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Song (Flashback):Bohemian Rhapsody (Queen)
Flashback
Il 31 luglio 1978, Megan Gold compì sedici anni.
Tutto era pronto per il suo compleanno, i regali, il cibo, le decorazioni... mancava una cosa sola: la musica.
Ma per quello ci pensò Sirius.
Il suo Sirius.
Meg e Sirius dovevano vedersi di nascosto, per evitare che Ariana se ne accorgesse.
Ariana aveva fatto del suo meglio per rendere la figlia felice, e aveva ottenuto due lividi belli grossi sul braccio e sul fianco grazie a Noah.
Quello sul braccio l'aveva coperto con un unguento che rende invisibile qualsiasi macchia della pelle o imperfezione, l'altro invece era coperto dal lungo vestito di sera azzurro che aveva indossato.
Noah, dal canto suo, era nervoso: aveva dovuto lasciare l'amante per un paio di giorni, a causa del compleanno di Meg.
Remus, James e Lily avevano regalato a Meg un kit per scope da professionista, oltre che la scopa stessa, una delle migliori, fabbricata in Australia: Scarletarrow, dal manico rosso acceso.
Sirius invece le regalò qualcosa che Meg non si aspettava e che non sapeva usare: un giradischi e alcuni vinili dei Queen, un gruppo musicale babbano.
Meg rimase ammirata e sorpresa, Sirius e Lily le spiegarono come funzionasse, e poi Sirius inserì il primo disco...
Bohemian Rhapsody fu la colonna sonora di quella giornata.
Megan era rapita da quelle voci, dalla musica, e dall'oggetto appena ricevuto: bizzarro e meraviglioso allo stesso tempo.
Grattastinchi aveva apprezzato molto, perché si stendeva sul divano e si godeva la canzone.
La torta era al cioccolato e alle fragole, con una scritta enorme: "Buon compleanno piccola Meg".
Megan sporcò di panna il vestito color porpora, per colpa di James che le gettò un una fetta di torta addosso, per farle uno scherzo.
Ariana si commosse quando Meg la guardò, perché la sua bambina era diventata un po' più grande dell'anno prima, e ciò significava che stava diventando adulta, forse troppo in fretta.
"Chissà se si sposerà davvero..." aveva pensato.

Hogwarts
Megan non riesce a svegliare Ron, che dorme accanto a lei, nudo e stremato.
Quello che hanno fatto è eticamente scorretto sotto tutti i punti di vista, entrambi ne sono consapevoli.
Megan sente una strana sensazione: sarà senso di colpa? Fame? O entrambe le cose?
Per tutto il tempo si è sforzata di pensare a Sirius, ma non è lui che voleva davvero...questo la spaventa.
Ha tradito Draco, e ha tradito anche Sirius, no?
Ron? Amico? Amante?
«Mhh... cinque minuti.»borbotta Ron continuando a sonnecchiare.
Megan lo fissa, e le viene da sorridere.
Non sei così male, Ginger Tonic.
«Vuoi davvero arrivare tardi il primo giorno di lezioni? Sei un prefetto!»Megan alza la voce e si siede su di lui, scuotendolo.
«Lezioni? PER LE MUTANDE PIÙ CONSUNTE DI MERLINO!»Ron apre gli occhi di scatto, e si alza di poco, ha il petto sudato e ha ancora il fiatone, e le gote rosse.
In meno di due secondi, tutti i ricordi nella notte prima gli tornano in mente: sorride.
«Cosa c'è? Vuoi alzarti?»
«Io avevo in mente-»ammicca lui
«Sei un prefetto.» Meg gli prende gli mani, per fermarlo, poi lo lascia fare.
Ron le accarezza i capelli, e poi delicatamente le guance.
«Non diciamolo a nessuno, va bene?»sussurra lei.
«Va bene.»conviene il ragazzo.
«Ah e... mettiti qualcosa addosso, sempre se trovi i pantaloni.» Megan risponde con una risatina stucchevole e un po' acuta.
«Dove ho messo la stola?»
«La stola? L'hai tolta in camera.»Ron si alza, e afferra l'intimo e i pantaloni, ma un pensiero tagliente lo affligge; i due rimangono a fissarsi, e poi... realizzano.
«MERDA!»

Harry è in piedi da un'ora a fissare la stola di seta bordeaux accanto alla porta.
Non sa cosa pensare, né cosa fare.
Un paio di idee gli passano per la testa, e tutte implicano violenza e nervosismo.
Meg è stata qui.
«Perché si comporta così?»si domanda ad alta voce, inforcando gli occhiali.
Harry abbassa lo sguardo e si decide a scendere dal suo letto, afferra la stola e la osserva.
Non è una puttana, però si comporta da tale.
Pochi istanti dopo la porta si apre: è Ron, con il mantello dell'invisibilità sotto braccio.
«Ehm, buongiorno.»balbetta lui, diventando pallido alla vista della stola.
Harry guarda negli occhi il suo migliore amico, sorride e poi scuote la testa.
«Siamo solo al primo giorno di lezioni, hai intenzione di fare così tutto l'anno? Gliela riporto io.»il tono di Harry è duro e solenne, quasi comico.
«Harry, non sono affari tuoi.»
«Sono affari miei, credimi.»
Ron incrocia le braccia, e si avvicina all'amico.
«No, io posso fare quello che voglio con chi voglio e quando voglio.»
La rabbia inizia a divampare nell'animo di Harry: stringe i pugni.
«Non con lei.»
«Scusami?»
«Lei è fidanzata
Con Sirius, lei sarà sempre di Sirius, avrebbe voluto dirgli.
«Con Malfoy...»Ron alza gli occhi al cielo.
«Non mi interessa, resta il fatto che ha un ragazzo. Non sei tu.»gli occhi verdi di Harry guizzano dalla stola a Ron, da Ron alla stola.
«Ora muoviti, gli altri sono già scesi, sei un prefetto, ricordi?»
Ron stringe le labbra e poi sbuffa pesantemente, sedendosi sul letto di Harry.
«E ora cosa c'è?»
Harry si trascina verso l'amico, con il viso ancora contratto e la stola tra le mani.
«Io voglio stare con lei.»
Non ci puoi stare, amico.
«Lo vuoi davvero?»
Ron sorride, e un po' di rossore appare sulle sue guance candide.
«Sì, credo proprio di sì.»
Harry lo guarda con compassione, scuote la testa.
Quest'anno iniziamo proprio male.
«Facciamo così, dimenticala, va bene? Esci con altre ragazze! Distraiti!»
«Ma io voglio Meg.»
«La ami
Gli occhi chiari di Ron brillano in quel momento, il suo cuore batte all'impazzata.
«La amo.»
Harry vorrebbe dirgli tutto, evitargli brutte sorprese, dopotutto è il suo migliore amico.
Lei non può amarti, lei amava solo Sirius.
Harry ha un'idea, un po' crudele, ma gli sembra l'unica soluzione.
«Forse lei ama Malfoy.»
«Non l'avrebbe mai tradito.»
«E se l'ha fatto per ripicca?»Harry alza un sopracciglio.
«Meg non è così vendicativa.»scoppia a ridere Ron.
Beh... è peggio, pensa Harry stringendo la stola.
«Dovresti farti una doccia, sei tutto sudato.»
Ron arrossisce di colpo, e si alza dal letto.
«Beh, sai, correndo si suda.»sorride cercando di convincere più se stesso che Harry.
«Certo, come no: vai a lavarti e sbrigati.»Harry scuote la testa divertito, poi esce dalla sua camera e si dirige al piano inferiore.

Megan è entrata di soppiatto nella camera di Draco, che dorme ancora.
Guarda le sue labbra leggermente schiuse, il pigiama scuro che fa risaltare la pelle color latte (proprio come la sua), i capelli biondi che gli incorniciano il volto...
Meg gli accarezza la testa.
Forse dovrei ucciderti ora, nel sonno.
Tutto quello che avverte è un leggero senso di colpa, nulla di più.
Afferra la borsa rimpicciolita, contenente il veleno di vedova nera, e corre in bagno, sigillando la porta.
Sul water poggia la borsa, estrae la siringa (già pronta con il veleno), poi si alza la camicia da notte.
Dritta nell'arteria femorale.
Inietta tutto il veleno, notando che si è formato un piccolo e insignificante livido violaceo dove è stata fatta la puntura.
«Maledizione!»impreca la ragazza, tirandosi su i capelli madidi.
Il sudore le scorre sulla fronte, sul collo e sul petto, per un attimo la testa le gira forte, ed è costretta a sedersi sul pavimento.
Cosa mi sta succedendo?!
Il sudore continua ad aumentare, Meg chiude gli occhi credendo di svenire, ma non può farlo.
Devo calmarmi, il veleno non può uccidermi, dev'essere un effetto temporaneo.
Meg si alza, ancora sudata, rimpicciolisce di nuovo la borsa, e si dirige fuori dal bagno, tentando di non pensare al sudore.
Draco si sta per svegliare, così Meg nasconde di nuovo la borsa e si stende accanto a lui.
«Buongiorno.»biascica sbadigliando.
Gli occhi di Meg incrociano quelli del ragazzo, così grigi e penetranti.
«Sei un po' sudata.»
Cosa?
«Ho caldo.»
«Anzi non un po', tu sei molto sudata.»constata Draco guardando le chiazze di sudore sulla camicia da notte della ragazza.
«Cosa hai combinato?»
«Ho bevuto del wisky incendiario nelle cucine e ho fatto il tragitto di corsa.»
Perché mento così velocemente?
«Quando la smetterai di bere così?»
Vengono interrotti, perché qualcuno bussa alla porta: Pansy Parkinson.
Draco si alza, e sbadigliando apre la porta.
«Pansy, cosa c'è?»
«Il professor Piton e il preside vogliono urgentemente parlare con Megan Cooper.»risponde Pansy con un ghigno perfido.

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