LUCA'S POV
Non ho dormito affatto questa notte,sono agitatissimo.
Tra poco partiremo per Salerno e non so cosa pensare o come comportarmi.
Ho lasciato quel posto per sfuggire da tutto lo schifo che ce intorno,ed ora che sono riuscito ad uscirne sono costretto a tornare in quell'Inferno.
Non posso credere che quello stronzo abbia fatto del male alla mia famiglia,devo fare qualcosa.
So che sarebbe giusto chiamare la polizia,ma non posso,devo fargliela pagare a modo mio.
Non vorrei che Giulia venisse con me,non voglio che entri nel mio passato,sto cercando di darle il meglio di me e portarla a Salerno non è la scelta giusta,ma non vuole sentire ragioni.
Ieri ho pensato di partire senza dirle niente,ma sarebbe stato solo peggio,avremmo solo litigato e lei sarebbe venuta a Salerno da sola,ne sono certo.
La guardo dormire sul mio petto e non riesco a non pensare a quanto sia bella e quanto sono fortunato ad avere accanto una ragazza come lei.
Ho una paura matta che le possa succedere qualcosa,non lo sopporterei.
Arrivati a Salerno metteró subito in chiaro che non deve muoversi da casa mia.
Mi giro a guardare l'orologio e decido di alzarmi per andare a prepare la colazione.
Sposto delicatamente Giulia dal mio petto stando attento a non svegliarla e vado in cucina.Sento due mani stringermi i fianchi mentre finisco di versare il caffè nelle tazzine.
- piccola- le do un bacio sulle labbra stringendola a me.
Mi da un bacio sul petto e si siede sulla sedia.
Io non so come faccia ad essere cosí perfetta senza neanche sforzarsi.
Ha addosso una mia maglia e dei calzini neri corti e i capelli sono legati senza cura in una coda,eppure é cosí bella.
- cosa ce?- mi chiede stropicciandosi un occhio.
Solo ora mi rendo conto che la sto fissando.
- oh...niente- sussurro.
Dio che imbarazzo.
Sorride ed inizia a sorseggiare il suo caffé.
- sei pronto?- mi chiede prendendomi la mano.
- si certo,quel bastardo la pagherà cara- rispondo deciso.
La rabbia si sta impossessando di me,ma devo calmarmi,voglio sfogarla tutta su Mike.
Giulia prima di togliere la mano dalla mia mi lascia una dolce carezza su di essa e continua a far colazione.
Non so come avrei preso questa situazione se non ci fosse stata lei.
Ho deciso di non parlare con i miei amici di tutto quello che sta succedendo,gli darei preoccupazioni inutili e non serve.
Sono sicuro che verrebbero anche loro a Salerno,ma non posso permetterlo.
Ho lottato tanto per farli uscire da quello schifo e fargli avere una vita migliore,di certo non gli faró rivivere tutto la merda che hanno già passato.
- vado a prepararmi tesoro-. Giulia mi risveglia dai pensieri.
Le sorrido e la osservo allontanarsi verso la camera.Siamo appena saliti sul treno e man mano che il tempo passa,la preoccupazione mischiata alla rabbia mi pervade sempre di piú.
Giulia mi stringe la mano e poggia la sua testa sulla mia spalla.
- andrà tutto bene- mi sussurra.
Le bacio delicatamente i capelli e anch'io poggio la testa sulla sua.- amore siamo arrivati-.
La voce di Giulia mi fa aprire gli occhi e guardandomi intorno riconosco la stazione.
Prendiamo le valigie e scendiamo dal treno.
Ci andiamo a mettere seduti su una delle panchine vicino ai binari e attendiamo che mia sorella ci venga a prendere.
Mi accendo una sigaretta e non riuscendo a star seduto inizio a camminare avanti e indietro.
Giulia si alza e posa le mani sul mio viso iniziando ad accarezzarlo piano.
- devi star tranquillo,andrá bene,vedrai-.
La sicurezza che riesce a mettermi questa ragazza é impressionante,non potrei mai farcela senza di lei,ne sono sicuro.
Le sorrido e azzero le distanze baciandola.
Il rumore di un clacson ci costringe a staccarci e vediamo mia sorella che ci sorride dalla macchina.
- forza piccioncini- esce la testa dal finestrino.
Alzo gli occhi al cielo,Giulia ride e va verso la macchina.
Mia sorella appena la mia ragazza entra in macchina la stringe in un abbraccio e le da una serie di baci sulla guancia.
Sorrido alla scena e anche io entro in macchina.
- non ci credo che io debba mettermi dietro- sbuffo.
- sta zitto,comandano le donne qui- risponde Erika.
Giulia ride come una pazza e non posso non soffermarmi a guardarla.
Potrei fermarmi a vederla ridere per l'eternità,è la ragazza piú bella che abbia mai visto.Arriviamo sotto casa mia e l'ansia mi assale.
Non voglio vedere mia madre.
So che ha dei lividi in viso e so che moriró appena la vedrò.
Mia madre é la donna piú importante della mia vita,insieme a mia sorella,ho un rapporto speciale con lei e darei la vita per la mia famiglia.
