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Hogwarts (Meg)
Due settimane dopo:
«Ungaro Spinato?»domando camminando avanti e indietro per lo studio.«Posso intervenire, posso aiutarlo... mi serve solo qualcosa per non farmi vedere... James ha lasciato il suo mantello da qualche parte?»chiedo freneticamente rovistando tra le mie cose e afferrando la bacchetta.
«Harry lo ha avuto in dono anni fa, mi dispiace ma non puoi intervenire.»
Mi siedo tentando di calmarmi.
«Puoi fare tu qualcosa, no?»domando ticchettando le unghie colorate di nero sulla scrivania del preside.
«Non posso.»
«Volere è potere.»bisbiglio, forse non mi ha neanche sentito, sarà meglio per entrambi.
«Hai detto qualcosa?»
Scuoto la testa sorridendo.
Il preside si smaterializza e io mi ingegno per trovare un modo per aiutare Harry.
Inizio a sfogliare tutti i libri, cercando incantesimi di vario genere.
«Questo è per far spuntare i foruncoli, questo per i babbani e la loro memoria, questo è per il gufo, questo è per... no, meglio non sapere per cosa sia...»dico alzando le sopracciglia.
Prendo la scala di legno e mi arrampico per raggiungere lo scaffale più alto.
«Storia della magia, mio Dio, che incubo!»commento ricordando del periodo in cui l'ho studiata.«Per fortuna che sono apatica, così la pelle evita di accapponarsi.»
«Arti Oscure... Beh, credo di essere pronta per affrontare questo argomento.»afferro il grande libro nero, ripongo la scala dov'era e mi siedo alla scrivania per iniziare la lettura, spostando ogni tipo di sopramobile.
Ciò che leggo diventa affascinante, quasi come se potesse riempire per poco il vuoto dentro di me.


I primi incantesimi sono inutili, nulla di importante.
Poi il mio occhio cade su un capitolo.
"Le maledizioni senza perdono".
Leggo la prima, Imperius.
La maledizione implica che chi viene colpito è sotto il totale controllo di chi l'ha lanciata.
Gli unici che possono resisterle sono coloro che possiedono grande forza di volontà.
Un animale può essere meno resistente, no?
«Come faccio ad arrivare al drago?»interrogo me stessa.
Mi arrampico nuovamente sulla scala in cerca di un nuovo volume da consultare, ne trovo uno, piccolo.
"Incantesimi medi".
Desilludo.
Crea quasi lo stesso effetto del mantello dell'invisibilità, rendendo chi è protetto da questo incanto indistinguibile dall'ambiente circostante.
Ps: Non rende veramente invisibili, piuttosto, trasforma chi è colpito in una specie di camaleonte che assume il colore del luogo in cui si trova.
«Meglio di niente.»scrollo le spalle.
Apro le ante del finestrone, sporgendomi con cautela.
«Ad essere alto è alto...»constato.
Indietreggio e per poco non inciampo in un volume impolverato e di un colore grigio scuro.
«Merda.»sussulto.
Prendo il libro soffiando via la polvere.
Solo per i visionari.


La scritta è consumata ma si legge benissimo.
«Al diavolo!»borbotto e getto il libro a terra.
«Desilludo!»recito puntando la bacchetta contro me stessa.
Per accertarmi che abbia funzionato mi guardo allo specchio.
Sono invisibile.
Un rumore improvviso mi fa cadere a terra, poi vedo un ragazzo aggrappato alla finestra, urla.
Dei versi macabri provengono da fuori,
dev'essere l'ungaro spinato.
Essendo il mio patronum, conosco cosa può fare.
Mi precipito al finestrone, quello è Harry?
Scivola sul tetto più basso e il drago si avvicina minaccioso.
Apro il finestrone e con scioltezza mi butto nel vuoto.
Non sento la paura, solo un pizzico di adrenalina, non abbastanza.
Sfrutto la mia assenza di buonsenso e atterro in groppa al drago.
Tengo strette le sue corna.
All'inizio non gradisce la mia presenza e fa il possibile per disalcionarmi, continua a inseguire Harry.
C'è un ponte di fronte a noi.
«Imperio»pronuncio rivolta al drago, il quale si lancia contro il ponte e prima che possa cadere nel vuoto mi aggrappo al legno massiccio di esso.
Harry è salvo.
Sorrido aggiustandomi i capelli dietro l'orecchio, noto di avere diversi graffi sulle braccia e la tunica strappata.
Mi smaterializzo nello studio.
Ho visto il figlio di James e Lily.
Beh non proprio bene, ma almeno l'ho visto!


L'incantesimo dell'invisibilità si è dissolto.
Decido di medicare i miei graffi, ma con mia sorpresa sono scomparsi.
«Strano.»sussurro.
Non do molta importanza alla cosa.
Chiudo il finestrone che avevo lasciato aperto.
Se il cuore potesse battermi probabilmente sarebbe fuori dal petto.
Un miagolio mi distrae dai miei pensieri.
«Wendy, cosa c'è?»
Sembra preoccupata o impaurita, come se attorno a me si stesse formando un aura nera, la cosa non mi preoccupa... infondo ho usato una maledizione senza perdono, per salvare una vita però, o mi è piaciuto a prescindere?
Un sorriso involontario mi compare sul volto e Wendy emette un verso straziato. Chi sto diventando?

Born To DieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora