Song: Pretending - Alec Benjamin
La Tana
«FORSE TU NON TI RENDI CONTO! SEI UN IRRESPONSABILE!»
Harry sta subendo i rimproveri di Meg da quando sono usciti dal locale di Ivy Lock, con Ron alle calcagna che gli passa cappello e sciarpa.
«Abbassa la voce! Siamo quasi arrivati!»cerca di calmarla Ron, trattenendo una risata.
Megan inforca gli occhiali a Harry rischiando di rompergli il naso, e nel mentre Ron non si contiene e scoppia in una fragorosa risata.
«Megan, per favore... e tu smettila di ridere!»
«Quando ho detto di fartela non era un invito! E se hai contratto la sifilide? Avrei dovuto parlarti subito dei contraccettivi!»
«La sifilide? Andiamo, non esagerare.»interviene Ron cercando di smettere di ridacchiare.
Megan ha le unghie conficcate nelle braccia di Harry, e quest'ultimo la guarda come se volesse ucciderla e al tempo stesso riderle in faccia.
«Devi farti una doccia, puzzi di irresponsabilità.»conclude Megan digrignando i denti.
«A volte sembri Hermione, lo sai?»commenta Ron con un sorriso stampato in faccia.
«Herman fa bene a rimproverarvi, due stupidi, cretini, figli di-»Megan si morde il dorso della mano per non continuare la frase.
«Io che ho fatto?»chiede Ron sconcertato.
«Non lo so.»risponde prontamente Megan continuando a rivolgere a Harry uno sguardo intenso e minaccioso.
Harry sbuffa, le prende le mani, e gliele stringe.
«Mi dispiace se ti ho fatto preoccupare, ma sto bene, Pansy non ha la sifilide e io sono sobrio. Più o meno... comunque sto morendo di fame.»
Megan lo squadra, si accende una sigaretta, poi si volta verso Ron.
«Io mi faccio un giro qui intorno, tu portalo a casa e assicurati che si faccia una doccia.»poi caccia fuori il fumo.
«Non ti lascio da sola.» scuote la testa Ron.
«So badare a me stessa.»l'ultima parola la pronuncia senza guardarlo negli occhi.
«Ron, andiamo.»lo tira Harry, approfittando che Meg non voglia seguirli.
«Se hai bisogno arrivo.»e detto questo i due ragazzi entrano in casa.
Megan non vuole entrare in quella casa, sente di non appartenere a quel nucleo familiare, perfino Harry si è stufato di lei.Passeggia per il viale, addentrandosi nel boschetto lì vicino.
Il cielo sembra sereno, e la neve è troppo fitta, anche se il paesaggio innevato rende quel bosco, apparentemente insignificante, stupendo.
«Meg?»
Megan si gira di scatto, muovendo la neve che ormai le arriva alle caviglie.
Draco Malfoy è proprio davanti a lei, indossa un cappotto molto costoso a giudicare dall'aspetto e i guanti che fanno sembrare le sue dita ancora più affusolate del solito; il ragazzo tiene stretto a sé un pacco regalo, dalla carta color smeraldo.
Megan fissa Draco incredula, o meglio, lo osserva attentamente, come se lo ammirasse.
«Che... che ci fai qui?»stranamente la voce le gioca un brutto scherzo: ha balbettato.
Che diavolo mi prende?
Il sole è ancora alto nel cielo, e i raggi illuminano gli occhi grigio-azzurri di Draco.
«Ero a... ehm... mia madre doveva fare delle commissioni qui intorno.»mente il giovane abbassando lo sguardo.
Meg percepisce che si tratta di una menzogna, perché lui non l'ha guardata negli occhi.
«Il giorno di Natale?»
Draco annuisce, per poi riprendere il contatto visivo: rimangono a guardarsi negli occhi per diversi minuti, senza parlare.
Meg sospira e decide che è il momento di mettere fine a quella conversazione di sguardi troppo intensa e allo stesso tempo mozzafiato.
«Io devo andare.»
Draco si avvicina cautamente, e, con fare delicato, le prende una mano.
«Aspetta, ti prego.»deglutisce e le accarezza il dorso della mano con il pollice.
Meg osserva il movimento, schiudendo leggermente le labbra, poi torna a guardarlo in faccia.
«Questo è per te.»le porge il pacco, e con tale frase suggella la convinzione di Meg che lui abbia appunto mentito sulla casualità dell'incontro.
Ma lei non glielo fa notare, prende il regalo con la mano libera, mentre l'altra la lascia in balia delle carezze di Draco, senza accorgersene... forse.
«Ti avrò dato l'impressione di essere codardo. Io non mollo facilmente Meg, non voglio lasciarti andare, sono disposto a lottare per te, senza costringerti. Io ti amo... mi manchi da morire...»Draco si interrompe le scosta una ciocca di capelli dal viso e si avvicina al suo volto, sovrastando la figura poco slanciata della ragazza.
«Sono venuto qui per te, scusa se ti ho mentito...»sussurra annullando sempre di più la distanza tra le loro labbra «Non mi importa un bel niente di Weasley, o di Potter, o di chicchessia...»
Meg si lascia sfuggire un sospiro, e avverte una strana sensazione allo stomaco. Si morde il labbro quando Draco le sfiora la bocca lentamente, e si lascia sfuggire altri sospiri inaspettati.
«D-Draco... ho un ragazzo...»sussurra Meg con un filo di voce, tentando disperatamente di non sospirare più per quel leggerissimo contatto.
A Meg sembra che la neve si stia sciogliendo, perché sente le guance accaldate, il che è strano.
Draco le posa un bacio delicato prima all'angolo della bocca, poi passa all'altro angolo, e infine sulle labbra rosse di lei, mentre ha gli occhi chiusi.
Istintivamente Meg porta una mano al suo viso, non per allontanarlo, ma per evitare che sia lui a staccarsi.
Ovviamente Draco non ci pensa due volte e approfondisce il bacio, in seguito le morde il labbro inferiore lentamente.
Meg apre gli occhi, e il suo sguardo si posa sulle labbra del giovane ancora gonfie per il bacio.
«Sei carina quando arrossisci.»
Cosa?! Arrossisco?! Ma da quando?!
Meg si riscuote subito, e si porta una mano alle gote, sgranando gli occhi.
«Che c'è?»ghigna Draco, baciandole l'altra mano.
«Devo andare.»si stacca violentemente dal ragazzo, stringe il pacco e fa una corsa verso la casa.
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Born To Die
FantasyMegan è morta a 17 anni, ed è tornata in vita grazie ad Albus Silente. Non prova emozioni o sentimenti, non avverte odori, sapori, caldo oppure freddo, dolore o piacere. Non le batte il cuore. Sirius Black era il suo ragazzo prima di morire, e Lily...