Flashback
Erano le cinque del mattino quando Lily si svegliò tra le braccia di James.
«Oh merda.»esclamò guardando il ragazzo profondamente addormentato.
Lily scostò il braccio di James, e silenziosamente si alzò dal letto, aggirandosi per la stanza in cerca dei vestiti.
Un sole molto debole filtrava dalla finestra, e un flebile raggio illuminava il volto sereno di James.
Lily lo osservò per pochi istanti e si ricordò tutti i particolari della notte... era stato stupendo.
Tuttavia, doveva tornare alla realtà: lei odiava lui.
James avrebbe fatto la stessa cosa, l'avrebbe ignorata oppure avrebbe continuato a prenderla in giro e a tormentarla con stupide avances.
Lily uscì velocemente dalla stanza, bacchetta alla mano e cravatta non annodata.
Camminava per il corridoio quando incrociò Remus che si massaggiava il collo, aveva le occhiaie e alcuni libri sottobraccio.
Lily sprofondò nella vergogna.
«Ciao, che ci fai qui?»chiese Lily, accorgendosi troppo tardi della stupidaggine detta. «Cioè, come mai qui a quest'ora?»
«Ho finito ora di ripassare, Peter si è addormentato in biblioteca, Alice e Frank in sala comune... piuttosto tu che ci fai qui a quest'ora?»Remus era assonnato ma anche stupito.
Lily abbassò lo sguardo: doveva trovare una scusa valida e anche in fretta.
Ma non disse nulla, il suoi capelli spettinati e la sua cravatta scomposta parlavano per lei.
Corse via, lasciando Remus ancora più confuso di prima.
Si rifugiò nella stanza di Megan, che stava dormendo beatamente.
Le altre due ragazze nella stanza non c'erano.
«Meg! Meg! Svegliati!»Lily le scosse il braccio, e Megan aprì gli occhi, mettendosi a sedere.
«Che...Che è...»
«Ho fatto sesso con James. Tutta la notte.»
Lily disse tutto velocemente, con gli occhi chiusi, poi iniziò a camminare avanti e indietro.
Megan si stiracchiò, e poi si strofinò gli occhi.
«Ti rendi conto che sono le cinque del mattino passate? Avrai fatto un sogno.»
Megan stava per rimettersi stesa, ma Lily le tolse le coperte.
«Ti ho detto la verità!»
Megan si alzò di scatto, e si avvicinò all'amica.
«Mi stai dicendo che tu e James...»Megan gesticolava confusa, aveva gli occhi ancora un po' chiusi «Quindi avevo ragione! Ti piace! Un momento... AVETE FATTO-»Megan stava per urlarlo ai quattro venti con un sorrisetto malizioso, ma Lily le tappò la bocca.
«Io non so cosa mi sia preso! Erano giorni che lo desideravo! È stata solo una notte!»
«Riesci a percepire l'incoerenza del tuo discorso? Ti piace! Ammettilo! Certo che non me l'aspettavo... ho sempre pensato che avresti aspettato il matrimonio...»
«Lo so... ma gli sono praticamente saltata addosso... oh Merlino! Remus l'ha capito!»Lily aveva una risata isterica e si grattava la testa e il petto nervosamente.
Megan rideva e si copriva il viso con le mani.
«Non dirlo a Sirius! Ti strozzo se lo fai! E smettila di ridere!»
«Scusami... ma ti sei vista? Ci credo che Remus l'ha capito!»Megan continuò a ridere.
Lily si guardò allo specchio, era stravolta.
«Oh Merlino! Maledizione!»James si era appena destato, e si accorse che Lily non era più nel suo letto.
Vide Remus che lo fissava con le braccia conserte.
«Buongiorno, sono le sette.»scandì Remus.
«Non farò molte domande, sono tornato e mi sono messo a dormire... però non posso fare a meno di chiedertelo: che ci faceva Lily qui?»
James aveva un sorriso stampato sul volto, indossò gli occhiali e si mise a sedere.
«Indovina.»
Remus spalancò la bocca, e si portò le mani al viso.
«Non ci credo! Oh non voglio sapere i particolari!»Remus alzò le mani, e uscì dalla stanza.
James tempo dopo si diresse in classe (aveva perso le lezioni del mattino), e subito si avvicinò a Lily che era rimasta seduta.
«Buongiorno»le diede un bacio sulle labbra, ma ciò che ottenne in cambio fu uno spintone.
James era confuso.
«Non è mai successo, chiaro?»sussurrò Lily, cupamente.
«Stai scherzando? Mi sei praticamente saltata addosso ieri! E ora vuoi far finta di nulla?»
Lily chiuse velocemente la porta dell'aula, sperando che non servissero di nuovo i soliti incantesimi.
«Io ti amo, Lily. Penso che tu lo sappia.»confessò James arrossendo.
Lily aveva una sensazione strana: lo amava anche lei?
Non voleva dargliela vinta, credeva che se avesse ceduto James se ne sarebbe approfittato.
Dopotutto era un idiota. No?
«Io no. Dovevo soddisfare un impulso, sei servito allo scopo.»la voce della ragazza era fredda e distaccata.
«Hai detto che era da giorni che... volevi me...»balbettò James, abbassando lo sguardo.
«Beh... ora che mi hai soddisfatto puoi anche far finta di nulla. Tu non mi piaci per niente, non staremo mai insieme.
Non continuare a vivere questa stupida illusione, Potter.»
Ogni parola...ogni singola parola fu come una coltellata nel petto per James.
Lily l'aveva rifiutato più volte... ma in quel momento gli stava evidenziando che l'aveva semplicemente usato e gettato via.
Lui era una persona, e le persone non si trattano in quel modo.
James strinse i pugni, poi rilassò le mani: gli occhi gli pizzicavano... si vergognava di se stesso.
Per sette anni era andato dietro a quella ragazza... per sette anni aveva desiderato il meglio per lei, voleva a tutti i costi renderla felice...voleva migliorarsi per lei.
Spesso annullava se stesso per piacerle.
Rinunciava a qualche marachella o a qualche stupidaggine, pur di non deluderla troppo.
L'aveva illuso, usato...
«Se le cose stanno così, non abbiamo più nulla da dirci.»la voce di James non possedeva alcun tono beffardo... il ragazzo era deluso e avvilito...ma anche rassegnato.
Lily lo guardò sottecchi allontanarsi... giurò di aver visto alcune lacrime scendergli sulla camicia.
Aveva sbagliato... si era comportata male con lui.
Era partita da un pregiudizio... ma faticava ad ammetterlo.
James si rifugiò in infermeria, da Sirius.
Non voleva discuterne con nessun altro.
Sirius aveva gli occhi semichiusi e il respiro pesante.
«Jam... Che ci fai qui?»domandò cercando di mettersi a sedere, nonostante le bende e i punti che gli tiravano i lembi di pelle.
James si torturava le mani, tentava di trattenere quelle lacrime così impellenti.
«Stai...stai piangendo?»bisbigliò Sirius.
«N-No...»
James non ce la fece, lasciò che le lacrime gli inondassero il viso.
Sirius sospirò, facendogli segno di sedersi sul letto.
«Racconta.»
James si schiarì la voce, raccontando tutto all'amico, per filo e per segno.
«Wow, sono sorpreso... Evans...non la facevo così... audace... e neanche così perfida! Farebbe invidia a mia cugina Bellatrix. E comunque amico, smettila di piangere!»
James era una fontana... situazioni tragicomiche del genere stavano diventando all'ordine del giorno.
«Senti, concentrati su te stesso! Pensa a studiare e a divertirti! Non ti abbattere!»
«Io la amo, la amo troppo...»sussurrò James coprendosi il viso con le mani.
