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Hogwarts
Pansy Parkinson, non ha molto da raccontare di se stessa: poco e niente.
In casa sua non è molto apprezzata, ha tre fratelli più grandi che hanno studiato a Durmstrang, si sono diplomati con ottimi risultati e ora lavorano come Spezzaincantesimi in Canada.
La signora Parkinson desiderava mandare sua figlia a Durmstrang, ma il signor Parkinson no.
Pansy non è abbastanza intelligente, almeno così suo padre ha sempre creduto.
La più stupida della sua età, la bambina a cui è stato diagnosticato un disturbo "nervoso", insomma: la figlia sbagliata e indesiderata.
Patricia e Patrick Parkinson hanno sempre considerato così la loro Pansy.
Quando aveva nove anni Pansy distrusse una cristalliera che era appartenuta a sua nonna, solo per un capriccio.
Fu allora che sua padre la trascinò da un tale, un certo "Mister Yusteron", che era uno specializzato in disturbi nevrotici. Mister Yusteron dichiarò che la bambina doveva essere sottoposta a scariche di energia magica continue, almeno per due settimane, e in seguito solo due/tre volte l'anno.
Pansy da quel momento ha iniziato a mangiarsi le unghie, prima e dopo la cura. Appena ricrescevano molto (effetto collaterale della magia utilizzata) le spezzava con un taglierino dalla lama molto affilata e poi completava il lavoro mangiandole.
È sempre stata la sua valvola di sfogo nel periodo delle scariche energetiche.
Nessuno aveva pensato che potesse trattarsi di carenza affettiva, di incapacità genitoriale o di maltrattamenti.
La colpa di chi era? Della bambina.
Eppure, Pansy è stata sempre crudele sopratutto con i babbani.
Aveva scoperto, qualche mese dopo la cura, che l'idea di scariche elettriche non era qualcosa che apparteneva al mondo magico: l'avevano creata i babbani, sotto il nome di elettroshock.
Per i babbani doveva essere più doloroso, e nel corso del tempo era stata considerata una pratica orribile.
Tuttavia la magia non ha avuto molto effetto, perché le crisi si ripresentavano comunque anche se in maniera più leggera.
Pansy Parkinson si era legata a Draco, talmente tanto, che se ne era innamorata perdutamente.
Agognava alle sue labbra ancora prima di poter comprendere cosa fosse quell'infatuazione: un'ossessione distruttiva e piacevole.
Ma ora? Ora c'è Meg.
Pansy odia Megan con tutta se stessa: Meg è riuscita a far breccia nell'animo del ragazzo, nel suo cuore.
Pansy ha sempre sostenuto Draco, in tutto e per tutto, Draco ha fatto lo stesso, ora basta.
Draco è preso da Megan.
Draco è innamorato di Megan.
Pansy prima di sedersi al tavolo, ha parlato con il professor Piton, che (oltre ad aggiustarle il naso) le ha assicurato di punire severamente Megan Cooper.
Quindi ora cena tranquilla, crogiolandosi nella sua piccola imminente gloria.

Hogwarts (Meg)
È fatta: ho rovesciato la zuppa di barbabietole e spinaci addosso a un prefetto, Ron.
Ho già ricevuto un ammonimento dalla professoressa McGranitt a causa di ciò che ho fatto a Pansy (nulla di più) e di sicuro non finirà qui.
Ron mi rivolge uno sguardo indignato: la rabbia e il risentimento infiammano i suoi occhi chiari, le orecchie sono rosse e le labbra tremanti.
«Venti punti in meno a Serpeverde!»sbraita alzandosi bruscamente, rovesciando a sua volta del succo addosso a Hermione.
I capelli sono ricoperti di sbobba e il distintivo di prefetto gli è caduto nel piatto.
Harry si porta le mani alla testa, scuotendola, Hermione, altrettanto scioccata, invece:
«Buon inizio anno anche a te, Meg.»
Scrollo le spalle, poi rubo un'altra mela dal piatto di Ginny stavolta, e ritorno al tavolo dei Serpeverde.
«Che ti è saltato in mente?»sussurra Harry.
«Mi ha risposto male.»
Harry segue Ron con lo sguardo, che esce, ancora infuriato, dalla Sala Grande.
«Hai esagerato.»
«Assolutamente no.»
«Meg...»sottolinea Hermione con uno sguardo di rimprovero«Hai esagerato.»
Non ribatto: Albus Silente si erge davanti al suo leggio, fissandomi con i suoi occhi azzurri, attraverso le lenti a mezzaluna.
E poi... al tavolo dei professori, eccolo lì, Horace Lumacorno, soprannominato da James il "tricheco coi baffi".
Non è cambiato per niente, è sempre molto grasso e molto pelato, e anche molto selettivo.

Quando torno al tavolo dei Serpeverde, la cena è giunta al termine.
Draco sorride appena.
«Hai fatto perdere venti punti alla nostra casa, Cooper.»sputa Pansy, buttando giù del succo alla vaniglia.
«Il tuo naso sta meglio, devo dire ma... Cos'hai fatto con quelle unghie?»domando notando la poca cura di Pansy per le unghie.
Pansy mi guarda, sprofondando nel panico, poi sorride nervosamente.
«Non sono affari tuoi.»
Cosa nasconde?
«Andiamo nelle nostre stanze, Pansy, ci pensi tu ai ragazzi del primo anno? Devo andare con Meg.»
Pansy scuote la testa, e un ghigno di perfidia traspare sul suo volto.
«Draco, non ti preoccupare, mi raggiungi dopo.»
Detto ciò gli porgo una mela, sulla quale ho inciso con un incantesimo l'ora dell'incontro, dopodiché mi allontano, fingendo di dirigermi verso i bagni.
Il veleno l'ho nascosto in una borsetta che ho rimpicciolito e che tengo nascosta nel reggiseno, Albus Silente vorrà sicuramente parlare con me, e Draco beh... lui vorrà fare tutt'altro che parlare.
Devo escogitare una strategia, e per farlo devo far tornare Megan Cooper al centro del sistema solare: devo farmi rispettare dalla Parkinson e sopratutto devo riconquistare Ron.
E poi... poi devo dirne quattro ad Albus, e per farlo devo mandare in pezzi tutto, tenerlo alle strette.
Lui avrebbe potuto salvare Sirius, il mio Sirius, avrebbe potuto fare qualcosa...
Nessuno sarà mai Sirius, eppure Ron me lo ricorda terribilmente; sono alla ricerca di qualcosa che non riesco a raggiungere: il tocco di Sirius, il contatto con il suo cuore... e se Ron potesse darmi quello che cerco?
Che importa se non lo amo? Che importa?
Voglio provare a sentire Sirius.
Troverò Ron e mi farò perdonare.
Inventerò una scusa per non passare la notte con Draco.

Hogwarts
Ron rimane a fissare lo specchio in camera, domandandosi se non sia stato troppo scortese con Meg.
Dopotutto lei ha iniziato!
Nonostante tutto, rimane sempre una bella ragazza, molto decisa e sicura di sé, e quel sorriso? E quei capelli? E il suo profumo?
Ron non vuole farsi sfruttare, durante estate ha pensato molto al suo "rapporto" con lei, eppure la desidera ancora.
Che male c'è se non è ricambiato? 
Se lei è fidanzata con un altro?
Qualcuno bussa alla porta.
Cosa vorranno? Sono le due di notte!
Tutti dormono, e Ron, infilandosi velocemente i pantaloni del pigiama, si affretta ad aprire la porta, evitando così di svegliare i suoi compagni di stanza.
«Che ci fai tu qui?»
Eccola: Megan.
La ragazza indossa una camicia da notte in seta color bordeaux, con una stola abbinata e un paio di ballerine sempre in seta.
I capelli le ricadono morbidi sulle spalle, e sul petto, e le labbra leggermente schiuse sono deformate in un sorriso.
«Ho aspettato che lui si addormentasse, ed ecco mi qui.»
«Draco? Beh cosa vuoi?»
«Tu cosa vuoi?»Megan sussurra quasi ed entra in camera, chiudendo piano la porta alle sue spalle, e poi si lascia cadere la stola.
«Shh... stanno dormendo.»borbotta Ron nervoso.
«Prendi il mantello di Harry e seguimi.»
Ron non chiede altro, né come abbia fatto ad entrare in dormitorio né il motivo della visita, si limita ad afferrare qualcosa a piedi del letto di Harry.
«Dovrebbe custodirlo meglio.»commenta Meg, incrociando le braccia.
«Dove andiamo?»
«Zitto e seguimi.»
I due escono dal dormitorio, coperti dal mantello, senza far rumore, piove ancora fuori e l'aria è fresca.
La strada da percorrere sembra interminabile per Ron, eppure Megan sa destreggiarsi così bene tra i corridoi del castello.
Ron si tiene stretto alla ragazza, e non può fare a meno di arrossire a quel contatto così dolce e tagliente.
«Dove stiamo andando, rispondi.»Ron tenta di mantenere un tono risoluto e fermo, ma gli trema la voce.
«In un posto dove possiamo parlare meglio.»
Arrivano al settimo piano, di fronte all'arazzo di "Barnaba il Babbeo bastonato dai Troll", proprio dove si trova la "Stanza delle Necessità".
Per farla apparire bisogna passarci per tre volte davanti pensando alla "necessità" molto intensamente, cosa che Meg si sforza di fare.
«Ho capito, ma perché dobbiamo entrare qui?»
Una porta compare davanti a loro, e Megan fa strada, chiudendosela alle spalle, poi getta via il mantello.
Nella stanza c'è un letto e del parato color corallo: null'altro.
Ron rimane impietrito, tant'è che anche il suo petto diventa rosso per l'imbarazzo.
«Non puoi farmi questo.»
«Perché? Sei anche mezzo nudo.»Megan si avvicina pericolosamente a lui, accarezzandogli le braccia muscolose.
Ron balbetta, però poi le prende le mani.
«Sei una stronza senza cuore.»
«Sei tu che mi rispondi male!»
Ron stringe i pugni, si volta dall'altra parte, sente il sangue pulsare in lui, come un fiume in piena, mentre Megan continua a parlare.
E poi, poi Ron l'afferra e la bacia.
Megan non sente nulla, tuttavia ricambia il bacio, approfondendolo, gli tira giù i pantaloni: vuole disperatamente sentire Sirius, concentrarsi su di lui.
Ron tiene le mani lungo i fianchi.
«Non fare l'innocente, sai benissimo dove metterle.»gli sussurra Megan all'orecchio.«Sei davvero sicuro di volerlo fare, ragazzino?»gli domanda, sapendo benissimo la risposta.
«E tu?»le chiede Ron diventando tutt'un tratto spavaldo.
La getta sul letto, mettendosi su di lei, dopo averla spogliata e baciata nuovamente.
«Sei bellissima.»sussurra.
Perdonala, si ripete.
Megan per un attimo rimane immobile, come se quella frase l'avesse paralizzata.
Sirius
Senza pensarci due volte si stringe al ragazzo e lo bacia con smania.
Ron si abbandona al rapporto con lei, con tutta la passione che ha, sentendosi appagato.
Megan? Non sente nulla. Solo un po' di piacere frivolo.
Ron? Ron sente tutte le sensazioni più piacevoli del mondo, ma... qualcosa dentro di sé gli dice che sta sbagliando...
Lui la ama? Oppure no?

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