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Hogwarts (Meg)
Ron aspetta con ansia la mia risposta, intanto mi risiedo accanto a lui.
«Devo saperlo, Meg. Io non posso far finta che vada tutto bene.»sussurra per nulla imbarazzato.
Mi ricordi una persona, insomma sopratutto quando sei audace, e non so se sia una cosa buona o un male per me... forse ne approfitto per avere un barlume di luce nella mia esistenza, sapendo che tu provi qualcosa per me.
«Non lo so, sai... io non riesco a dare un nome a quello che provo, e non mi piace parlarne.»
«Prima ne hai parlato.»
«Questo non significa che mi sia piaciuto farlo.»
Vengo interrotta da Ron che mi tappa la bocca, e mi stende accanto a lui, sotto le coperte.
«Che cazzo stai facendo?»sussurro, e sposto le gambe da sotto le sue, così ci ritroviamo di nuovo nella posizione di qualche sera fa.
«Ron! Ma che succede?»riconosco la voce di Seamus, che probabilmente si è alzato e sta venendo verso di noi.
Non riesco a vedere nulla, perché sono sovrastata da Ron e dalle coperte, e inoltre ho l'orecchio schiacciato sul suo petto, e percepisco tutti i battiti.
Anche il mio batteva così forse un tempo.
«Ahm... Harry ha avuto un incubo, credo.»percepisco la testa di Ron che fa un cenno, probabilmente verso il letto di Harry.
Seamus, con la voce impastata dal sonno, dirige i suoi passi verso il letto accanto a quello di Ron.
«N-Non accendere la luce.»esclama preoccupato Ron.
Gli metto le braccia intorno alla schiena, e la accarezzo per tranquillizzarlo.
«Vedi, sono stanco di svegliarmi per colpa sua.»risponde sottovoce Seamus.
«Magari lui è stanco di stare male durante il sonno, non trovi? Lascialo in pace. Adesso torna a dormire.»lo ammonisce Ron.
Inizia a sudare leggermente sul collo, è ancora in tensione, ed è preoccupato.
Se solo avessi imparato a trasformarmi in un animale, potrei sgattaiolare fuori di qui sotto forma di farfalla o gatto... ma non ho mai imparato.
«Come vuoi, ma se geme di nuovo non esiterò a svegliarlo. Grazie dell'aiuto, prefetto!»Seamus schernisce Ron e torna al suo letto.
Ron è arrabbiato, e avrei giurato di vederlo fare una mossa svelta per alzarsi.
Aspettiamo in silenzio, senza guardarci, io ancora schiacciata a lui, che Seamus riprenda a russare.
«Non dire una parola.»sibila Ron tornando a guardarmi, e mi libera dalla stretta.
«Sei davvero un bravo prefetto. Non dargli retta.»
«Harry ha dei problemi e io non posso fare nulla...»stringe le labbra.
«Che problemi?»
«Vuoi davvero sapere che gli ha fatto la Umbridge?»
Tolgo le mani dalla sua schiena e le incrocio sul mio petto, in attesa di una spiegazione.
Annuisco.
«Gli ha inciso sulla mano "Non devo dire bugie". L'ho scongiurato di parlarne con un professore, ma lui si rifiuta. Penso sia perché Silente non gli rivolge più la parola.»spiega, sostenendosi con i gomiti.
«Come mai?»
«Penso sia per qualcosa che si sono detti l'ultima volta. Ma nessuno sa cosa sia. Io l'ho sentito blaterare nel sonno...purtroppo però non ci ho capito nulla. Miseriaccia! Sono le quattro e mezzo del mattino!.»
Se solo fossi stata punita anch'io con lui, l'avrei impedito, avrei impedito a quella laida, perfida, sudicia spazzatura... di fargli del male. Ah! Mi sentirà molto presto. Deve passare sul mio cadavere due volte prima di fare un'altra cosa del genere a Harry.
«Dovresti...andare nel tuo dormitorio, tra non molto farà giorno.»mi avverte Ron riportandomi alla realtà.
«Giusto.»dico afferrando la mia bacchetta e aggiustandomi la camicia che era risalita fino all'addome lasciandomi scoperta a metà.
Ron l'ha notato e infatti è tornato ad affannare.
«Non dirgli che ne abbiamo parlato, chiaro? Ci vediamo Weasley.»lo saluto uscendo dal letto, e lasciando Ron con le labbra schiuse, come se si aspettasse un congedo più affettuoso.
Si aspetterà sempre qualcosa da me, qualcosa che sia più di un semplice bacio.
Ma non l'avrà mai, almeno fino a quando non deciderò di distruggere i sentimenti e il cuore di Draco.
Indugio nella Sala comune di Grifondoro, vorrei rimanere qui tutta la notte, aspettando Felpato...come mi manca... non lo so neanche spiegare.
Dopo circa un quarto d'ora passato a contemplare la stanza decido di tornare nei sotterranei.
Senza fare rumore torno nella stanza di Draco, aspettandomi di trovarlo ancora addormentato.
«Dove sei stata?»la sua voce glaciale mi fa voltare di scatto.
Si sarà appena svegliato, perché ha i capelli scompigliati, ed è ancora steso sul letto, nudo.
«Nella mia camera, a bermi un goccio e a fumare una sigaretta. O almeno ci ho provato, ma una delle mie compagne me l'ha impedito.»dico prontamente, scrollando le spalle, e proprio in quel momento mi rendo conto di aver dimenticato la stola nel letto di Ron.
Draco si mette le mani sul viso e sospira.
«Vieni qui, abbiamo ancora un po' di tempo per dormire.»preme una mano sul letto e mi fa segno di stendermi.
Invece di mettermi accanto a lui, tolgo la camicia da notte, e mi metto a cavalcioni su Draco.
«Dormire? Andiamo... sei già esausto?»domando per poi baciargli il collo.
«Scherzi? Avremo dormito sì e no un paio d'ore! E poi non mi va di arrivare stanco a lezione.»risponde strofinandosi un occhio.
Alzo le sopracciglia e incrocio le braccia, poi gli mollo una sberla.
«Ahi! E questo perché?»domanda tirandosi su con i gomiti e massaggiandosi la parte colpita.
«Davvero preferisci le lezioni?»sgrano gli occhi falsamente.
«Meg, ci sono i G.U.F.O. quest'anno, e non ci tengo ad essere bocciato, mio padre...»si ferma di colpo.«Beh vorrei prendere dei buoni voti...tutto qui.»spiega abbassando lo sguardo.
Gli accarezzo il viso e gli lascio un bacio sulle labbra, approfondendolo. Prendo le sue mani e le metto sul mio petto, per poi tornare a baciarlo.
«Draco! Possiamo rientrare? Draco!»le voci di Tiger e Goyle sono accompagnate dal loro bussare rumoroso.
Draco si stacca da me come se fossi una bombola d'ossigeno da cui si fa fatica a separarsi.
«Un momento e entrate.»esclamo, alzandomi e infilandomi la camicia da notte.
«Beh...vuoi farti trovare così? Vestiti e falli entrare, io vado nella mia stanza.»sorrido.
«Sei sicura? Posso cacciarli di nuovo.»
«No, riposa, farò lo stesso.»sussurro scoccandogli un altro bacio sulle labbra, afferro la bacchetta ed esco.

Born To DieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora