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Hogwarts -giorno dopo-
«Megan, non è stato carino da parte tua reagire in quel modo...»sussurra Silente, sedendosi alla scrivania.
«Sono dispiaciuta, davvero.»
«Non mentire.»
La ragazza alza gli occhi al cielo, e si aggiusta la camicia.
«Non è tua?»
«Sta andando tutto come voglio.»ghigna, pensando alla seconda camicia presa da Malfoy.
«Cosa vuoi?»
Megan non risponde e si limita a incrociare le braccia e a fissare il finestrone.
«Quel ragazzo, non è cattivo, è...»
«A me non importa di lui, io voglio solo vendetta, lui fa parte del piano.»bisbiglia la ragazza.
Silente scuote la testa, sconfitto.
«Confido nel tuo buonsenso.»
«Anch'io.»
Megan si alza e prima di andarsene volge uno sguardo all'anziano mago, poi esce dallo studio.
Mentre va a zonzo per i corridoi sente delle urla e dei romuri provenire dalla Sala Grande.
«Vuoi vedere, Potter?»
È la voce di Draco, ed è un tono davvero irritante.
C'è una gran folla accanto al tavolo dei serpeverde, e qualcuno applaude; qualcuno ride e qualche altro urla.
«Ma che succede?!»esclama Megan accorrendo; nessuno le risponde, dunque non si riesce a comprendere se sia scoppiata una rissa o semplicemente stiano litigando animatamente.
«Fermi!»urla la ragazza, quando si accorge che Draco e Harry si stanno spintonando a vicenda, con tanto di insulti da parte di entrambi.
Hermione e Ron cercano di aiutare Harry, ma invano; Weasley nota che è arrivata Megan, e le fa un fischio per attirare l'attenzione e ricevere aiuto.
«E va bene, mocciosi.»sussurra Megan.
Hermione è strabiliata da ciò che fa la ragazza, semplicemente muovendo la mano separa i due litiganti, sbattendoli ai due lati opposti della Sala.
«Ecco fatto. Adesso non c'è più niente da vedere, sloggiate!»la bionda grida alla folla e tutti sono sconvolti e allo stesso tempo divertiti.
Harry si rialza un po' indolenzito, e i suoi amici corrono verso di lui, mentre Draco avanza immediatamente verso Megan.
«Che ti è passato per la testa?»urla.
«Non ero io che stavo vessando un mio compagno di scuola, Draco.»risponde Megan; quest'ultima si avvicina a Harry.
«Scusa ma era necessario, fa vedere.»
«Oh, non sei stata tu, è stato Malfoy.»spiega Harry, mostrando il braccio insanguinato.
«Lo so, io intendevo per averti scaraventato via, questo tipo di magia non nuoce in modo violento, può spaventare sì, ma non fare del male.»
«Tu la sapevi questa cosa, Hermione?»domanda Ron con un mezzo sorriso.
Lei sgrana gli occhi e scuote la testa.
«Bene, lo porto infermeria.»annuncia Ron, e Hermione lo segue.
Draco è rimasto al lato opposto, brontolando e pieno di rabbia.
«Malfoy, perché torturi Potter?»
«Non sono affari tuoi, brutta strega!»
«Tesoro, sarò anche strega, ma brutta... andiamo! Brutta proprio no!»scherza Megan dandogli una pacca sul braccio.
«Ahi! Fai piano!»
«Ti sei fatto la bua? Povero Malfoy!»ironizza Megan dandogli un altro colpetto sul braccio.«Dai, fammi vedere, togliti la camicia.»
Il ragazzo sgrana gli occhi, scuote la testa.
«Va bene, allora andiamo in camera tua.»sentenzia Megan prendendogli la mano, un gesto disatteso da entrambi.
«L'anno è quasi finito, come farai con gli esami?»chiede Draco preoccupato.
«Farò. Solo perché sono arrivata a fine trimestre non significa che non sia pronta a superare quella roba.»
Entrambi si incamminano verso i dormitori, Draco pronuncia la parola d'ordine, e a passo svelto entrano in camera sua.
Megan come prima cosa si accende una sigaretta.
«Ora, non hai vergogna di spogliarti eh?»
Draco scuote la testa.«È solo un graffio.»
«Non mi pare, avanti.»lo invita la ragazza mentre si siede sul suo letto.
Draco si toglie la camicia, rivelando il livido enorme sul braccio destro.
Megan si alza dal letto e prende il braccio.
«Vado in infermeria...»
«No, c'è Potter lì, meglio evitare. Faccio io.»decide lei buttando la sigaretta nella pattumiera.
Detto questo Megan preme sul livido di Draco, che emette un gemito di dolore, ma la ragazza lo bacia, mentre continua a premere sul livido: più il bacio diventa intenso, più il livido scompare.
Megan con l'altra mano accarezza il petto di Malfoy, e lo stringe di più a sè, e lui le mette un braccio intorno alla vita.
«Visto? Ci ho pensato io.»sussurra Megan staccandosi e mostrando al ragazzo che il livido è scomparso.
Draco rimane interdetto, un po' per il bacio, un po' per la strana magia compiuta.
«Come hai fatto?»chiede.
Megan non risponde e delinia con il dito il contorno della spalla del ragazzo, facendogli venire i brividi.
«La prossima volta ti porto in infermeria, se preferisci.»sussurra al suo orecchio alzandosi sulle punte.
Draco è esausto del fatto che dopo il bacio Meg debba sempre andarsene o del fatto che vengano interrotti.
Vuole qualcosa che perduri, e persista.
«Non andare.»
Sul volto della giovane compare un sorriso.«Perché?»
«Mi baci e poi scappi?»
«Io non scappo.»dice la ragazza riavvicinandosi.
Draco incrocia le braccia, sa di essere vulnerabile, sa che deve essere cauto, che non può fidarsi subito, lo sa.
Lo sa, e quindi?

Born To DieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora