- ti ascolto-.
- domani partiró per un posto molto lontano,sai ho fatto altri casini e devo per forza lasciare l'Italia,ma prima di andarmene dovevo darti il mio addio- ride.
- cosa ridi stronzo! Vedi di dirmi cosa vuoi!- urlo mentre stringo i pugni.
- oh niente,voglio fartela pagare per ció che è successo,menare tua madre non mi è proprio bastato,so che hai una ragazza molto molto carina,magari potrei divertirmi con lei prima di andarmene- ghigna ancora.
Non ci vedo più dalla rabbia e mi scaravento contro di lui.
Gli tiro due pugni in pieno viso,ma prima che possa continuare mi ritrovo bloccato dai due uomini.
Mike inizia a colpirmi il viso e la pancia.
Non posso muovermi,sono completamente bloccato.
- cosí fai ancora il gradasso Plaza?-.
Gli sputo in pieno viso e lui continua a picchiarmi.
Lo vedo tirarare fuori un cortello e sento la pancia bruciare.
É un dolore insopportabile.
Ad un tratto sento il mio corpo libero e cado a terra stremato.
Mi tocco il punto dove brucia e le mie mani si sporcano di sangue.
- credo tu abbia pagato abbastanza,addio Plaza-. Sento Mike parlare e correre via con i due uomini.
Dall'altra parte vedo un gruppo di persone venire verso di me.
Inzio ad avere la vista sfogata e sento gli occhi molto pesanti.
Alzo il viso verso il cielo.
Vedo Giulia,la mia piccola Giulia,che é a casa ad aspettarmi ed io non ho la forza di tornare da lei.
Mi sento in fallimento verso mia madre,perché non sono riuscito a vendicarla.
In questo momento vorrei solo essere tra le braccia della mia fidanzata e sentirle dire che va tutto bene.
Sussurro il suo nome e dopo,il buio.

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