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Mi sveglio molto prima di Luca questa mattina e decido di preparargli una ricca colazione in vista di ció che è successo sta notte.
Cucino un sacco di pankake al cioccolato con sopra anche lo sciroppo che mi ha regalato Elia.
Ne ha comprati tantissimi quando è andato in America,dato che anche lui adora i pankake.
Sento dei passi venire verso di me e girandomi vedo Luca senza maglia,che si stropiccia gli occhi.
- buongiorno piccola- dice con voce rauca venendo a posare un bacio sulla mia fronte.
Appena pronta la colazione ci mettiamo a tavola e Luca non proferisce parola,mangia solo due pankake e capisco che lo fa solo per farmi contenta,si vede che non ha per niente voglia di mangiare.

Appena finisco di lavare i piatti e pulire la cucina vado in salone dove Luca é andato subito dopo aver mangiato.
Lo trovo seduto sul divano,con la testa china e le braccia appoggiate alle ginocchia.
Mi avvicino e mi siedo accanto a lui.
- ehi- sussurro appoggiando una mano sulla sua spalla.
- puoi andare di lá per un po per favore? Voglio stare solo- dice non alzando la testa.
- no Luca,devi dirmi cosa sta succedendo,ti prego parlarmi,sono qui-.
- Giulia ti prego- dice con voce strozzata.
Mi alzo e mi metto davanti a lui costringendolo ad alzare il viso su di me.
Mi si spezza il cuore.
Ha gli occhi rossi e una lacrima gli riga il viso.
- Luca cosa succede,non escludermi dalla tua vita,voglio far parte di ogni cosa che ti succede,cosa brutta o bella che sia- dico asciugandogli le lacrime.
Mi accarezza una guancia e mi invita a sedermi di nuovo accanto a lui.
L'ansia di sapere cosa succede mi sta divorando.
Mi metto comoda sul divano e dopo un sospiro Luca inizia a parlare.
- durante gli anni della mia adolescenza ho fatto molte cose di cui non vado fiero.
Quando avevo circa 14 anni facevo parte di un gruppo di molte persone...andavamo ogni giorno e quasi ogni notte in giro per Salerno a fare cose per niente giuste.
Avevo un rapporto abbastanza stretto con un ragazzo di nome Mike.
Era più grande di me di qualche anno ed era un vero criminale.
Una sera sono andato con lui a consegnare della droga a dei ragazzi vicino al mio quartiere.
Non so perché l'ho fatto,mi sentivo forte a girare insieme a lui...nessuno si avvicinava perchè avevano paura e mi portavano tutti rispetto perchè sapevano che conoscevo Mike.
Insomma,arrivati lí,invece di trovare i ragazzi abbiamo trovato la polizia ed hanno iniziato a seguirci...non ho mai capito come abbiano fatto a capire che lí ci fosse un giro di droghe.
Abbiamo iniziato a correre e ad un certo punto Mike mi chiese di prendere la roba perchè non mi avrebbero potuto fare niente dato che ero minorenne.
Naturalmente non ho accettato,non ero un ragazzino così stupido.
Quando sono arrivati i poliziotti hanno preso solo Mike perchè era l'unico che era in possesso di droga e mentre lo portavano via mi gridó che un giorno l'avrei pagata.
Non pensavo parlasse sul serio-.
Si blocca un secondo e poi continua - é uscito di prigione ed é andato a casa mia,ovviamente non mi ha trovato ed ha scaricato la rabbia su mia madre- una lacrima gli riga il viso.
- l'altra notte al telefono era mia sorella,mia mamma l'ha chiamata subito dopo l'accaduto,lei non voleva farmelo sapere ma Erika ha ritenuto giusto che io lo sapessi ed ha fatto bene,devo prendere le mie responsabilità e tornare a Salerno-.
Sono scioccata,non posso credere a tutto ció.
- no Luca non puoi,dobbiamo risolverla in un altro modo-.
- non ce altro modo-.
- ce sempre-.
- Giulia non ce! Chi sarà il prossimo? Mia sorella? Mio padre? Tu magari? Devo tornare a Salerno-.
Mi alzo di scatto e corro in camera da letto.
Prendo la valigia da sopra l'armadio e inizio a metterci dentro i miei vestiti.
- cosa stai facendo?- Luca irrompe nella stanza.
- vengo con te!- esclamo non smettendo di prendere i vestiti.
- sta ferma!- grida.
Non lo ascolto.
Viene verso di me e mi immobilizza i polsi.
- sta ferma ho detto-.
Sono in un mare di lacrime,non posso credere che tutto questo stia succedendo davvero.
- tu non vieni da nessuna parte!-.
- Luca verró con te,che tu voglia o no,non ho intenzione di starmene qui mentre tu vai ad affrontare non so cosa!-.
Ci guardiamo intensamente negli occhi e mi asgiuga le lacrime.
- piccola non posso portarti con me,se ti facessero del male io...-.
- no Luca,non voglio sentire nulla,partiremo il prima possibile per Salerno,insieme,e qualunque cosa o qualunque persona ci sarà  da affrontare l'affronteremo uniti-.
- Giulia...-.
- Luca basta! Partiró con te,discorso chiuso!-.
Luca lascia la presa dai miei polsi e sposta le mani sul mio viso.
- ti amo- mi sorride e posa le labbra sulle mie delicatamente.
- vado a cercare i biglietti su Internet,se ti serve una mano con le valigie chiamami-.
Mi bacia a stampo ed esce dalla stanza.
Continuo a sistemare i vestiti miei e di Luca nelle apposite valigie.
Non so quante cose portare,non ho idea di quanto dovremmo fermarci a Salerno.
Spero di restare poco e che le cose vadano per il verso giusto.
Penso alla mamma di Luca,la signora Sabrina,è una donna fantastica e dolce,non posso credere che le abbiano fatto del male e che esista gente cosí crudele.
Voglio sapere come sta e stare accanto a Luca e alla sua famiglia.
So che lui farebbe lo stesso per me e non ho la minima intenzione di abbandonarlo.
Qualunque cosa dovró affrontare sono pronta.
Amo Luca e non lo lasceró solo per nulla al mondo.

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