Giulia mi stringe la mano come per darmi forza ed insieme saliamo le scale.
Appena apriamo la porta corro in cucina per vedere mia madre.
Sta lavando i piatti e balla al ritmo della musica che passa in radio.
- tesoro- dice girandosi verso di me,mentre si asciuga le mani bagnate con un canovaccio.
Il suo occhio é contornato da un livido nero,ed ha il labbro inferiore molto gonfio.
- oh mamma- dico correndo verso di lei,stringendola al petto.
Le lacrime mi rigano il viso.
Vederla in questo stato mi ha ucciso.
Mi stacco di colpo e corro in camera mia.
Non riesco a vederla in questo modo.
Mi fa troppo male.
Le hanno fatto del male per colpa mia e non me lo perdoneró mai.
Mi accascio a terra ed inizio a piangere a singhiozzi.
Il senso di colpa mi sta divorando.Sento la porta aprirsi e vedo Giulia entrare con un bicchiere d'acqua.
Si siede accanto a me porgendomi il bicchiere,senza dire nulla.
Afferro il bicchiere d'acqua,ne prendo un sorso e lo riposo a terra.
- non é colpa tua- sussura lei asciugando le lacrime che scendono ancora dal mio viso.
Mi giro e la guardo dritta negli occhi.
- lo è,cazzo se lo é!- quasi urlo.
- non lo è Luca- parla con calma e non stacca il suo sguardo dal mio.
- deve pagare- dico deciso.
- la pagherá,ma tu non devi metterti in pericolo,bisogna chiamare chi di dovere-.
- non lo faró! Devo e voglio pensarci io,per mia madre-.
- ti prego- mi scongiura e una lacrima le riga il viso.
- perché piangi?- l'accarezzo piano.
- non voglio che ti succeda nulla- abbassa lo sguardo.
Le prendo il volto e la costringo a guardarmi.
- non mi succederà niente,promesso-.
La bacio ed é come se tutti i tormenti fossero svaniti.
Lei è la mia cura.
Il suono del mio telefono ci interrompe,mi alzo da terra e vado a rispondere.
- Plaza- una voce piena e roca parla dall'altro capo del telefono.
- Mike- sputo con rabbia.
Riconoscerei questa voce tra mille.
Vedo Giulia alzarsi in piedi di scatto.
- vedo che ti ricordi di me- ride.
- perchè mia madre...potevi chiamare me e basta,non mettere in mezzo la mia famiglia-.
- non volevo toccarla,cercavo te,ma tu non c'eri,si é messa a difenderti e a fare le solite scenate,ero già molto adirato caro Plaza,non sono riusciuto a trattenermi-.
- giuro che ti ammazzo!- tiro un pugno al muro dalla rabbia.
- Oh sta tranquillo,domani fatti trovare nel solito parco,potremmo parlare quanto vuoi,e ti conviene venir da solo...so che hai una ragazza molto carina-.
- non provare neanche a nominarla!- urlo.
- fai quello che ti ho detto e a nessuno verrá torto un cappello-.
Lo sento ridere e attacca la chiamata.
Lancio il telefono e tiro un altro pugno al muro.
- Luca!-.
Giulia viene verso di me e mi stringe in un abbraccio.
- che cosa vuole,che ti ha detto- piange.
La stringo a me.
- domani vuole vedermi-.
- non puoi,non da solo Luca,ti prego- alza il viso verso il mio.
- devo-.
- no Luca no! Ce sempre una soluzione,un'altra alternativa-.
- sa di te Giulia!-.
La sento irrigidirsi tra le mie braccia.
- devo proteggerti,almeno te- continuo.
Si alza in punta di piedi e posa le sue labbra sulle mie.
- mi fido di te- sussurra ancora sulle mie labbra.
- devi piccola,andrà tutto bene-.
Ci baciamo di nuovo,ma questa volta ce molta piú passione.
Poso le mani sul suo sedere,ma lei mi blocca subito.
Questa ragazza é come una calamita per me,non ne ho mai abbastanza.
- vedi di finirla,sei sempre il solito- sorride.
- volevo distrarmi un po- le faccio la linguaccia.
- andiamo di là e vai ad abbracciare tua madre,è molto in pensiero-.
Annuisco e mano nella mano con Giulia andiamo in salone.
Abbraccio mia madre e dopo averla tranquillizzata ci mettiamo a cucinare.
Giulia ed Erika si occupano del dolce ed io e mia madre del resto.
Nel mentre arriva mio padre che mi stringe in un forte abbraccio.
Avevo paura della sua reazione e invece mi ha stretto forte a lui.
Mangiamo tutti insieme e vedere la mia famiglia così unita con Giulia mi emoziona da morire.
Dopo cena guardiamo un film tutti insieme e poi andiamo a dormire.
Stringo la mia ragazza forte a me e aspetto che si addormenti per chiudere gli occhi anch'io.
Domani ci attende una giornata molto pesante,spero solo che le cose vadino per il meglio.Eccomiii,sono viva anch'io,scusate per l'assenza ma ultimamente ho avuto 1000 cose da fare.
Spero che il capitolo vi piaccia,alla prossima!❤