LEGGETE LO SPAZIO ME!
Flashback
Quando era piccola Meg era solita mangiarsi le unghie, in preda all'ansia o alla noia. Crescendo perse il vizio, ma nell'istante in cui Sirius le comunicò che l'avrebbe presentata ai suoi genitori, la voglia di riprendere quella vecchia brutta abitudine, ritornò.
«A cena.»sorrise Sirius, prendendole una mano.
«I miei... mia madre non...»
«Credevo di piacerle adesso.»
«Ora le piaci, davvero, ma... mio padre l'ha picchiata ieri. E lei, beh... era molto nervosa. Non credo mi accompagneranno.»Meg si sedette sullo sgabello della cucina a Godric's Hallow, sospirando rumorosamente.
Regulus era seduto di fronte a lei, con i capelli ormai un po' cresciuti che gli ricadevano sul viso.
«Beh, qual è il problema? La portiamo noi.»disse.
«Noi? Tu non dovresti farti trovare lì?»domandò Sirius prendendo al volo un arachide contenuto in una vaschetta sul tavolo.
Il fratello deglutì e guardò Meg, ammirando i suoi occhi grandi che, confusi, scrutavano il suo volto.
«Forse è meglio, sì.»rispose Regulus, strizzando gli occhi per il dolore al moncone.
Sirius scoccò un bacio sulle labbra alla ragazza e uscì per andare al quartier generale degli Auror.
«Stai bene?»sussurrò Meg a Regulus.
«Mai stato meglio, mon chéri.»mentì il ragazzo.
«Ti vedo strano, dal matrimonio, come se ti facesse male da qualche parte, non sarà mica la gamba?» Meg si alzò di scatto.
«Calmati, non ho nessun dolore, a volte mi dà fastidio la protesi, ma va tutto bene.»
Megan gli prese la mano quasi tirandolo.
«Mi serve un corsetto.»
«Huh?»
«Un corsetto, come si usava una volta, devi aiutarmi a fare una buona impressione.»
«Meg, ma tu sei perfetta così.»sorrise.
La ragazza lo trascinò alla porta, impaziente.
«Ti prego, è per Sirius.»
«Ma a mio fratello non-»
«Regulus, per favore.»Meg gli prese il viso tra le mani dolcemente, e lo implorò con lo sguardo, il ragazzo arrossì tempestivamente.
«Schiena dritta, petto in fuori e pancia in dentro. Cerca di tenere la testa alta, e per il corsetto non respirerai.»
«Sei il fratello che non ho mai avuto!»esultò Meg dandogli un bacio sulla guancia.
«Già...»
«Guido io!»La Tana
Meg sta fumando una sigaretta, come da rito. È rimasta fuori casa, a pensare, quando improvvisamente nota uno scorcio luminoso, in fondo al viale, dei fari di una macchina.
Una Ford Anglia azzurra, un catorcio in condizioni appena decenti.
«Com'è possibile?» domanda Meg ad Arthur vedendolo avvicinarsi.
«Silente l'ha fatta aggiustare da un meccanico abbastanza famoso in Italia. Quasi come nuova.» sorride il signor Weasley, fiero.
Un segno, ecco cosa ha aspettato tutto il tempo. Un segno, un segnale, qualcosa che le facesse capire cosa fare.
«Io... posso farmi un giro?»
«Ho dato le chiavi a Tonks- MEG!»
La ragazza corre in casa, afferra Harry e Tonks per il polso, e corre di nuovo fuori, calpestando la sigaretta gettata poco prima.
«Quanto dista da qui Villa Malfoy?»
Gli occhi verdi di Harry hanno un guizzo, e subito si gira verso Nymphadora.
«Sei completamente pazza, hai appena lasciato Ron...»
«Lo so che sono pazza, Harry. Me lo dici da quando mi conosci. Sono una pazza e sto andando dal figlio del mio assassino a dirgli che ci voglio provare a far funzionare le cose. Sono pazza. Completamente fuori di testa.»una risatina nervosa colma il silenzio circostante.
«Andiamo.»Tonks saltella entrando in auto.
«Guido io.»
«Hai mai guidato?»domanda Harry preoccupato, mettendosi la cintura.
«Un paio di volte, ma mi ricordo come si fa.»
«Reggiti.»sussurra Nymphadora al ragazzo.
Megan preme sull'acceleratore, facendo schizzare in alto l'auto, veloce come il vento.
«MORIREMO!»urla Harry, aggrappandosi allo schienale del sedile davanti.
Meg non ha idea di come guidare, l'ultima volta aveva rischiato di far fuori Regulus.
«Mi sto solo riscaldando! E poi che sarà mai!»ridacchia, stringendo saldamente il volante.
«MEG! PALAZZO A ORE TRE!»la avverte Tonks sgolandosi.
«COSA?» la ragazza si gira per guardare l'amica e per poco non va a sbattere contro una finestra in stile gotico di un palazzo.
Meg sterza violentemente, in una curva sospesa, ribaltando la macchina.
«CAZZO!»impreca Harry «CAZZO! SEI COMPLETAMENTE FUORI DI TESTA, MEGAN!»
Meg scoppia a ridere, e con una forza quasi sovrumana riesce a raddrizzare il veicolo.
«Sta' calmo, ho tutto sotto controllo.»sospira, come se niente fosse.
«È STATO FANTASTICO! Io propongo di rifarlo.»ride Dora, guadagnandosi uno sguardo di dissenso totale da parte di Harry.
«Dovevo restare con Ginny, a ripassare trasfigurazione.»
«Hey, non è stato poi così male. Ho solo movimentato un po' il tragitto.»Meg gli fa l'occhiolino dallo specchietto.
«Sei sicura di voler entrare a Villa Malfoy?»
Meg non ha pensato al fatto che in quella casa si trova il suo carnefice, quale migliore occasione per farlo fuori?
Eppure Meg pensa solo al suo incontro con Draco.
«Lo sai che i mangiamorte ci uccideranno?» chiede Tonks dal sedile posteriore.
«Draco non è uno di loro. E poi voglio solo parlare con lui.»
«Credo sia questa comunque, è lugubre e verde, come Malfoy.»nota Harry.
L'atterraggio è davvero una prova di coraggio per lo stomaco di tutti, fortunatamente Meg è stata più silenziosa possibile.
Dora ha provveduto a lanciare un incantesimo di disillusione sulla macchina per non dare troppo nell'occhio.
I tre si nascondono dietro la siepe prima del cancello.
«Devo smaterializzarmi.»Meg agisce mentre lo comunica ai suoi amici, lasciandoli un po' esterrefatti.
«Sono completamente fuori di testa.»si ripete, avvicinandosi al muro della villa, furtivamente.
«Cazzo, devo arrampicarmi!»Meg si mette le mani nei capelli, non sa nemmeno quale sia la finestra di Draco.
Nell'istante in cui comincia, però, sente delle voci, provenire dal piano superiore.
«I nostri genitori hanno già scelto tutto, amore.»
Che ci fa qui Daphne?!
«Mh, mettiti pure comoda comunque.»
«Draco...»sussurra Meg riconoscendo la sua voce.
Amore? So del matrimonio ma non pensavo che lo chiamasse così...
Sono stata una stupida.
«Non mi dai nemmeno un bacio?»
Meg sente una pausa, e inevitabilmente capisce, dalla risatina di lei, che lui gliel'ha dato.
«Facciamo progressi, l'ultima volta era sulla fronte.»ridacchia ancora Daphne.
Stavolta sulle labbra? Che ingenua che sono. Correre dietro a un ragazzino...
Meg sente gli occhi pizzicare, fa un respiro profondo e si materializza dietro Tonks ed Harry, nascosti.
«È stato patetico, e un grande errore. Torniamo a casa.»sentenzia.
I due hanno visto la scena da lontano, ma non osano proferire parola.
«Dora, guida tu. Oppure questa macchina farà una brutta fine.»osserva Meg grattandosi insistentemente la gamba destra.

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Born To Die
FantasiMegan è morta a 17 anni, ed è tornata in vita grazie ad Albus Silente. Non prova emozioni o sentimenti, non avverte odori, sapori, caldo oppure freddo, dolore o piacere. Non le batte il cuore. Sirius Black era il suo ragazzo prima di morire, e Lily...