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Sento accarezzarmi il braccio e apro gli occhi lentamente.
Il dolce sorriso della mia migliore amica mi invita ad alzarmi.
Ieri sera ci siamo divertiti da matti.
Siamo andati a mangiare in un piccolo ristorante nella periferia di Parigi e dopo in una discoteca all'aperto.
Abbiamo ballato,bevuto,riso e giocato tutti insieme.
I ragazzi hanno bevuto molto più di noi ragazze e Luca stava per litigare fortemente con un tipo per la troppa gelosia.
Vado in cucina e trovo la tazza di latte e cereali già pronta e sedute al tavolo le mie amiche.
Le bacio sulla guancia una per una e poi mi siedo a fare colazione.
- oggi devi stare con Luca nel pomeriggio?- mi chiede Maya.
- in realtà preferirei si riposasse,ieri sera ha davvero esagerato con l'alcool- alzo gli occhi al cielo.
- decisamente,ma é molto più dolce del solito da ubriaco- sorride Priscilla.
Annuisco sorridente.
Ha ragione.
Ieri non ha fatto altro che ripetermi quanto io fossi bellissima e quanto lui mi amasse.
Mi ha detto anche cosa irripetibili,ma d'altronde é sempre Luca e si sa quanto sia fissato con il sesso.
- comunque ti abbiamo chiesto se tu fossi impegnata perché dato che i ragazzi saranno tutti distrutti,vorremmo uscire noi ragazze e fare un po di sano shopping tutte insieme- interviene Alessia.
- se vuoi stare con Luca ti capiamo,dopodomani si torna a Milano- mi prende la mano Maya.
Abbasso lo sguardo e cerco di sorriderle,per non far capire tutto il dolore che provo.
Dopodomani tornerò alla mia vita senza Luca e non sono affatto pronta.
- vengo con voi ragazze,a Luca non dispiacerà,ci vedremo sta sera- bevo l'ultimo sorso di latte.
Decidiamo di pulire l'appartamento tutte insieme e di andare a svegliare quei cavernicoli,almeno per fargli mangiare qualcosa.

Finalmente siamo riuscite ad uscire di casa.
I ragazzi stanno veramente male e per convincerli a mangiare qualcosa per prendere una medicina per la forte emicrania che hanno é stata un'impresa.
Sta mattina ho chiamato Luca e gli ho detto del programma che avevamo io e le mie amiche.
Lui mi ha detto che non  ha problemi perche,come immaginavo,vuole riposarsi dopo ieri.
Gli ho detto di andare dagli altri,non mi va che sta con quella sanguisuga di Anne,ma mi ha detto che vuole stare a casa tranquillo e che io devo star tranquilla.
- ti piace?- la voce di Priscilla mi risveglia dai pensieri.
Siamo dentro ad un negozio di intimo e non ricordo neanche di esserci entrata.
La mia amica mi sta indicando un body di pizzo rosso.
Annuisco e le dico di provarlo.
Ha un bel fisico e sono sicura che le stará benissimo.
Mi trascina nel camerino con lei e quando la vedo con indosso il body confermo le mie aspettative.
Sembra fatto per lei.
- Ava impazzirá- le faccio l'occhiolino.
- é quello che voglio- mi fa la linguaccia e mi dà una pacca sul sedere.
Si riveste,ed usciamo dal camerino.
Le mie amiche hanno tutte dei completi in mano e mi guardano complici.
- troviamo qualcosa per questa ragazza- mi indica Priscilla.
- oh nono- divento rossa solo a vedere tutto quello che hanno in mano.
- sai come impazzirá Luca?- esclama Alessia.
Provo uno strano bruciore in tutto il corpo al pensiero degli occhi di Luca su di me con questi indumenti addosso.
- andiamo andiamo- urlano le mie amiche spingendomi per la schiena.
Alzo gli occhi al cielo,ed entro nel camerino.
Inizio a provare tutte le cose che le mie amiche scelgono per me.

LUCA'S POV

Mi fa troppo male la testa.
Ieri sera ho davvero esagerato.
Non avrei dovuto bere cosí tanto.
Ricordo però il viso divertito della mia ragazza quando mi vedeva ballare spensierato e le sue guance rosse quando le sussurravo cose sporche all'orecchio e non mi pento più così tanto di aver assunto troppo alcool.
Guardo l'ora sul telefono e mi rendo conto che è tardo pomeriggio.
Dopo che Giulia mi ha chiamato per dirmi che sarebbe uscita con le ragazze mi sono rimesso a dormire.
Mi alzo lentamente da letto,infilo una maglia ed un pantalone,ed esco dalla camera.
Mi guardo intorno e per mio sollievo mi rendo conto che sono solo.
In questi giorni sto evitando Anne in tutti i modi.
Esco furtivo di casa e quando rientro mi chiudo subito in camera mia.
Molte volte è venuta a bussure alla porta per parlare,ma non le ho mai aperto ovviamente.
Mi siedo su una sedia della cucina e mi verso un bicchiere d'acqua.
Guardo il telefono e mi cade l'occhio sulla data.
Cazzo.
Un giorno.
Un giorno e Giulia tornerà a Milano.
Un giorno e tornerò a vivere la mia vita qui senza di lei.
Dovrei tornare a Milano con lei e continuare a vivere la nostra vita di sempre.
Sento la porta di casa aprirsi e per sbrigarmi ad andarmene faccio cadere il bicchiere di vetro a terra.
- merda- impreco.
- Luca- la voce stridula di Anne riempie la casa e in un attiamo è in cucina.
Mi sbrigo ad oltrepassarla,ma arrivato in salone mi prende per un braccio.
- lasciami! Hai lasciato la porta aperta vai a chiuderla- esclamo divincolandomi.
- non me ne frega nulla,ascoltami ti prego-.
- cosa ce- sbuffo.
- perché ora mi eviti?- mi chiede mettendo le braccia sotto al seno.
Non cambia mai eh.
- ora? Io ti ho sempre evitata- sputo acido.
- é per quella vero?- chiede acida.
- "quella" come la chiami tu,è la mia ragazza ed ha un nome-.
- si Giada ok- sbuffa.
- Giulia cazzo,si chiama Giulia- dico infastidito.
Anne alza gli occhi al cielo sbuffando,ma la sua espressione cambia immediatamente.
Sento la porta d'ingresso alle mie spalle cigolare.
Provo a girarmi per vedere cosa sia,ma succede tutto in un attimo.
Anne mi prende per i fianchi e si fionda sulle mie labbra.
- cosa cazzo fai!- sbraito staccandomi.
Lei sbarra gli occhi dietro di me.
Mi giro e quello che vedo mi fa impietrire.
Giulia ci guarda con gli occhi sbarrati.
Ha le braccia in avanti immobili.
Per terra é sparsa tutta la torta di cioccolata.
Provo ad avvicinarmi,ma lei indietreggia.
Ha visto tutto e sono sicuro non mi crederà mai.
Come puó credermi dopo tutto ciò che le ho fatto?.

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