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Flashback
Meg tornò a Hogwarts con un vuoto nel cuore che non si seppe spiegare.
Sirius l'aveva lasciata, ma la motivazione non la conviveva per nulla. Dopotutto lui non avrebbe mai reagito in quel modo, c'era sotto qualcosa.
Malocchio gli aveva fatto un discorso sulla responsabilità... che avesse aggiunto altro?
«Hey Meg!»
Meg si voltò, evitando di inciampare sulle scale verso il dormitorio, Pandora era proprio dietro di lei.
Aveva un viso più colorito, e sembrava meno distante del solito, ma sempre un po' con la testa tra le nuvole.
«Hey... come va?»Meg cercò in tutti i modi di mascherare la tristezza, ma una lacrima le scese inevitabilmente.
«Ho saputo di James, sta bene? Oh, Priscilla, stai piangendo?»Pandora si avvicinò all'amica e le prese una mano regalandole un sorriso gentile.
Meg ricambiò il sorriso, e le strinse la mano.
«Non è niente. James sta meglio.»disse dolcemente Meg tirando su col naso.
«Sei agitata per la lezione nuova?»
«Quale?»
«Quella di materializzazione, hanno organizzato un corso apposito ma solo coloro che hanno diciassette anni possono sfruttare questo potere, io per esempio prima di agosto non posso.»spiegò Pandora.
«Credo valga lo stesso per me. Comunque sarò presente.»disse Meg osservando l'anello con una stellina color verde mare che portava l'amica.
Sfortunatamente tutto ciò le avrebbe ricordato inevitabilmente Sirius. Infatti la prima volta che si era smaterializzata l'aveva fatto con lui, per poi finire a fare l'amore per la prima volta nel proprio garage.
Era un tipo di materializzazione congiunta, e farlo da sola poteva essere solo una manifestazione di indipendenza per Meg. Stava imparando di nuovo a dormire da sola, ma Sirius... Sirius era troppo importante per lei.
Avrebbe voluto dirglielo, farlo sentire in colpa per il modo brusco con cui l'aveva trattata.

Mentre camminava per i corridoi si rese conto di sentire una voce familiare maschile.
Vide Severus Piton che usciva dall'ufficio di Lumacorno e le andò incontro.
«Megan.»
«Severus.»
La ragazza osservò l'espressione dell'ormai ex amico, era più rilassata del solito e teneva stretto un manuale di pozioni.
Severus la scrutò con attenzione, e poi le porse il libro.
«Così magari eviterai di scarseggiare in pozioni, per quando verrò a insegnare qui.»
Meg rimase sconvolta e lusingata allo stesso tempo. Severus era sempre stato molto geloso dei suoi libri. Specialmente quello di pozioni.
Osservò la copertina dalla rilegatura un po' rovinata e accennò un sorriso.
«Grazie.»
Piton si limitò a chinare di poco la testa e poi proseguì verso lo studio del preside.
Aprì il libro: "Di proprietà del Principe Mezzosangue".
Meg restò congelata a quella scritta.
"Principe Mezzosangue" era il soprannome che gli aveva affibbiato dopo la litigata con Lily, dopo che lui aveva chiamato la sua migliore amica Sanguemarcio.
Non capì il motivo di aver mantenuto il soprannome, ma continuò a sfogliare il libro, e in effetti c'erano un sacco di correzioni, appunti, e note in aggiunta.
Severus ci aveva lavorato con anima e cuore su quel testo.
Meg si diresse al corso di materializzazione, pronta ad avere la sgradevole sensazione che le sue viscere si stessero contorcendo.

