GIULIA'S POV
Non so quanto tempo sia passato da quando sono seduta qui ad aspettare Luca.
Il pacchetto delle sigarette ormai é quasi finito e la mia gamba non smette di tremare dal nervoso.
Ormai é quasi sera,il sole sta tramontando e del mio ragazzo non ce traccia.
Finalmente vedo una sagoma entrare nel vialetto e fermarsi appena mi vede.
È Luca.
Il mio cuore fa un tonfo e mi alzo di scatto dalla panchina.
- piccola- lo sento dire.
La rabbia che provavo prima svanisce in un secondo.
Mi avvicino a lui e mi lascio accarezzare la guancia delicamente.
Dio quanto mi é mancato.
Vedo una lacrima rigargli il viso e ci vuole tutto il mio autocontrollo per non scoppiare in lacrime.
Vedo i suoi occhi rossi e sento la puzza di erba nel suo respiro.
E come se mi fossi risvegliata da una sorta di trans mi rendo conto di quello che ho visto qualche ora fa.
Prova a baciarmi,ma riesco a scansarmi.
Anche se l'unica cosa di cui avrei bisogno adesso è di sentire di nuovo il suo sapore.
Sento la delusione riaffiorare.
- spiegami ogni cosa Luca- dico senza staccare il mio sguardo dal suo.
Lui fa un gran respiro e prendendomi per mano mi porta seduta sulla panchina che mi ha ospitata per tutte queste ore.
- come stai? Da quanto tempo sei qui?- mi chiede appena seduti.
- sono qui da un po,ora Luca fammi il favore di spiegarmi chi cavolo é la tipa che vive con te- dico infastidita.
- è la sorella di Pierre,il mio coinquilino,si chiama Anne,ti giuro che non sapevo nulla di questa cosa- dice tutto d'un fiato avvicinandosi a me.
- perché non me lo hai detto? Ci hai fatto qualcosa? Ci sei andato a letto?- sento gli occhi pizzicarmi.
Non potrei sopportare davvero un'altra confessione del genere.
- no Giulia no! Ti giuro che non ci ho fatto nulla! Lei ci ha provato molte volte,ma l'ho sempre rifiutata! Puoi chiederlo anche ad Ava,credimi ti prego!- è disperato.
Posa una mano sulla mia guancia e continua.
- piccola davvero,scusami se non te l'ho detto,ma non volevo farti agitare e preoccupare,so che ho sbagliato,ma so che se te lo avessi detto ti saresti fatta mille idee sbagliate e saremmo andati a discutere...già la lontananza è difficile,non volevo litigare a così tanti chilometri di distanza-.
Sembra sincero,ma la mia rabbia non è per niente scomparsa.
- dimmi allora perché indossa solo una tua cazzo di maglietta!- sbraito alzandomi in piedi.
Luca rimane di sasso e sbarra gli occhi.
Vedo gonfiare la vena sul suo collo.
Chiaro segno che sta per esplodere dalla rabbia.
Si alza in piedi,ed inizia a bussare insistentemente alla porta.
- apri questa cazzo di porta Anne!- grida.
La porta si apre mostrando la ragazza ancora più truccata di prima,con indosso ancora la maglia di Luca,ma sta volta è tirata piú su sulle coscie.
- sono qui,eccomi- sorride.
- togliti questa cazzo di maglietta! Chi ti ha dato il permesso di entratre in camera mia e prendere le mie cose!- sbraita il mio ragazzo entrando in casa.
- vedo che non sei solo- sbuffa Anne vedendo che entro in casa anch'io.
- no Anne,non sono solo e non lo sono mai stato! Ti ho detto mille volte che sono fidanzato e che amo la mia ragazza!- urla Luca.
É davvero arrabbiato,ma non ho intenzione di fermarlo.
É come se stessi vivendo questa scena dall'esterno.
Non so cosa fare o come comportarmi.
Sento la rabbia ribollire in me e per questo credo sia meglio che io mi stia ferma e zitta prima di fare qualche casino.
- non mi sembra che tu l'amassi tanto quando gemevi il mio nome nel letto- esclama strafottente.
Luca prova a replicare,ma succede tutto in un attimo.
Mi avvento su di lei e le do uno schiffo sul viso.
Lei cerca di difendersi,ma io le prendo i capelli,ed inizio a tirarglieli.
- brutta puttana!- urlo.
Sento delle mani prendermi per i fianchi e allontanarmi da sta stronza.
- Luca lasciami!- urlo.
Il mio ragazzo tiene la stretta su di me ancora piú forte.
- che succede qui?- chiede un ragazzo biondo entrando nella stanza.
Deve essere Pierre.
- dì a tua sorella di non fare la troia con il mio ragazzo!- esclamo.
Lui sbarra gli occhi e Luca mi conduce fuori la casa senza dire nulla.
Mi lascia andare solo due case piú lontane dalla sua,ed inizio a camminare avanti e indietro.
- mi dovevi lasciare! La dovevo riempire di botte quella stronza!- urlo.
Luca inizia a ridere,ed io sento la rabbia salire ancora di più.
- mi spieghi cosa ridi?!- sbraito.
- non lo so,di solito sono io quello che deve essere fermato perché prende a botte la gente,non il contrario- ride ancora.
In effetti ha ragione.
Sorrido nel vederlo ridere così.
- devo ammettere peró,che mi piace vederti in questo modo- smette di ridere e si avvicina a me.
Posa le mani sui miei fianchi,ed il mio corpo viene invaso da mille brividi.
- ora hai intenzione di baciarmi o no?- sussurra vicino alle mie labbra.
Deglutisco.
Sono completamente ipnotizzata da lui.
- sono ancora arrabbiata con te,non mi hai detto nulla- balbetto.
- pensiamoci dopo-.
Non ho il tempo di replicare che Luca posa le labbra sulle mie,dando subito vita ad un bacio passionale,pieno di nostalgia e amore.
Metto le braccia intorno al suo collo e lo spingo ancora più verso di me.
- cazzo Giulia quanto mi sei mancata- dice tra un bacio ed un altro.
Di risposta continuo a baciarlo.
- andiamo in casa- esclama staccandosi da me.
- davvero Luca? Non credo sia il caso-.
Sono ancora sconvolta dal bacio e non riesco quasi a parlare.
- Giulia non me ne frega niente,mi sei mancata da morire ed ho voglia di te- mi prende per mano.
Anche io ho tremendamente voglia di lui.
Lo seguo ed entriamo in casa.
Fortunatamente non incrociamo nessuno mentre andiamo in camera di Luca.
Lui chiude la porta a chiave e si fionda sulle mie labbra.
Mi spinge sul letto e si posiziona sopra di me,senza smettere di baciarmi.
Ci togliamo i vestiti a vicenda e poco dopo mi ritrovo ad ansimare il suo nome.
Mi è mancato da impazzire.
