Capitolo 49

383 52 22
                                    


«Allora» cominciò Simone appena ebbe Jacopo a portata di mano, libero da qualsiasi incombenza «Marco ti ha chiesto di uscire...»

«Si, insomma, mi ha chiesto se mi facesse piacere vederci qualche volta, all'infuori del lavoro»

«E a te farebbe piacere?»

«Be' si, mi trovo bene con voi, penso»

«Pensi?»

«Si, cioè, ne sono certo, almeno con te» disse incerto.

Simone sorrise mentre continuava a lucidare i piccoli cucchiaini.

«E Marco?» chiese.

«Cosa?»

«Ti trovi bene con lui?»

«Si, ovvio, sembra simpatico»

«Sembra...» ripeté Simone guardandolo attentamente con un sorrisetto sardonico.

«Oh ma la smetti di contestare ogni cosa che dico?» si lamentò piagnucolando il più piccolo «lo sai che mi metti in difficoltà»

«Lo so»

«E allora sei proprio uno stronzo»

«Ehi ehi, cosa sono queste parole?» finse di riprenderlo Simone.

«Quelle che ti meriti» rispose l'altro indispettito raggiungendolo al di là del bancone.

«Non essere così crudele con me» cantilenò con la mano sul cuore fingendosi mortificato e ferito.

«Tu lo sei sempre con me» ribatté.

«Ma tu sei divertente»

«E tu sei stronzo»

«Ancora?»

«Si!»

«Non mi piaci così sboccato»

«Nemmeno tu mi piaci così stronzo eppure non è che mi lamento»

«Mi hai dato dello stronzo tre volte in cinque minuti»

«Forse perché te lo meritavi»

«Ok, te lo concedo» sorrise «però non esagerare perché io sono il capo qui e potrei sempre licenziarti»

«Non credo proprio» sogghignò il più piccolo.

«E perché no?»

«Perché senza di me ti annoieresti a morte»

«Devo darti ancora una volta ragione» si arrese all'evidenza.

Jacopo sorrise compiaciuto.

«E poi...» aggiunse Simone «le signore ti adorano»

«Non è vero» si schermì Jacopo.

«Come no? Ma se mi parlano benissimo di te»

«Ma è a te che fanno gli occhi dolci»

«Perché io sono magnifico!»

«Tu sei un grandissimo...»

«No, non dirlo» lo bloccò Simone temendo un nuovo insulto.

«Ruffiano, sei un grandissimo ruffiano!» concluse Jacopo.

I due si guardarono complici, profondamente negli occhi e, inevitabilmente, finirono per ridere assieme.

Cambio TurnoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora