Cambio Turno

Capitolo 77

Il piano messo a punto da Simone non sembrava dare alcun frutto.

Analizzare, catalogare, osservare, non lo stava portando a nulla anzi, inconsciamente lo stava paradossalmente in qualche modo allontanando da Jacopo.

Non riusciva più ad essere spontaneo, calcolava ogni movimento nella speranza di poterlo razionalizzare e collocare in un suo schema mentale di reazioni causa-effetto, pesava le parole e non si godeva più le sensazioni, né le sue né quelle di Jacopo.

Non sorrideva di rimando ai suoi sorrisi, non lo prendeva più in giro e la loro complicità stava pian piano regredendo, lasciando il posto a gesti freddi e per nulla spontanei.

Jacopo aveva fatto passi da gigante nei confronti di Simone ma la freddezza improvvisa calata su di loro, inspiegabile ai suoi occhi, lo intimoriva. Sentiva Simone lontano, sentiva che le cose non erano quelle di appena un paio di giorni prima, sentiva che quel filo che li aveva uniti non era poi così solido ma non riusciva a spiegarsene il motivo.

Stava cominciando a involvere, a richiudersi in sé stesso, a formulare i pensieri nella sua mente anziché esporli a voce, non sapeva più come comportarsi e la confusione lo stava quasi stordendo.

Presto dunque anche Simone si rese conto dell'errore di valutazione commesso.

Sia lui che Jacopo sembravano averne risentito, c'era sicuramente qualcosa di profondamente sbagliato in quello che stavano facendo, che lui stava facendo. Perché era stato Simone a sbagliare, a creare degli assurdi piani di comprensione che non lo avevano portato da nessuna parte.

Non aveva capito nulla da principio, non era portato per le relazioni umane e si comportava pertanto come se fosse in laboratorio.

Ma quella era vita vera, era imprevedibile, incalcolabile e andava vissuta senza schemi.

Aveva solamente perso tempo ma da tutta quella situazione però una cosa l'avrebbe salvata. Avrebbe salvato lui e Jacopo, la loro spontaneità, il loro essere sé stessi in una bolla unica di serenità.

Avrebbe rimesso tutto in ordine, senza più piani né sotterfugi e si sarebbe finalmente lasciato andare a qualsiasi cosa il destino avesse in serbo per lui.