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Hogwarts (Megan)
La campanella suona e io con tutta calma mi avvio verso la classe dove si terrà la prossima lezione, ma qualcuno mi chiama.
Draco.
«Hey! Cooper! Hey!»urla tra la folla.
Mi giro sorridendo e lui si avvicina, ha la mia borsa che ho lasciato lì di proposito.
«Hai dimenticato questa.»dice porgendomela.
«Grazie Malfoy.»scandisco fissando i suoi occhi.
Lui fa un cenno e si allontana.
«Però! Malfoy gentile!»esclama Weasley rivolgendosi alla Granger.
«Allora Weasley, dov'è il tuo amico?»domando incrociando le braccia.
Hermione si schiarisce la voce e indica la classe da dove siamo usciti.
Harry è seduto, pensieroso e taciturno.
«Hey saetta, cosa c'è che non va?»domando avvicinandomi, lui si accorge di me e si alza.
«Oh, non preoccuparti, niente. Piuttosto, Piton ti ha dato del filo da torcere?»
Scoppio a ridere e mi porto una mano alla bocca.
«Beh, no.»rispondo.
Lui si scosta un ciuffo di capelli dalla fronte, e io intravedo la cicatrice.
«Fa male?»
«Oh, raramente.»
Fa un mezzo sorriso poi prende i libri sul banco.
«Non coprirla... è la dimostrazione che sei vivo, che ce l'hai fatta.»
Lui mi guarda confuso, probabilmente lo ritiene invadente da parte mia; annuisce nervosamente e insieme usciamo dalla classe.
«Prossima lezione?»domando guardandomi le unghie.
«Trasfigurazine.»risponde Harry.«La professoressa McGranitt è molto severa.»
So che sta alludendo al fatto che non porto l'uniforme, ma non mi importa un tubo.
«Quindi?»
«Dovresti mettere qualcosa di più appropriato.»sussurra Hermione.
«Andiamo! Tutti sono severi, non preoccuparti Megan, la McGranitt non farà peggio di Piton.»mi tranquillizza Ron...se solo sapesse che non sono agitata e non posso essere neanche tranquilla...
Faccio spallucce e insieme ci dirigiamo nell'aula di Minerva McGranitt.
La professoressa porta un abito verde di velluto e un capello nero a punta.
Ci accomodiamo ai posti, e mi trovo accanto a Ron.
«Vedi? Non ti ha ripreso per il tuo abbigliamento.»
L'insegnante porge a ognuno di noi un candelabro di bronzo, e noto che quando arriva al mio banco stringe le labbra e storce il naso.
«Ecco a lei, Cooper.»
Ignoro il tono freddo che ha usato, e stringo il candelabro a due braccia.
«Trasfigurazione, eh?»domando retorica.
«Sei brava? Ti prego dimmi di sì, io sono una frana.»bisbiglia Weasley quasi supplicandomi.
Sorrido poi fisso il candelabro.
«Prendete le bacchette, concentratevi, pensate di trasformare il candelabro nella prima cosa che vi viene in mente.»
Punto la bacchetta sull'oggetto, e inizio a pensare.
Ricordo la prima volta che ho fatto questa stupidaggine, ho trasformato una forchetta in un alano.
Ron trasforma il candelabro in una poltiglia verde e molliccia, che -dal modo in cui arricciano tutti il naso- ha un cattivo odore.
«Visto? Faccio davvero pena.»sentenzia sconsolato.
So che la bacchetta non mi servirà, ma devo far finta che invece la sto usando.
Trasformo il candelabro in una statuetta a forma di drago.
Le due ore seguenti passano lentamente, tutta teoria, che so a memoria, eppure non ricordo fosse così noiosa.
Appena mi trovo in corridoio due ragazzi, gemelli, dai capelli rossi mi si avvicinano.
«Tu sei quella nuova?»
«Giusto?»

Non ci credo...
«Due Weasley eh? Sono solo Megan, piacere.»mi presento sfoggiando un cenno di sorriso.
«A quando gli allenamenti di Quidditch?»domanda qualcuno.
I due gemelli gli fanno un cenno per fargli capire che non ne hanno idea.
Quidditch...
«Fred, e lui è George!»esclama uno di loro.
«Devo andare amici.»dico velocemente non appena vedo che Draco passa per questo corridoio.
«Malfoy!»esclamo.
«Cooper, che diavolo vuoi?»
Mi avvicino mordendomi il labbro inferiore.
«A quando il Quidditch?»
Lui mi guarda confuso, e un ghigno gli comprare sul volto.
«Sai davvero usare la scopa?»chiede divertito, e il ghigno diventa un tantino malefico.
«Vuoi vedere?»alzo un sopracciglio e mi avvicino al suo volto.
Indietreggia di poco, come se il mio viso lo imbarazzasse.

Hogwarts -Giorno dopo-
«Harry sbrigati! O ti perderai gli allenamenti!»lo riprende Ron mentre entrambi corrono verso il campo di Quidditch, una distesa d'erba abbastanza spaziosa.
I due ragazzi arrivano alle tribune.
Sul campo ci sono Draco Malfoy e la nuova arrivata.
«Hey, ma quella è Megan!»esclama Ron indicando la ragazza.
«Perché sta così vicino a Malfoy? Non sarà mica diventata sua amica...»insinua Hermione.
I tre si avvicinano meglio, per capire cosa stiano facendo.
Draco è tutto impegnato a spiegare qualcosa a Megan.
Il ragazzo monta sulla scopa e subito dopo la ragazza, Draco è visibilmente nervoso.
Non c'è molta gente, solo pochi studenti di altre case che si allenano per conto proprio.
«Draco è nervoso o sbaglio?»ghigna Ron.
Il ragazzo dai capelli di platino avverte il corpo della giovane contro il suo e un brivido gli percorre la schiena.
Sente il sangue ribollire quando posa le mani su quelle della ragazza e insieme stringono il manico della scopa.
Malfoy si accorge che sta ansimando nel momento in cui vede i capelli della ragazza spostarsi di poco.

Hogwarts (Megan)
Impugno la scopa e mi metto a cavalcioni su essa, dietro di me c'è Draco, e le sue mani si stringono sulle mie.
«Allora? Sai volare oppure no?»la voce gli trema di poco, la seduzione è un'arma molto potente.
Io lo guardo, e mi avvicino con la schiena al suo corpo, sempre di più.
Il suo respiro è più irregolare.
All'improvviso lascia la presa e si alza dalla scopa.
«Scusa, non mi sento molto bene.»farfuglia prima di andare via.
Non aggiungo altro e rimango seduta sulla scopa, saluto con un cenno della mano Harry e Ron, e quella ragazza acida, Hermione avvolta nella propria sciarpa rossa e oro.
«Più facile del previsto.»

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