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GIULIA'S POV

Ho la testa che mi scoppia.
Questa notte io e le mie amiche abbiamo riso,bevuto e ballato.
Siamo andate a dormire tre ore fa,ed ora sembriamo dei zombie che camminano.
Ho bevuto due tazze di caffè,ma niente.
Sta notte ho chiamato Luca ubriaca fradicia.
Ho iniziato a dirgli cose senza senso e lui si è arrabbiato credendo fossi in giro chissà dove.
Quando gli ho detto che ero in casa con le ragazze si è tranquillizzato,ma mi ha comunque raccomandato di non bere così tanto.
Ovviamente di questo mi ricordo poco e niente,mi ha raccontato tutto Maya,che era quella piú "sobria" di tutte.
Tra qualche ora vedrò Luca e non posso esserne che felice ed emozionata.
Mi sento come se dovessi vederlo per la prima volta.
Anche se sembro davvero uno spaventapasseri e avrei voluto mi vedesse al mio meglio dopo 15 giorni,non mi importa.
E so che non importerà neanche a lui.
- ragazze Elia è qui sotto- compare Alessia in cucina.
È messa male quanto me.
Inizio a ridere nel sentire la sua voce roca e vedere i suoi capelli che vanno ognuno per conto proprio.
- cosa cavolo ridi?! Guarda che tu sei messa come me!- esclama.
- oh lo so!- rido ancora.
- mai piú- dice Maya toccandosi la fronte.
- sai che non é vero,lo rifaremo ancora,ancora e ancora- ride Priscilla.
- ora possiamo andare? Se penso ancora a ieri sera e a quanto ho bevuto rischieró di svenire- sbuffo.
Tutte ridono e dopo aver preso le rispettive valigie saliamo in macchina di Elia.

Parigi.
Sono a Parigi.
Tra pochi minuti vedrò Luca e più mi avvicino alla via della casa in cui vive ora,piú sento il mio cuore andare a tremila.
Sono passata un attimo nell'appartamento che abbiamo affittato per posare le valigie,ed ora sono su un taxi.
I ragazzi non sono voluti venir con me perché hanno detto che sarebbe meglio passare del tempo da soli dopo tutti questi giorni lontani.
Non saprei come ringraziarli.
So che Luca manca molto anche a loro,ma vogliono comunque darci la possibilità di stare per conto nostro.
Li raggiungeremo sta sera dopo cena.
Guardo fuori dal finestrino soffermandomi sulle strade di Parigi che a quest'ora del pomeriggio sono terribilmente affollate.
Anche il traffico non è da meno.
Per fare un tragitto di dieci minuti ci stiamo mettendo mezz'ora.
Finalmente il taxi si ferma.
Pago l'autista,lo ringrazio e scendo dall'auto.
Sento le gambe gelatina e non voglio muovermi per la paura di cadere.
Prendo un bel respiro,mi impongo di calmarmi ed inizio a camminare.
Percorro la stradina davanti alla quale mi ha lasciata il taxi.
Ai lati di questa ci sono appartamenti quasi attaccati l'uno all'altro.
Mi fermo davanti a quello di Luca,guardando per la millesima volta l'indirizzo per essere sicura che sia quello giusto.
Entro nel piccolo vialetto e mi fermo davanti la porta.
Abbasso lo sguardo per controllare se i miei vestiti sono in ordine.
Prima di venire qui mi sono cambiata al volo.
Ho messo un paio di jeans neri ed un top senza spalline bianco.
Ho legato i capelli in un'alta coda ed ho applicato sui miei occhi una linea di matita,il mascara...infine ho messo un rossetto roseo sulle labbra.
Faccio un bel respiro e mi decido a citofonare.
- desidera?- la voce stridula della ragazza che mi ha aperto la porta mi risuona nelle orecchie.
Ed ora chi é lei?.
Controllo immediatamente l'indirizzo per rendermi conto che,sfortunatamente,é quello giusto.
- insomma?- alza gli occhi al cielo.
La guardo e sento come arrivarmi un pugno allo stomaco.
Indossa solo una maglietta.
La riconosco.
La maglia é di Luca.
- cerco Luca- balbetto.
Mi viene da piangere,ma non posso.
Devo essere forte.
- ah,tu saresti la famosa Giulia?- ghigna e quasi urla.
Ha una voce odiosa.
- si,dov'è Luca?- chiedo ancora.
- non ce,è uscito-.
- sai quando tornerà?- chiedo continuando a squadrarla.
Ha i capelli biondi perfettamente lisci ed ha un trucco davvero evidente sul viso.
- per cena credo- ghigna.
- vuoi entrare per aspettarlo? Stavo giusto decidendo cosa preparargli per cena,potresti darmi una mano- continua ridendo.
Giulia sta calma.
Devi essere superiore.
Mi sto ripetendo queste parole in testa.
Faccio un respiro profondo.
- no grazie- le sorrido.
Lei rimane un po sbalordita dalla mia risposta e dopo avermi salutata bruscamente chiude la porta.
Mi siedo sulla piccola panca di legno fuori il viale e decido di aspettare Luca.
Non posso credere a tutto questo.
Sono venuta qui solo per lui.
Non vedevo l'ora di vederlo e quando sono arrivata qui mi sono ritrovata questa tizia con la sua maglia addosso.
Spero davvero che sappia darmi una buona spiegazione.
Me lo ha promesso.
Mi ha promesso che si sarebbe comportato correttamente.
Mi accendo una sigaretta e attendo il ritorno del mio ragazzo.

LUCA'S POV

Sto letteralmente morendo dalle risate.
Sono in un locale insieme ad Ava,Ninho ed altri amici.
Abbiamo fumato un po troppo,ma ci stiamo davvero divertendo.
Ma nella mia mente un pensiero é fisso.
Giulia.
Oggi non ci siamo sentiti quasi per niente.
Non mi ha praticamente scritto e se rispondeva ai miei messaggi era fredda.
Ieri notte ha bevuto un po troppo e penserei si stesse riposando se non la vedessi entrare su whatsapp ogni due per tre.
Guardo l'ora sul telefono e rendendomi conto che è quasi l'ora di cena mi alzo dal tavolo.
- andiamo?- chiedo ad Ava.
- se non ti dispiace resto un altro po qui- dice mentre ride.
- va bene,io vado a cena e vi raggiungo piú tardi- annuncio.
I miei amici mi salutano,ed esco dal locale.
Inizio a camminare e a respiare l'aria fresca di Parigi.
Si sta facendo buio e dati gli ultimi del mese di Agosto inizia a fare freschetto la sera.
Arrivo davanti il viale di casa e mi agito vedendo una figura seduta sulla panchina.
Mi avvicino e appena alza lo sguardo mi fermo di scatto.
Il mio cuore si ferma.
O riprende a battere.
Non lo so.
Non riesco a capire.
Sento le gambe cedere e lo stomaco in pieno movimento.
Strizzo gli occhi per vedere se é davvero lei o se è un illusione data dal fumo.
È leí.
È Giulia.
È la mia Giulia e dio quanto è bella.
È piú bella dell'ultima volta che l'ho vista.
Ha la pelle abbronzata e le guance rosee.
Mi guarda dritto negli occhi.
- piccola- sussurro.
Non riesco a muovermi.
Lei si avvicina ed io le accarezzo le guance.
Una lacrima mi riga il viso.
Non posso credere che sia qui,non posso.
Mi è mancata cosí tanto.
L'ho immaginata con me cosi tante volte ed ora non é piú un immaginazione.
È qui con me.
È qui per me.
Provo a baciarla,ma lei indietreggia.
Sento il cuore in frantumi.
Poi mi rendo conto di dove siamo.
Mi rendo conto che non abito qui da solo.
Spero che non abbia suonato alla porta.
Spero che non abbia visto Anne.
Spero che non si sia fatta strane idee.
- spiegami ogni cosa Luca- dice la mia ragazza non smettendo di guardarmi.
Faccio un respiro profondo.
Le mie speranze sono andate in fumo e vedendo i suoi occhi so che è veramente delusa.

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