Hogwarts (Meg)
Harry, avendo chiuso la porta dietro di sé, posa il mantello sul letto, accanto all'album fotografico, io mi alzo da terra tenendo la mappa dietro la schiena.
«Harry? Già di ritorno?»domando tranquillamente, maledicendomi per non aver stregato la porta affinché rimanesse chiusa.
«Cos'hai lì?»chiede nervoso, ha notato la mappa dietro di me.
«Oh...nulla.»sorrido di nuovo.
«Meg, fammi vedere!»esclama quasi urlando.
«No!»inizio a correre per tutta la stanza, saltando sui letti, ringraziando chiunque stia vegliando su di me di non inciampare a causa dei tacchi.
«Megan!»grida esasperato, standomi dietro, arrivo al letto di Ron, e Harry è a tre letti di distanza da me.
«Non sono affari tuoi!»
«Ron sta giocando da schifo, okay? E non sono stato io a farlo abbattere... Se vuoi saperlo, il tuo ragazzo sta cantilenando il mio migliore amico!»ribatte Harry, indicandomi la finestra.
Tenendo stretta la mappa, ascolto la cantilena maligna, che si erge dal campo di Quidditch, a giudicare da quello che vedo oltre il vetro la partita non sta andando bene...
«Io sono amica di Ron, credimi! Ma non posso litigare con Draco!»
«Devi trovarne un altro più ricco, vero?»sputa Harry.«Non ti basta aver...»si blocca scuotendo la testa.
«Sono stanca delle tue insinuazioni!»urlo a mia volta, avvicinandomi di un letto, sempre sui tacchi.«Sei hai qualcosa da dirmi, dilla chiaramente!»
Gli occhi di Harry sono lucidi e carichi di nervosismo.
«Tu non ami nessuno! Ami solo te stessa! Non pensi che potrebbero esserci delle persone che si struggono per te!»si avvicina anche lui di un letto.
«Ah sì? Beh mi dispiace di aver illuso Ron! Ma era necessario! Okay ammetto di avere esagerato! Ma ho fatto tutto quello che ho fatto per un bene superiore!»
Idiota! L'ho fatto per avere informazioni su di te! E anche per avere contatto con qualcuno di buono e non malvagio!
«Me l'ha detto sai! Ha detto che volevi sapere di me sempre!»ha le lacrime agli occhi, non capisco dove diavolo vuole arrivare.
«Sì... Sei mio amico, capisci?! Ho anche detto a Draco di chiedervi scusa, ma non ha accettato... Ma non posso permettermi di perderlo! Poi pensala come vuoi!
Ma non dire che amo solo me stessa!»
Harry, senza preavviso, mi salta addosso per prendermi la mappa e atterriamo sul letto di Neville, lottando per quella dannata pergamena.
«Non voglio farti una fattura o del male, perciò dammela!»mi avverte bloccandomi un braccio.
«Questo farà male.»sorrido dandogli un calcetto in mezzo alle gambe, facendolo cadere dal letto.
Ma prima che possa arrivare alla mia bacchetta, Harry mi afferra una caviglia, e il mio piede destro cede, facendomi cadere, tenendo ben salda la mappa.
«Potevi uccidermi.»
«Il verbo corretto sarebbe "castrare".»rispondo liberandomi dalla presa, correndo verso la mia bacchetta.
Harry si fionda sulla sua e urla "Expelliarmus", e la mia bacchetta vola via.
«Credevo avessi capito che non mi serve quel bastoncino...»
Faccio volare anch'io la sua bacchetta, poi accelero il passo verso la porta, purtroppo Harry mi prende per un braccio.
«Lasciami, James!»urlo alla fine.
Quelle parole mi escono quando è troppo tardi...
Harry molla la presa, e sento il suo respiro affannoso, a causa della nostra lotta, che si placa.
«Come mi hai chiamato?»domanda come se sperasse in un mio passo falso.
Lo guardo negli occhi, la mappa mi cade a terra, e restiamo a fissarci per quasi due minuti.
«Il tuo secondo nome, no?»
«Non credo che tu ne abbia mai sentito fare menzione.»risponde all'istante, volendo cogliermi in fallo.
«Sei tu "MG", non è così?»la sua voce è un sussurro... un eco...quasi lontano...
No! Non può essere! È troppo presto!
Non lo ascolto più, lascio la mappa a terra e corro via, verso l'ufficio di Silente, senza affannare, solo con il mio cervello che lavora freneticamente.Flashback
Megan riposava beatamente, con la testa sul grembo di Sirius, mentre lui le accarezzava i capelli, per farla rilassare, e il resto del corpo su Remus, che era tornato insieme a Lily dallo scompartimento dei prefetti.
«I tuoi vengono a prenderci?»domandò Sirius a James, che aveva il capo poggiato sulla spalla di Lily.
«Certo, comunque la mamma ha detto che puoi lasciare la moto in giardino, i vicini babbani si sono trasferiti, sai?»
«Papà ha ancora l'influenza?»
«Sirius, perché chiami papà il signor Potter?»chiese Megan guardando gli occhi grigi del ragazzo.
«Vivo lì da un po'... sono andato via di casa.»
Megan capì che quella sarebbe dovuta essere una conversazione privata così, si mise a sedere su di lui, liberando Remus e gli diede un bacio sulle labbra davanti ai loro amici, per la prima volta dopo il ballo.
«Wow... raccontale questa storia più spesso.»scherzò James, beccandosi una gomitata da Lily.«Hey!»
Megan si girò verso Lily sorridendo, ma Sirius la fece voltare di nuovo per darle un altro bacio, accarezzandole i fianchi, tenendo una mano sulla gamba.
Meg arrossì ancora, e si sforzò di sembrare a suo agio, e di non lasciarsi prendere dalle emozioni o dall'imbarazzo. Aveva caldo, nonostante facesse freddo... avrebbe voluto aver indossato qualcosa di più leggero, perché stava avvampando.
Si costrinse a dare la colpa al maglione di lana, e non alla camicia semiaperta di Sirius, o ai suoi occhi, oppure alla sua mano sulla sua gamba, e neanche alle sue labbra sul suo collo, mentre gli altri non guardavano.
"Hai solo quattordici anni" sentiva la voce di sua madre che glielo avrebbe ripetuto fino allo sfinimento, una volta saputo che lei si vedeva con Sirius.
Anche se loro non avevano esplicitamente detto di stare insieme, perché in effetti...non c'era bisogno...era palese e basta.
Ma l'avrebbe detto a sua madre?
E a suo padre? Che criticava la famiglia Black da sempre....
«Evans, che ne dici di farlo anche noi? Andiamo! Sarà divertente!»propone James, mettendo una mano sulla coscia di Lily.
Lily scaraventò via la mano, e gli fece il solletico sulla pancia, con una fattura molto divertente.
«Smettila!»ansimò James tra una risata e l'altra, mentre Lily lo punzecchiava:«Così impari a tenere le mani a posto!»
«Vi prego! Basta!»rise Remus.«Ma...Peter dov'è? Ha detto che sarebbe tornato subito!»
E in effetti Peter fu di ritorno, con una manciata di dolci.
«Servitevi.»sorrise a tutti tranne a Meg.
«Oh, grazie.»esclamò Sirius, addentando un cioccocalderone, e Megan per un attimo non sentì più caldo, perché lui si stava concentrando sui dolci.
Si tastò il collo, pregando che non fosse evidente il fatto che stava morendo di imbarazzo e di eccitazione al tempo stesso.
«Lily, mi accompagni al bagno? Non ricordo mai in quale scompartimento è!»trovò una scusa, e l'amica l'accontentò subito, perché insieme si diressero al bagno.
«Tutto bene? Sembravi sconvolta.»
«Sì, certo, puoi anche aspettarmi fuori.»
Lily allungò una mano verso di lei, e Megan per un secondo smise di respirare temendo che Lily le dicesse "Chi ti ha lasciato un segno sul collo?".
In effetti doveva controllare se le aveva lasciato il segno quel bacio...
«Avevi un capello sul maglione.»disse Lily tranquilla.«Sicura di stare bene?»
Megan rise istericamente, ma tornò a respirare.
«Sì! Ci metto un secondo!»
Entrò nel bagno del treno, un po' stretto ma pulito, lo specchio era di fronte a lei, si scostò i capelli dal collo, e per fortuna era solo un po' rosato, non c'erano segni violacei che aveva visto sul collo di alcune sue compagne di scuola, che erano costrette a coprire quei succhiotti con incantesimi o cosmetici.
«Devo stare calma! Sono cose normali! È normale...lui è più grande, è ovvio che... insomma... non so neanche se stiamo insieme veramente! Insomma sì... ma non l'ha detto chiaro e tondo e nemmeno io... Per Merlino! Devo calmarmi.»ripeteva guardandosi allo specchio.
Lily bussò e non ricevendo risposta entrò.
«Che diavolo succede? Parli da sola?»divertita si mise di fronte a lei e la scrutò.
«C'entra un certo...Sirius Black?»
«Oh, non abbiamo litigato, anzi.»
«Già, anzi... voglio dire...non ti facevo così audace.»sogghignò Lily alzando le sopracciglia.
«Non lo sono! Sono solo...beh non ho mai avuto un ragazzo vero e proprio, lo sai, no? Solo qualche bambinetto del mio quartiere...»
«C'è dell'altro vero?»
«Okay...capisco che sia più grande...e devo dire che ci siamo trovati in posizioni più equivoche e imbarazzanti...ma ora tutto mi sembra così reale che...» si tolse il maglione, perché stava sudando, rimandando con una maglietta sempre a maniche lunghe ma molto più leggera.«Lily! Sto sudando! E ho un calore che non so spiegare! Inoltre mia madre vorrà sapere chi è il ragazzo coraggioso che mi ha salvata quella notte, come ha detto Silente! Insomma doveva per forza avvertirla, dopotutto sono finita in infermeria! Però non riesco a dirle chi è! Mio padre odia i Black...»Meg emise un verso stridulo si sedette sul pavimento, con le mani tra i capelli.
«Mia cara, tu sì che ti fai troppi problemi pensi troppo, e questo ti blocca. Tu e Sirius state insieme e siete una bella coppia, tuo padre non lo accetta? Non importa, ma non puoi impedirti di essere felice! E poi non sai cosa diranno i tuoi! Puoi anche omettere che hai un ragazzo, almeno per il momento, non pensi?»
«Ma tra meno di un'ora lo vedranno alla stazione, capisci?»
«Beh...Ho un'idea! Ci serve James!»
«James?»
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Born To Die
FantasyMegan è morta a 17 anni, ed è tornata in vita grazie ad Albus Silente. Non prova emozioni o sentimenti, non avverte odori, sapori, caldo oppure freddo, dolore o piacere. Non le batte il cuore. Sirius Black era il suo ragazzo prima di morire, e Lily...