Siamo appena entrati in casa e non abbiamo spifferato parola da quando abbiamo discusso sul treno.
Poso la valigia sul letto e trovo Luca che sta già sistemando i suoi vestiti dentro l'armadio.
Prendo una sigaretta dal pacchetto ed esco dalla stanza.
Sento Luca sospirare,ma lo ignoro ed esco in balcone.
Mi ha sempre rilassato stare qui fuori,guardare il meraviglioso Duomo così illuminato mi mette una gran pace.
Mi siedo sulla poltroncina qui fuori e mi lascio andare ai pensieri.
Non capisco perché ci deve esser sempre qualcosa che non va tra me e Luca.
Un attimo prima siamo felici ed innamorati,un attimo dopo litighiamo e ci urliamo contro le cose peggiori.
Sento la finestra aprirsi e vedo Luca uscire a petto nudo.
È così dannatamente bello e perfetto.
Senza dire nulla si siede accanto a me e anche lui accende una sigaretta.
Siamo in totale silenzio,si sentono solo i nostri respiri che aspirano e tirano fuori il fumo.
Guardo il tatuaggio che ha fatto per me,ed i ricordi di quella sera stupenda mi tornano in mente.
È stato uno dei momenti piú belli tra di noi.
Non riesco a non guardare questo ragazzo,è come una calamita per me.
Non so come sia possibile che una persona possa fare questo effetto.
Finisco la sigaretta e poco dopo anche Luca butta il mozzicone nel posa cenere.
Restiamo ancora per un po in silenzio,a guardare la meraviglia davanti a noi.
Ad un tratto sento la mano di Luca stringere la mia e sento il cuore accelerare.
Non mi sarei mai aspettata un gesto del genere da parte sua.
Si gira verso di me e nella penombra vedo i suoi occhi brillare.
Ci guardiamo negli occhi,mano nella mano e giuro che resterei cosí per ore.
- non so cosa mi fai- dice non distogliendo lo sguardo dal mio.
Gli accarezzo la mano,non sapendo cosa rispondergli.
Non so neanche io cosa mi fa,so solo che mi regala duemila emozioni con un solo sguardo,con un solo tocco.
- Giulia vorrei essere davvero diverso per te,vorrei smetterla di essere uno stronzo,ma non ci riesco,sono nato così e la vita che ho avuto non mi ha di certo aiutato.
Non sei una storiella per me,non lo sei mai stata,molto probabilmente ti ho amata dal primo momento che ho incontrato i tuoi occhioni neri.
Tu sei diversa,tu mi sai prendere,mi sai accettare con tutti i miei difetti,che so benissimo che sono più dei pregi.
Tu mi ami e resti con me anche dopo tutto il male che ti ho fatto e che continuo a farti.
Scusami piccola,scusami davvero.
Scusami se mi ubriaco sempre quando ho un problema e che poi torno da te che non riesco neanche a tenermi in piedi.
Ma quando litigo con te ho un dolore che mi lacera dentro e con l'alcool ho la possibilità di alleviarlo,almeno un minimo.
Anche perchè é inutile prendersi in giro.
Posso bere anche l'intero bar,ma il tuo nome resta sempre lì,non so come sia possibile.
Scusa...scusa perché faccio sempre una marea di cazzate infinite.
Perdonami piccola,perdonami-.
Ho gli occhi lucidi e sono senza parole.
Mi avvicino per regalare un bacio al mio ragazzo,ma lui mi ferma.
Lo guardo stranita.
- con Carlotta...nel bar...perdonami...- balbetta e abbasso lo sguardo.
Sento il sangue al cervello e mi sento svenire.
Non ancora,non di nuovo.
Stacco di colpo la mano e mi alzo in piedi entrando di corsa in casa.
Il mio cervello non connette,non so cosa sto facendo,mi manca l'aria,ho bisogno di ossigeno.
Entro in camera e inizio a mettere tutti i miei vestiti in due borsoni.
Luca irrompe nella stanza e mi blocca le mani.
Mi libero dalla presa e senza pensarci gli schiaffo le mie cinque dita sul viso.
Resta di sasso e posa la sua mano sul viso,ormai rosso per il mio schiaffo.
- che cosa stai facendo?- mi chiede sussurrando.
- cosa sto facendo Luca?! Me ne sto andando,non resterò un solo minuto qui dentro!- urlo,passandomi nervosamente le mani nei capelli.
- resta Giulia,ti prego- mi implora.
- restare?!- rido nervosamente - tu sei pazzo! Ti rendi conto di ció che fai ogni volta?! Un'altra volta Luca! Non ci posso credere! Dici di amarmi e appena litighiamo ti infili nelle mutande di un'altra! Questo è amore secondo te Luca?! Beh,ti rispondo io,no Luca,non è amore!- urlo.
Sembro una pazza,ma non mi importa,vorrei fargli male,vorrei fargli provare lo stesso male che lui sta facendo provare a me.
- questa é ormai casa tua,non puoi andartene-.
- casa mia?! No Luca é qui che ti sbagli,per una cazzo di firma non considero questo posto casa mia! Lo considererei casa mia stando qui dentro con la persona che amo e che ama me! Ma non é cosí! Perché qui l'unica persona che prova amore sono io!-.
Continuo ad urlare e ad infilare le mie cose in valigia,sotto lo sguardo attento di Luca.
- come puoi dirmi che non ti amo- ha un tono distrutto.
Chiudo i due borsoni e vado verso la porta,oltrepassando Luca.
Arrivata davanti alla porta di ingresso sto per aprire,quando sento qualcosa bloccarmi le gambe.
Mi giro e vedo Luca in ginocchio,accasciato a me.
Alza lo sguardo sul mio e quello che vedo mi fa scivolare entrambi i borsoni a terra.
Ha il viso rigato di lacrime e gli occhi cosí rossi che quasi non vedo il loro colore naturale.
Non so come riesca a stare ancora in piedi.
Sono disrutta.
L'unica cosa che vorrei fare è alzarlo da terra,baciarlo e addormentarci insieme sul nostro letto.
Poi penso a ciò che ha fatto e allora la rabbia si impossessa di nuovo di me.
Prendo i borsoni e provo a liberarmi dalla presa di Luca.
- ti prego piccola non andare- è disperato.
- non chiamarmi piccola! Lasciami!- urlo.
È notte fonda,ma non mi importa.
- Lasciami Luca!- urlo ancora.
Lascia la presa e si alza in piedi.
Apro la porta e mi giro verso il ragazzo che mi ha lacerato il cuore.
Ci guardiamo per un ultima volta,chiudo la porta alle mie spalle e corro per le scale.
Arrivata in macchina mi lascio andare ad un pianto disperato.