«La cosa migliore da fare: non fare niente, lascia correre. E ora smettila di frignare! Sei peggio di Peter quando viene sgridato da Gazza!»lo rimproverò Sirius, nonostante la voce debole.
«Megan non ti avrebbe mai detto quello che Lily ha detto a me!»
Sirius sorrise...
«Beh... io e lei abbiamo una relazione stabile... anche se...»Sirius si interruppe, un lieve rossore si impadronì delle sue gote.
«Anche se?»James si asciugò le lacrime, e fissò l'amico.
«Non abbiamo...ancora...Ah! Hai capito!»
«Davvero?»James sembrava essere quasi divertito.
Sirius gli diede una pacca sulla spalla, con un po' di difficoltà.
«Non voglio parlarne! E adesso alza le chiappe e portami i libri! Così ripassiamo insieme, piccolo Potter illuso!»Nel frattempo, nel dormitorio femminile...
«Tu hai fatto cosa?!Mi sto domandando perché ti voglio bene!»urlò quasi Megan lanciando un cuscino a Lily.
«Sono una persona orribile.»Lily era in lacrime, stringeva il cuscino a sé, disperandosi.
«No, sei una stronza incoerente.»sentenziò Megan con tono di rimprovero, poi incrociò le braccia.
«Le cose sono molto semplici: primo, ti scusi; secondo, digli che ricambi, cioè digli la verità; terzo, smettila di piangere o ti prendo a sberle.»
Lily aveva i capelli raccolti in una coda alta, l'acconciatura le faceva sembrare il viso ancora più piccolo.
«Ma...lui mi odia...»singhiozzò Lily, abbracciando Megan.
«Odiarti? Quel ragazzo si getterebbe nelle acque più gelide per te. Non fare l'immatura, non ti si addice.»
Megan aveva una sensazione alla testa, sentiva qualcosa che si muoveva nel suo cervello: una vocina.
La vocina era gelida...ripeteva la stessa cosa "Nessuno dei due può vivere, se l'altro sopravvive".
Megan iniziò ad avvertire lo stimolo di urlare... doveva trattenersi.
«Che succede?»domandò Lily preoccupata vedendo l'amica cambiare colorito.
«Nulla... sto bene.»la vocina era scomparsa... almeno per quel momento.
«Ci manca solo un piccolo Potter! E se sono rimasta incinta? Oh Godric! Sono incinta... me lo sento... adesso non mi diplomerò più!»Lily aveva iniziato a straparlare.
«Non sei incinta, e smettila di essere così paranoica.»sbuffò Megan, che aveva ancora la testa dolorante.
Lily fissò l'orologio sulla parete ed ebbe un sussulto.
«Sono in ritardo per il ripasso...»sospirò asciugandosi le lacrime, poi guardò Megan «Tu...insomma tu e Sirius avete... cioè capisci che intendo...»
Megan sentì un fuoco che le bruciava le guance... lei e Sirius? Non poteva pensarci... moriva dall'imbarazzo.
«No! No! Certo che no!»si affrettò a dire.
«Meglio così... sai dovresti aspettare la persona giusta... insomma forse per me James è quello giusto...»
Megan era confusa.
«Sirius è la persona giusta.»
Lily chiuse gli occhi... voleva urlarle che era Remus quello giusto... ma si trattenne: era in uno stato di emotività preoccupante.
«Devo andare.»
Megan rimase seduta sul suo letto per più di un'ora... doveva assolutamente studiare, ma non riusciva a smettere di pensare a lei e Sirius...
«Che vergogna!»ridacchiò scuotendo la testa, ancora più rossa dei capelli dell'amica.
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Born To Die
FantasyMegan è morta a 17 anni, ed è tornata in vita grazie ad Albus Silente. Non prova emozioni o sentimenti, non avverte odori, sapori, caldo oppure freddo, dolore o piacere. Non le batte il cuore. Sirius Black era il suo ragazzo prima di morire, e Lily...