Hogwarts (Meg)
Aspetto che la lancetta dell'orologio segni le due per uscire dal dormitorio Serpeverde.
Lentamente sposto il braccio di Draco dal mio fianco e mi assicuro che stia ancora dormendo.
Non ho la più pallida idea di dove siano finiti Tiger e Goyle, so solo che Draco ha ordinato loro di sparire tutta la notte.
Le mie compagne di stanza si domanderanno perché ultimamente sto passando tanto tempo nelle camere degli altri anziché nella mia e, naturalmente, non mi importa un fico secco di ciò che pensano.
Due giorni fa Silente mi ha avvertita di stare lontana da Harry, e così ho fatto.
L'ho ignorato a colazione, a pranzo, a cena, nei corridoi. Perfino in classe ho evitato di sedermi accanto a lui, o a Ron, o a Hermione.
Due giorni...il tempo necessario per far sembrare tutto normale, per far calmare le acque.
Risultato?
Draco è meno paranoico e le sue idee malsane di gelosia stanno svanendo.
Silenziosamente, mi infilo la camicia da notte e la stola di seta nera, intonata alle pantofole, entrambe sparse sul pavimento, poi afferro la bacchetta dal comodino.
Chiudo piano la porta dietro di me, e m'incammino verso l'uscio dei sotterranei.
A questo punto non mi resta altro da fare che farmi un incantesimo, perciò punto la bacchetta alla mia testa e recito l'incanto di Disillusione: divento quasi invisibile;
riesco così a mimetizzarmi con le pareti.
Corro lungo le scale, facendo attenzione a non inciampare, e attendendo che si muovano nella direzione corretta.
Giungo dinanzi al dipinto della Signora Grassa.
Ricordo di aver sentito dire a Ron la parola d'ordine, quando in precedenza sono andata nel suo dormitorio.
«Mimbulus Mimbletonia»sussurro e, senza che la Signora Grassa si svegli, la porta si apre, dunque mi intrufolo nella torre di Grifondoro.
Salgo celermente le scale a chiocciola, e facendo mente locale, trovo la camera di Ron e Harry.
Percepisco una sorta di grugnito provenire alla mia sinistra, e poi un russare molto rumoroso, poi un respiro regolare alla mia destra, e qualche altro verso incomprensibile al centro.
Chiudo gli occhi e li riapro, riesco a vedere bene tutti e cinque i letti, distinguo il colore dei capelli rossi di Ron, il suo viso, e mi avvicino a lui.
Gli accarezzo la guancia, e i capelli, lo scuoto un po' tentando di svegliarlo ma lui si gira dall'altra parte, continuando a ronfare.
L'incantesimo di disillusione sta per svanire, così mi affretto e lo sveglio.
«Ron! Ron!»sussurro prendendogli la spalla.
Se mi vede così all'improvviso potrebbe avere una reazione per nulla silenziosa, quindi dovrei tappargli la bocca, ma non riesco proprio a svegliarlo senza fare rumore o senza che lui emetta grida o parli troppo ad alta voce.
Nel frattempo si mette a pancia in su con le braccia stese lungo i fianchi.
«E va bene, Weasley, si fa a modo mio.»sibilo.
Mi metto su di lui con le gambe intorno ai suoi fianchi, poi mi chino sulle sue labbra e nell'istante in cui smette di ronfare poggio le mie mani sul suo petto, con una gli accarezzo di nuovo la guancia e con l'altra tengo stretta la bacchetta, poi lo bacio.
La reazione che ha è perfetta, perché, senza rendersene conto, ricambia e mi mette le mani sulle cosce.
Poi di scatto apre gli occhi e i respiri affannosi si fermano.
Cerca di dire qualcosa, sgrana gli occhi e mi rivolge uno sguardo interrogativo.
Lo bacio di nuovo in modo tale da non fargli avere il tempo di replicare rischiando di svegliare qualcuno.
«Non fare...domande... è l'unico modo che avevo per evitare che urlassi... ora... stammi a sentire.»inizio staccandomi da lui.
«Devi dirmi che cosa quella strega malvagia figlia di un gargoyle ha fatto a Harry.»sussurro guardando i suoi occhi.
Ron annuisce, ha le labbra ancora gonfie e scorgo un po' di rossore sulle sue gote.
«Allora?»domando, incrociando le braccia.
«P-Puoi a-alzarti? Cioè... se v-vuoi puoi rimanere...»balbetta.
«Vorrei tanto mettermi più comoda ma le tue mani me lo impediscono.»gli faccio notare.
Immediatamente Ron toglie le mani dalle mie cosce, e mi stendo accanto a lui.
«Ecco... non ho ben capito, mi ha semplicemente detto che gli ha fatto scrivere delle frasi, una cosa come "non devo dire bugie", e...»si blocca per un istante e mi fissa.
«E?»lo sprono mettendomi su un fianco e ricambiando lo sguardo.
«Ci hai ignorato per due giorni e poi ti presenti qui, in piena notte e...»
«Per Merlino, Ron! Completa una frase!»tento di non alzare troppo la voce.
«E ti metti in quel modo su di me e poi mi baci due volte... e mi domandi di Harry. È un comportamento da lunatici!»spiega con un po' di enfasi.
«Mi chiedo se tu non stia confabulando qualcosa contro Harry...»corruga la fronte.
«Mio Dio, Ron... pensavo che ti fidassi di me. Credi davvero che io stia dalla parte sbagliata? Devo dire che ti facevo più sveglio, comunque... ci tengo a Harry, e non voglio che qualcuno gli faccia del male. Credi che non legga i giornali? La Gazzetta del Profeta e tutte quelle stronzate che propina il Ministero? Credi che non sappia come ci si senta ad essere giudicati male da tutti perché si dice la verità? O ci si esprime davvero? Non trovi che in realtà tengo ad Harry molto?»
«Da come ne parli sembri quasi esserne innamorata.»sbuffa Ron.
«Credo allora che anche tu ne sia innamorato, e anche Hermione, e Fred e George, e perfino la McGranitt e Silente, e...»mi fermo, forse sto parlando troppo.
«Che vuoi dire?»
«Che questo è un tipo di amore che non ha nulla a che fare con quello romantico di una coppia: questo si chiama Amicizia.
Non confondere tutto questo con l'amore come lo si intende tra due fidanzati, perché può essere anche più duraturo.»concludo.
Ron è ammutolito.
«Ho inteso... ma ancora non mi è chiara una faccenda. Perché ti comporti così con me? Mi usi solo per sapere qualcosa su Harry. Perché mi baci se poi mi respingi?» alza la testa dal cuscino e si avvicina a me.
«È complicato.»sussurro.
«Non che mi dispiacciano i tuoi baci... ma odio il fatto che poi tu vada da Malfoy, lo detesto dal primo anno, non è una bella persona. È sleale, perfido e malvagio.»sibila Ron reprimendo uno sbadiglio.
«Sei tu che mi hai baciata nel ripostiglio, e questa volta era per evitare di essere scoperti.»
Preferisco essere scoperta con un altro che essere scoperta a prendere informazioni su Harry o a tentare di proteggerlo. Non voglio farmi scoprire, quindi preferisco buttare nel gabinetto la mia reputazione pur di proteggerlo.
«E le tue mani...non le ho certo messe io su di me.»
Ron arrossisce di nuovo e si aggiusta i capelli con una mano.
«Possiamo incontrarci anche di giorno, sai? Magari... non so... nel bagno di Mirtilla Malcontenta.»propone.
«Vedremo, voglio solo assicurarmi che Harry stia bene.»mi giro verso il suo letto, sembra molto sudato, e sento che sta facendo dei versi di dolore.
«Va avanti così da un po'.»Mi spiega Ron, nella sua voce c'è rassegnazione.
«Ovviamente voglio che anche tu e la Granger stiate bene. Non guardarmi in quel modo...»gli dico, accarezzandogli i capelli.
«Allora ti prego smettila di avere questo atteggiamento, non riesco a far finta di nulla.»sbotta dandomi le spalle.
«Essere scontroso non ti porterà a niente, lo sai benissimo. Comunque buonanotte, torno dal malvagio Malfoy.»faccio per alzarmi ma Ron mi prende un braccio.
«Hai spiegato cosa provi per Harry... ma per me? Cosa provi per me?»
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Born To Die
FantasyMegan è morta a 17 anni, ed è tornata in vita grazie ad Albus Silente. Non prova emozioni o sentimenti, non avverte odori, sapori, caldo oppure freddo, dolore o piacere. Non le batte il cuore. Sirius Black era il suo ragazzo prima di morire, e Lily...