Hogwarts
La collana avvelenata di Katie Bell è stata portata da Meg direttamente ai professori.
La cosa che ha stupito tutti è stato il fatto che al contatto con le mani nude a Meg non sia capitata la stessa sorte di Katie.
Meg lo sa il motivo, lei è diventata ormai immune ai veleni, grazie al veleno di vedova nera che si sta iniettando regolarmente.
Harry non ha perso tempo ad incolpare (per la collana) Malfoy, del quale sospetta dall'inizio dell'anno. Harry è convinto  che Draco sia un mangiamorte.
Meg non ci ha creduto, dopotutto se ne sarebbe accorta dal marchio sul braccio.
Tuttavia l'attenzione di tutti è spostata sulle lezioni di materializzazione.
O meglio le prove per l'esame della medesima disciplina.
Meg lo sa fare da anni ormai, e per lei non è un problema fingersi un po' incapace all'inizio per non dare nell'occhio.
Si tira su i capelli biondi, tenendoli in una crocchia tutt'altro che ordinata. Si posiziona nel suo raggio di azione e aspetta che il professore dia il via.
Davanti a lei ci sono Draco, Harry e Ron.
La cosa esilarante è che Harry si trova al centro, come una sorta di zona neutrale tra due popoli in guerra.
Meg decide di concentrarsi su di lui, è l'unico modo per non cedere nel dare confidenza a Draco che l'ha ignorata per più di una settimana e per non distrarre Ron, che potrebbe girarsi per rassicurarla ingenuamente.
Stranamente fallisce, e torna a guardare la schiena larga di Draco, poi i capelli biondi e poi... il suo profilo, la punta del suo naso, tutto ciò sporgendosi in avanti.
Vorrebbe che si girasse verso di lei, vorrebbe perlomeno guardarlo negli occhi, magari urlargli contro e ricordargli della notte del ballo.
Invece no, perché qualcun altro gli sta facendo gli occhi dolci: Daphne Greengrass.
Meg ritorna a guardare Draco, alzandosi sulle punte, lui è concentrato sul discorso del professore, ma di tanto in tanto ricambia le occhiate di Daphne.
Qualcosa nello stomaco di Meg inizia a ribollire, una sensazione strana, non del tutto sconosciuta la assale.
Il movimento continua, e presto la ragazza si rende conto che è nausea.
Si porta una mano alla bocca tentando di farsela passare.
Prima la fame irrefrenabile, e ora un violento senso di vomito.
Deve assolutamente cacciare fuori tutto ciò che ha ingerito, ma non può.
Nella Sala Grande cala un silenzio tombale, il professore sta passando in rassegna tutti coloro che sono presenti.
«Ti senti bene?» Ron si gira e vede la sua ragazza assumere un colorito pallido, ancora più pallido del normale...
Meg sfodera un sorriso debole, e annuisce, poi si riporta la mano alla bocca.
«Meg, che ti succede?»chiede Hermione notando l'espressione di malessere sul volto dell'amica.
Succede... succede che ho un brutto presentimento, pensa Meg, senza togliere la mano.
Alza il pollice dell'altra mano per rispondere a Hermione "tutto okay".
Meg sente lo stomaco stringersi in una morsa, quel qualcosa spinge prepotentemente e un rigurgito amarissimo le sale in gola.
«Megan Cooper.»
Meg alza l'altra mano, sperando che il professore la veda, ma la statura dei tre disgraziati -come li chiama- davanti a lei lo rende impossibile.
«Megan Cooper!»
Tutti si voltano verso di lei, Meg resta con la mano alzata, e poi capendo che non funziona si decide a scostare l'altra mano dalla bocca.
«Presen-»
Meg è piegata in due, e getta fuori tutto ciò che ha messo nel suo stomaco nell'ultima settimana e mezzo, proprio lì, davanti a tutti.
Deglutisce, e alza di la testa incrociando lo sguardo preoccupato di Harry, quello di Ron e infine quello di Draco.
La cosa non fa che peggiorare, prova un senso di imbarazzo nel farsi vedere così da Malfoy, come se fosse tutta colpa sua.
Draco fa un passo verso di lei, ma Harry, Ron e Hermione lo battono sul tempo.
«Scusate.»Meg tira fuori la bacchetta nell'intento di pulire, ma un altro conato la assale. La divisa di Harry ne è la vittima.
«Potter, accompagna Cooper dal
dottor Murphy.»lo incoraggia Gazza che si è avvicinato per pulire.
Ron e Hermione fissano Meg, e Harry fa un cenno a entrambi per farli tranquillizzare.

Born To DieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora