36

5.1K 127 8
                                    

Sono esausta. Le due ore di psicologia mi hanno letteralmente distrutta. Per non parlare della mia mancanza di sonno,dato che ieri sera il signorino D'orso ha deciso di fare nottata dopo i miei inutili tentativi di farlo smettere. Inutile dire che non sono riuscita a resistergli.
Sono finalmente fuori da questo edificio infernale. Salgo in macchina e mi dirigo verso casa del mio migliore amico che oggi ha deciso di ospitarmi a pranzo.
Sto cantando a squarcia gola le canzoni di Ozuna,quando sento il telefono squillare. Rispondo senza vedere chi sia.
- pronto?-.
- baby dove sei?- mi chiede la voce di Luca dall'altra parte del telefono.
- tesoro,sono in macchina sto andando da Elia-.
- va bene,com'è andata l'università?-.
- cambiamo argomento ti prego- lo imploro.
- Allora parliamo di quanto ci siamo divertiti ieri notte- dice in tono provocante. Divento un pomodoro.
- finiscila- riesco a dire - piuttosto tu dove sei?-.
- in macchina anch'io,sto andando in studio da Ava e Bruno- dice per poi sghignazzare.
- va bene, sta attento,a dopo amore-.
- a dopo piccola- mi manda un bacio e riattacca.
Dopo altre due canzoni sono sotto casa di Elia,prendo la borsa e scendo.
Apro la porta di casa Specolizzi e mi trovo davanti un Elia sporco di sugo.
- ma che cosa hai combinato?-dico tra le risate chiudendo la porta alle mie spalle.
- sta zitta. Ho cercato di cucinarti dovresti ringraziarmi- mette il muso.
Poso la borsa per terra,mi tolgo le scarpe,mi lego i capelli e vado in cucina,seguita dal ragazzo dai pazzi capelli.
- oh- dico guardando la cucina.
L'ha ridotta un casino. Pentole buttate a destra e sinistra,per non parlare del mare di sugo a terra.
- va a prendere lo straccio- dico ad Elia,mentre vado a spegnere il sugo prima che si bruci.
Accendo la pila della pasta e aspettando che bolla pulisco il pavimento.
- riesci a mettere la pasta nella pentola?- dico al mio migliore amico,mentre tolgo tutte le pentole di mezzo.
- si- mi guarda male.
Rido e continuo a mettere apposto.
- dai non è male- dico addentando una forchettata di pasta.
- ho fatto del mio meglio- ride Elia.
Mangiamo in silenzio e appena finito ripongo i piatti nel lavabo ed inizio a lavarli sotto lo sguardo di Elia.
- che ce?- chiedo.
- niente é che mi manca averti tutti i giorni qui,però sono strafelice che tu e Luca siete tornati insieme-.
Mi giro e lo vedo che gioca con l'elastico del sotto tuta e guarda a terra.
Sembra un bambino.
- hey- lo richiamo per farmi guardare e lui alza lo sguardo - manca anche a me gironzolare qui dentro- gli sorrido.
- Allora vieni più spesso- mi dice.
- certamente-.
Continuo a lavare i piatti mentre Elia pulisce il tavolo e la cucina. Parliamo del più e del meno. Mi racconta che l'altra sera è andato a ballare e mentre cercava di rimorchiare una tizia le ha buttato tutto il cocktail addosso.
Naturalmente lui si è messo anche a fare la scena provocandomi quasi un infarto dato che non riesco a smettere di ridere.
- sei un cretino- gli dico mentre riprendo fiato.
- sono un cretino perfetto peró- dice compiaciuto.
Sento la stanchezza impadronirsi di me ed urlo - io mi sdraio sul divano- iniziando a correre seguita da Elia che borbotta qualcosa che non riesco a capire.
Dopo spintoni,cadute e risate sono io a vincere. Sono sdraiata sul divano con le gambe sopra ad Elia.
- non è giusto- dice mentre incrocia le braccia.
- ma che vuoi se sei lento- rido.
- non sono lento,solo che non sono allenato- dice in sua difesa.
- neanche io-.
- tu corri di qua e di lá per l'università,io no- schiocca la lingua sul palato e mi dá uno schiaffo sulla coscia. In tutto risposta gli faccio la linguaccia.
- con Luca tutto bene?- mi chiede.
- pare di si- sorrido.
- Luca mi dice che sta benissimo ed è felice e che vi divertite un sacco,soprattutto a letto- sghignazza.
- Elia!- urlo diventando paonazza.
- ma che vuoi! Dovrei essere più imbarazzato io che per me é come se parla della mia sorellina-.
- e tu non ascoltarlo-.
- difficile-.
- ora che torno a casa me lo mangio,cosa si racconta queste cose!-
- dai su,che ti fa impazzire-.
- Dio Elia smettila!-.
Spero che la finisca é il mio migliore amico ok,ma mi imbarazza da morire parlare della mia situazione a letto con Luca.
Non che vada male,ma insomma é Elia,come se stessi parlando con mio fratello.
- okok la smetto però...-.
- però niente,basta!- lo interrompo.
Lui sghignazza e alza le mani al cielo.
- tu invece? Con Alessia? Ho visto come vi siete avvicinati- lo provoco.
- Alessia?...Cosa?- é paonazzo.
- dai su,ora ti vergogni di me?-.
- ma non ce nulla da dire...smettila...vediamo un film- balbetta.
Lo accontento. Non voglio metterlo in imbarazzo ancora,ma tanto ho già capito.
Gli piace sicuramente.
Dopo venti minuti scegliamo il film e abbracciati iniziamo a guardarlo.
Mi è mancato un sacco passare una giornata con il mio migliore amico.

- Luca sono a casa- dico chiudendo la porta e mettendo il cappotto sull'attaccapanni.
- piccola- dice apparendo dal corridoio.
È senza maglia,come al solito. Si è sicuramente appena svegliato.
Gli do un bacio a stampo e vado in cucina a mettere al forno la pizza surgelata che ho comprato per cena.
Non avrei mai fatto in tempo a cucinare,sono già le 20:30.
- come é andata da Elia?- chiede il moro affiancandomi.
- benissimo siamo stati un sacco bene,mi ha anche detto dei vostri discorsi sulle nostre performance a letto- lo fulmino con lo sguardo.
- dico solo la verità- dice fiero dandomi una pacca sul sedere. Il solito romanticone.
Mangiamo guardando la televisione e parliamo dei nuovi beat di Ava e di Bruno e poi della mia giornata stancante all'università.
Ci mettiamo a letto prestissimo,dato che siamo stanchissimi entrambi,e tra le mie carezze sui suoi capelli,e le sue sui miei ci addormentiamo.

Forte e Chiaro. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora