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Hogwarts

Ron entra nella sala comune, è davvero molto tardi ma ha dovuto fare la ronda della sera, ha accettato l'ultimo turno dopo Hermione, in quanto prefetto ormai è suo dovere.

È sudato e stanco, seppur soddisfatto.
Ha dovuto anche beccarsi una ramanzina dalla Signora Grassa, perché, disgraziatamente per lui, non ha chiuso il passaggio dietro di sé e quindi è dovuto tornare indietro.


Attento a non fare rumore decide di farsi una doccia breve nel bagno del dormitorio, ma prima lancia uno sguardo al giornale che gli ha prestato Seamus, "La Gazzetta del Profeta".


I capelli rossi sembrano più lunghi essendo bagnati, e mentre si avvolge l'asciugamano intorno alla vita, apre di soppiatto l'armadio, restando in ascolto del russare perpetuo dei suoi quattro compagni di stanza.


«Hai appena fatto una doccia e hai paura che adesso si sveglino?» un sibilo delicato lo fa sussultare, e il pigiama gli cade dalle mani.
Le sue orecchie diventano rosse insieme alle sue guance.
Megan Cooper è sul suo letto, stesa e lo osserva con un ghigno divertito sul volto, mentre le tende del baldacchino sono legate insieme dalla stola della ragazza.
«Che ci fai qui?» sussurra preoccupato.
«E tu come mai vai a letto così tardi?»
Ron sa bene che le persone che rispondono a una domanda con un'altra domanda non promettono niente di buono.
«Sono un prefetto...» spiega tenendosi l'asciugamano ben saldo addosso.
«Oh, giusto, stanco?» domanda la ragazza tirando su la testa dal cuscino.
Ron fa un cenno stringendo le labbra.
«Come sei entrata qui?»
«I tuoi capelli gocciolano.»gli ricorda la ragazza, mentre si guarda intorno, domandandosi se questa camerata sia proprio quella dei suoi vecchi amici, vorrebbe un segno, e nonostante abbia tastato il legno del baldacchino non ha riconosciuto nemmeno un'incisione...un'iniziale... nulla.
«Potresti uscire?»
«Sono appena arrivata, andiamo! Mi volto!» dice battendo sul materasso una mano, per poi girarsi, stando seduta a bordo letto.
Ron è incredulo e più imbranato del solito, deve fare attenzione a non svegliare nessuno e allo stesso tempo deve contenersi.
«Perché sei qui?» domanda balbettando un po'.
«Il tuo caro amico non vuole dirmi nulla di quello che è successo durante le vacanze.»
«Forse perché non è successo nulla.» ipotizza Ron infilandosi i boxer.
Megan storce la labbra e si gira di scatto, facendo sussultare di nuovo il ragazzo.
«Sento che vuole nascondermi qualcosa.» sussurra mantenendo il ghigno.
Ron deglutisce e si scosta alcune ciocche di capelli bagnati dal viso, guardando il giornale di tanto in tanto.
«Però, non sei così male!» osserva Megan alzando di poco la voce. «E smettila di arrossire o andrai a fuoco sul serio.» continua facendogli un sorriso che non ha nulla a che vedere con il ghigno precedente.
«Voglio che tu mi racconti tutto, ti prego, di me potete fidarvi, anche se sono una serpeverde.» mentre pronuncia queste parole la vestaglia le cade dalle spalle rivelando la camicia da notte di seta.
«Anche se sono la ragazza di Malfoy.»prosegue Megan.
Ron, come incantato, prende posto accanto a lei.
«Non è così semplice.» inizia storcendo il naso cosparso di lentiggini.
«Hai ancora i capelli bagnati.» sussurra Megan prendendoli fra le dita, poi gli accarezza la testa.
«Conoscevo una persona... aveva i capelli proprio come i tuoi.»
Ron è sbalordito, non gli pare vero che Megan Cooper, proprio lei, gli stia regalando un momento di tenerezza.
Il ragazzo la guarda dritto negli occhi...una così bella ragazza... senza trucco o altri ghingheri.
A detta di Ron... è affascinante molto più così che acconciata a quel modo.
I pensieri del rosso vengono bruscamente interrotti da un lamento, che proviene dal letto di Harry.
Megan si gira verso il ragazzo.
«Ha un incubo.» esordisce Ron continuando a sussurrare. Megan nota finalmente la Gazzetta del Profeta, e fa per alzarsi.

«Si sta per svegliare.» il panico si impossessa delle sue iridi, ma Megan non ha nulla di cui preoccuparsi.
«Entra qui! Presto» Ron la prende per i fianchi, tirandola sotto di sé nel letto e coprendo entrambi con il lenzuolo. Megan si tappa la bocca con entrambe le mani fissando il volto del prefetto.

Born To DieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora