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Grimmauld Place nº12
Latrodectus mactans.
Vedova nera.
Il veleno di vedova nera uccide raramente e quasi all'istante.
Nel mondo magico il suo effetto è diverso: fatale, ancora più rapido, e più doloroso.
Non esiste mago che sia sopravvissuto a questo veleno.
Tranne una strega: Megan.
Megan Gold, o meglio, Megan Cooper non è morta.
Nonostante si sia iniettata 62ml di quella sostanza (ormai da settimane) non presenta alcun segno di malessere: rigidità muscolare e addominale, sudorazione, nausea, intenso dolore addominale e dorsale, difficoltà respiratorie, vertigini e aumento della temperatura corporea.
La ragazza infatti ha studiato gli appunti di Walburga Black, la quale possedeva scorte di veleno di vedova nera, nella cantina della casa.
Megan ha preso i libri a riguardo, appunti e ha provveduto subito a mettere in pratica.
Gli appunti della madre di Sirius erano ordinati e schematizzati.
Parti del corpo in cui può essere iniettato il veleno:

-Arteria Femorale (principale vaso sanguigno di ciascun arto inferiore; si occupa di rifornire di sangue numerose strutture anatomiche presenti nella coscia e nelle immediate vicinanze; quantità per ostruire completamente: 20ml)

-Cuore (distruzione del pericardio con conseguente frammentazione del miocardio; quantità per uccidere: 11ml)

-Cervello (crescita di una massa anomala di cellule all'interno dell'encefalo; quantità per produrre cellule tumorali fatali: 38ml. Quantità per distruggere la funzionalità di un lobo frontale: 13ml)

Ps: in caso venga iniettato in vena, la quantità deve essere superiore ai 60ml.
Pps: questo veleno non agisce subito sugli animali o su mutanti (lupo mannaro, metamorfomagus, ecc)

Megan ha optato per iniettarsi il veleno nell'arteria femorale.
Poi ha preparato delle scorte da portarsi sempre dietro, in caso di emergenza.
Ha una casa a sua disposizione, un'eredità da spartirsi con Harry... tutto ciò che possedeva, Sirius l'ha lasciato a loro.
Sirius.
Il suo Sirius, l'amore della sua vita.
Meg non fa altro che osservare il test di gravidanza che ha ritrovato in una scatola.
Non ha detto nulla a nessuno.

Flashback
Non se lo aspettava.
Lily Evans non si aspettava niente di tutto ciò che accadde quella notte.
Era una giornata particolarmente tranquilla, dopo l'incidente della foresta Sirius era stato ricoverato in infermeria e James gli faceva spesso compagnia.
Dunque, era  una bella giornata, il sole splendeva forte in cielo e gli studenti scattavano da una classe all'altra.
Tutti, tranne Lily.
Lily aveva una strana sensazione da quando lei e James avevano combattuto fianco a fianco contro i lupi mannari.
Il modo in cui le teneva la mano, il modo il cui le cingeva i fianchi... Lily arrossiva al solo pensiero.
Lily non riusciva a non fissare James durante le lezioni, mentre si sistemava i capelli ribelli o gli occhiali sul naso, oppure ridacchiava e faceva le linguacce a Remus, o dava sberle a Peter.
Lily fissava le sue labbra carnose, le sue mani dalle dita lunghe e affusolate, le sue spalle larghe.
Sentiva uno strano impulso, e avrebbe voluto soddisfarlo, al più presto.
Lily evitava James nei corridoi, per poi spiarlo per ore in sala comune, rischiando di farsi scoprire.
A volte rimaneva stesa sul letto, senza studiare, e immaginava la sua vita con James.
Immaginava che James soddisfasse quell'impulso, e che la baciasse talmente tanto da staccarle le labbra.
Non l'aveva detto a Meg, l'aveva tenuto per sé.
Ma quella mattina proprio non poté evitare James.
«Hey, Evans!»
Il cuore di Lily si fermò per un instante, e lei credette di star per morire quando James le cinse le spalle con un braccio.
«C-Ciao James. P-Posso sapere cosa vuoi?»balbettava e la cosa la infastidiva parecchio.
James sfoderò un sorriso beffardo e lasciò andare Lily, la quale sussultò.
«Dobbiamo ripassare il programma dell'anno scorso, ricordi? Frank ha detto che all'esame potrebbero chiedere anche di preparare pozioni...»
Lily non l'ascoltava più, adesso aveva ricominciato a fissargli le labbra.
Chissà quant'erano morbide...
«Mi stai ascoltando?»James schioccò le dita per richiamare l'attenzione della ragazza.
«Eh? Sì, dobbiamo ripassare.»
«Remus ha preparato un programma di ripasso, preferisci la biblioteca o il dormitorio?»chiese James porgendole la pergamena con il ripasso.
Lily aveva dimenticato che non sarebbero stati soli, e che Peter, Remus, Alice e Frank sarebbero stati con loro tutto il tempo.
«Allora?»
«Ovunque mi va bene. Ma Sirius?»
«Sirius ripasserà in infermeria con me o con Remus, la sera. E anche con Meg, quando lei è libera.»
«Ma lei deve prepararsi per i G.U.F.O.»
«Da come mi ha detto, ha preparato un programma anche lei, con Pandora e altre compagne del suo anno.»
Lily annuì.
«Non te l'ha detto?»
«Deve essermi passato di mente.»
«Strano... comunque andiamo o Remus ci farà a pezzettini.»ridacchiò James.
«Adesso?»Lily aveva assunto un colorito bianco latte, stava sudando e la voce le tremava.
«Ma sei sicura di stare bene? Perfino Sirius è preoccupato per l'esame!
Perfino io! E poi dall'inizio dell'anno tu e Remus non avete parlato d'altro!»
«D'accordo, andiamo.»Lily iniziò a camminare verso il dormitorio, ma James le prese la mano.
Lily sentì un calore improvviso e si sforzò di non arrossire.
«Aspetta, dobbiamo andare a chiamare Remus, è rimasto in classe: deve radunare il resto del gruppo.»
Lily non era sicura di aver ascoltato, si stava godendo quel tocco sulla sua mano... ma durò troppo poco perché il gruppo di ripasso li raggiunse.
«Andiamo in biblioteca, nel reparto riservato ai prefetti e ai capiscuola.»sentenziò Remus con una pila di libri tra le braccia, James lo aiutò con il carico.
Per la prima volta in vita sua Lily non aveva voglia di andare in biblioteca, voleva che James le prendesse di nuovo la mano... o che la trascinasse in dormitorio per stare da soli.
Remus aveva preparato dei libri da dividersi per materie.
«Questa settimana pozioni e trasfigurazione; oltre i libri di testo, ho qui alcuni volumi che mi ha prestato Lumacorno -grazie a Lily- e l'autorizzazione della McGranitt per esercitarci nella sua classe: il mercoledì pomeriggio, il giovedì sera e il sabato mattina.»
Remus sembrava un professore.
Lily non prestava molta attenzione, perché ogni volta che lei e James ripetevano ad alta voce lei si perdeva nel suo viso..."Ora lo bacio" pensava.
Le ore passavano, Remus aveva ormai la voce rauca a forza di ripetere a voce alta con Peter (che non aveva capito neanche quale materia stessero studiando), fortunatamente la biblioteca era deserta.
«Possiamo smettere? Non capisco neanche più come si chiama la Evans.»sbadigliò James.
Lily non disse nulla, non sbuffò neanche.
«Abbiamo appena iniziato!»lo rimproverò Remus. «Tra poco verranno altri prefetti e sicuramente altri studenti... approfittiamo!»
Purtroppo il reparto si riempì, e dunque passarono ai compiti scritti di ripasso.
La piuma di James cadde a terra, e si abbassò per raccoglierla, involontariamente sfiorò la gamba nuda di Lily.
«Io vado in classe di pozioni, Lumacorno mi ha autorizzata.»disse velocemente Lily, meno male che se ne era ricordata. «Devo usare il calderone!»
«Già che ci sei portati questo scansafatiche!»Remus indicò James sbuffando. «Un po' di pratica (che non sia scrivere copiando dal mio quaderno) gli farà bene!»
James seguì una Lily tutta rossa e con il cuore a mille.
Lily aveva preso la lista di pozioni più urgenti da ripassare.
«Felix Felicis, Amortentia, Distillato di morte...»
«La Felix è troppo semplice!»si lamentò James mentre apriva l'armadietto degli ingredienti.
«Allora l'Amortentia.»
«Perché non il distillato?»
Lily arrossì nuovamente e si schiarì la voce.
James capì.
«È quando hai avuto una insufficienza! Era per questa pozione, vero? Ah!»James iniziò a canzonarla.
«Zitto.»
«Solo Mocciosus ci è riuscito!»ridacchiò James.
«Finiscila, e portami gli ingredienti.»
James le sorrise porgendole tutti gli ingredienti.
Dopo ben tre ore di lavoro, non avevano ancora finito.
Lily si distraeva spesso, James non le rendeva il compito facile.
Lily aveva la camicetta abbottonata fin su, e stava davvero morendo di caldo.
«Non hai dimenticato qualcosa?»
Uova di Ashwinder
Petali di Rosa
Peperoncino in polvere
Acqua di Luna
«Dammi il tempo di aggiungere i petali!»lo ribeccò Lily acida.
Ed ecco che la stanza si cosparse di un odore strano... l'odore di uno di quei lucidi per le scope, quello di erba e in fine di lozione per capelli.
Era l'odore di James.
«Però... che profumo di gigli qui! E sento anche inchiostro e... melassa...»
James guardò Lily che ricambiò lo sguardo.
«Tu cosa senti?»chiese avvicinandosi alla ragazza.
Lily non riusciva a smettere di guardare James, anzi le sue labbra.
«Pulisci tu, devo andare.»
La ragazza dai capelli rossi scattò verso la porta, correndo in fretta verso il dormitorio.
James l'aveva seguita.
«Maledizione, Evans. È difficile correrti dietro.»James ansimava.
Aveva la camicia sbottonata, la cravatta messa in disordine e i capelli ricci che gli ricadevano sulla fronte.
«Non è per l'Amortentia.»sussurrò lei.
Erano in sala comune, Lily voleva andare via di lì, in un posto appartato.
Remus e Peter erano in biblioteca, Sirius bloccato in infermeria... pensò che doveva andare in camera di James.
«Andiamo nella tua stanza.»Lily non credeva alle sue stesse parole.
James era sconvolto, non capiva cosa stesse succedendo.
«Eh?»
Lily corse su al dormitorio maschile, seguita da James nuovamente.
Il ragazzo entrò in camera e chiuse la porta, sulla quale Lily lanciò un incantesimo: "Muffliato".
«Colloportus!»esclamò ancora Lily.
«Sei impazzita?»James si sistemò gli occhiali sul naso avvicinandosi confuso alla ragazza.
Lily gettò su uno dei quattro letti la sua bacchetta, si tolse le scarpe, la gonna e la camicetta.
James non sapeva se coprirsi gli occhi o ammirarla.
«Che diavolo fai?»
Lily si avvicinò al ragazzo e gli tolse la cintura...James era come immobile...
«Ti voglio.»
Lily baciò James, aggrappandosi a lui con le gambe.
James ricambiò il bacio, senza dire altro.
I due finirono sul suo letto, Lily era finalmente soddisfatta di ciò che stava per accadere.
Gli strappò la camicia, facendo saltare tutti i bottoni, poi gli calò i pantaloni.
«Non posso più aspettare... è da giorni...»gli ripeteva tra i baci.
Quelle braccia così forti la cingevano, James era felice, non smise per un secondo di baciarla...quel momento lui lo aspettava da sette anni.
Il momento in cui avrebbe baciato la sua Lily... e il momento in cui avrebbero fatto l'amore.
James continuò a spogliarsi, Lily ormai era nuda, lo tirò a sé.
Non pensò a nulla, solo al tocco di James, era un momento fantastico.
«Tu...prima vo-»James venne interrotto da un altro bacio.
«James... ti ho appena detto che lo desidero da giorni... continua...»lo spronò togliendogli gli occhiali.
James capì che doveva andare avanti, e non doveva fermarsi.
Lo volevano entrambi.

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