L'indomani Jacopo uscì di casa con largo anticipo quasi saltellando. Stranamente non era poi così contrariato per quel clima gelido.
Era felice di tornare al lavoro ed era felice di rivedere Simone.
Non poteva negarlo, l'idea di passare del tempo con quel ragazzo lo metteva stranamente in agitazione. Ma non era una sensazione negativa, era piuttosto qualcosa di piacevole, una sorta di anticipazione.
Quando fece il suo ingresso nella sala da tè si presentò con un "buongiorno" generico, poi si avvicinò al bancone dove Simone stava caricando il cestello della lavastoviglie.
«Ciao» sussurrò con uno strano rossore dipinto sulle guance e senza aspettare risposta si catapultò nel ripostiglio riadattato a spogliatoio.
Come il giorno precedente ripose le sue cose nell'armadietto e indossò il grembiule per poi raggiungere Simone nel lato interno del bancone.
«Tutto bene?» chiese quest'ultimo.
Jacopo annuì senza guardarlo perché solo sentire la sua voce lo aveva fatto arrossire.
Con attenzione arrotolò le maniche del maglioncino blu che indossava e si dispose a mettersi al lavoro seguendo scrupolosamente le indicazioni che da lì a poco gli sarebbero state impartite.
«Oggi parliamo di tè» lo sorprese Simone «ti va?»
Jacopo assentì.
«Allora» cominciò Simone con calma «di base noi serviamo cinque tipi di tè. Tè nero» lo indicò con l'indice «è forse quello più diffuso, è povero di calorie ed ha il più elevato tasso di teina quindi, se ti chiedono un consiglio è preferibile consumarlo a colazione o nelle prime ore pomeridiane. Tè verde» passò oltre «non è fermentato, è ricco di antiossidanti e sali minerali, poca teina quindi consiglialo a tutte le ore» sorrise a suo modo «Tè bianco, è molto ricercato, fine e ha bisogno di tempi di infusione molto limitati. Rooibos, conosciuto anche come tè rosso. Ecco» disse indicando il quarto scomparto «non è propriamente un tè ma tant'è, scusa per la rima» ridacchiò «a te basta sapere che non contiene caffeina, quindi, come per il tè verde può essere consumato praticamente ad ogni ora del giorno. Infine, il mio preferito: il tè Matcha»
Il suo sorriso parve ampliarsi e, agli occhi di Jacopo, il discorso risultò ancora più interessante.
«Questo è il tè Giapponese per eccellenza. Oltre ad avere tantissime proprietà che col tempo imparerai a conoscere, ha un ottimo sapore ed è l'unico che non trovi in foglie essiccate ma in polvere»
Jacopo annuì e sembrò riflettere su tutto quello che gli era stato spiegato. Si disse che probabilmente avrebbe dovuto portar dietro un quadernetto sul quale segnare le informazioni più importanti. Non avrebbe mai ricordato tutte quelle cose ma si sarebbe sforzato di tenerle a mente almeno fino a quando non fosse tornato a casa.
«Tutto chiaro?» domandò Simone notando lo sguardo un po' perso di Jacopo.
Quando quest'ultimo annuì per l'ennesima volta Simone sorrise scuotendo il capo divertito.
«Non sei uno di molte parole vero?»
Jacopo avvampò «non molto in effetti»
«L'ho notato» ridacchiò «va be', visto che tu non parli continuo io a spiegarti un paio di cose. Se sei stanco o finisco per confonderti tu dimmelo»
Passarono l'ora seguente a parlare di miscele, di tempi di infusione e giusti dosaggi. Anzi, Simone parlò mentre Jacopo si limitò ad annuire senza interromperlo mai.
Simone fu molto colpito da quell'atteggiamento. Jacopo sembrava una spugna, apprendeva tutto con rapidità e quando se lo figurò come un piccolo SpongeBob non riuscì a fare a meno di sorridere.
Di contro anche Jacopo sorrideva, anche se più velatamente. Riusciva a cavarsela bene ed era soddisfatto perché il solo fatto di non fare figuracce e non far innervosire Simone lo faceva sentire gratificato e a suo agio. Inoltre, contro ogni sua più rosea aspettativa, si trovava bene dietro quel bancone, gli piaceva la familiarità che si respirava in quel luogo. Un po' meno gli piaceva servire ai tavoli, non era ancora molto a suo agio con l'equilibrio.
Se aveva più o meno imparato a calibrare grammi di foglie e spezie erano parecchie le tazzine che si trovavano sbeccate o senza più il manico.

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Cambio Turno
RomanceIn un'anonima cittadina di provincia c'è una Sala da Tè. Qui, tra infusi profumati e deliziosi dolcetti, occhi si incontrano e mani si sfiorano, tutto nell'infinitesimale spazio di un cambio turno. Piccola Storia d'Amore e di Tè; di dolcezza e di n...