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Flashback
Quella volta Felpato aspettava la sua Megan con un fiore tra le fauci.
«Per me? Grazie.»sorrise la ragazza accarezzando in tutta sicurezza il dorso del cane, dimenticandosi di quella leggera paura.
Colse la rosa bianca che l'era stata regalata ed entrambi si sedettero sotto il solito albero.
«Sai, i miei genitori sono strani in questi giorni, mi scrivono sempre messaggi corti, e mi fanno preoccupare.
La mia migliore amica Lily tornerà presto, mi ha scritto che quest'estate ha deciso di rispondere alla corrispondenza di James Potter... mio Dio... lui e quel Sirius mi fanno venire il nervoso!» esordì la ragazza rivolgendosi al cane.
«Capisco di essere strana a volte, insomma quando qualcuno mi dà fastidio tendo ad escludermi, e Lily non è d'accordo, ma lei non sa come ci si sente ad essere come me, la costante paura di non essere accettata o ascoltata. Subisco bullismo nello stesso luogo in cui studio, dormo, e in questo caso passo anche le vacanze...» guardò il paesaggio circostante, mentre respirava l'aria fresca e il profumo dei frutti freschi. «La scuola è un po' come le montagne russe, suppongo, ci sto bene e male insieme, sono abbastanza sicura che riuscirò a resistere fino al diploma, non è giusto che io mi arrenda, sono anche niente male nello studio dopotutto, quando mi impegno, cerco di dare il massimo. Padora è anche meglio, sai? Peccato per il suo progetto di astronomia, Evan Rosier, uno dei serpeverde purosangue, gliel'ha incendiato. Ma io l'ho fermato prima che finisse di dargli fuoco del tutto, e quando stava per colpirmi la professoressa McGranitt l'ha messo in punizione. Le prese in giro durante le lezioni, sono più leggere, anche se trovarsi con il magi-scotch sotto la gonna e sedersi in classe... beh... Pandora ha dovuto coprirmi con la sua felpa, pochi secondi dopo che ho provato ad alzarmi. Non so perché mi sto sfogando con te, sei solo un cane.»
Continuava il suo disegno, ma era un disegno diverso, ritraeva un grosso cane nero accucciato al fianco di una ragazza sotto un albero.
«E poi Sirius Black non mi sopporta. Mi odia, probabilmente. Anzi, sicuramente!» esclamò Megan ridendo nervosamente.
«Sai, vorrei che lui quest'anno fosse diverso, sto cambiando idea da un momento all'altro, perché da un lato vorrei evitarlo, sperando si calmi con i suoi stupidi scherzi, dall'altro vorrei cercare di essere sua amica, conoscendolo meglio... magari potrebbe piacermi, no? Intendo potrebbe essere simpatico» il cane sembrò approvare il discorso della ragazza.
«Ho sentito molte cose su di lui e la sua famiglia, cose abbastanza spiacevoli. Lily mi ha detto che Sirius passa le vacanze da James la maggior parte delle volte. Mi dispiace per lui, davvero tanto. Forse c'è un motivo se si fa beffe degli altri. O è solo il suo caratteraccio.
Devo ammettere che è un bel ragazzo, però. Avete lo stesso colore di occhi, sai?»
Il cane a quelle parole drizzò le orecchie e poi leccò la gamba di Megan.
«Felpato, sei meglio di un diario! Guarda, ho disegnato noi due, ti piace? Domani ti porto qualcosa di buono da mangiare.»
E i due continuarono a rilassarsi nel caldo mese di Agosto, ignorando il resto.

Hogwarts (Meg)
Il nuovo anno scolastico.
Dovrò rivedere tutte quelle facce pallide e ridicole di questa nuova fottuta generazione.
Immagino che ora dovrò subire gli sguardi di disapprovazione da parte dei corvonero e sguardi di compassione da parte dei tassorosso... ah, e non mancheranno le occhiatacce dei serpeverde e il disgusto sulle facce dei grifondoro.
Qualcos'altro? Oh, certo! I professori, o meglio, Piton.
Severus a volte si comporta come se non aspettasse altro che un mio passo falso, così da farmi dire addio al mio piano.
L'unica persona di cui posso fidarmi è Silente, e Wendy, la mia gatta, è l'unica che non mi tortura con raccomandazioni a cui palesemente non darò ascolto. Fanny, la fenice, invece, si tiene a distanza, e quando fumo davanti a lei, scuote il capo, quasi con rabbia: se fosse umana probabilmente mi prenderebbe a sberle, ne sono convinta.
Non mi va di andare a lezione, e poi c'è una certa tensione nell'aria, come se io stessa potessi toccarla, Wendy infatti è irrequieta.
Mi dirigo verso il cortile, aspettando che qualcuno si faccia vivo. Le mura di pietra e il giardino non sono cambiati di una virgola, sempiterni, come se la scuola non potesse invecchiare mai...proprio come me. Il cancello in ferro è spalancato, e mentre mi appropinquo a scorgere qualcuno in lontananza, un piccolo gufo, dal piumaggio quasi dorato, si posa accanto a me, muovendo la testina allegramente. Posa sul mio grembo una lettera, il sigillo è color mogano, immediatamente apro la busta e leggo ciò che c'è scritto senza controllare chi la manda.
"Cara Megan, non perdere le speranze, sono in viaggio, e tra qualche ora sarò ad Hogwarts. Comportati bene, ciò significa, niente mosse avventate.
A. S."
«Perché diavolo dovrei fare mosse avventate?»mi chiedo bruscamente, guardando il gufo, che indietreggia con le zampette, sul gradino dove sono seduta, perdendo qualche piuma. «Evidentemente ci sono novità, spero mi dica dove è stato.» Il gufo riprende a muovere la testolina, e si riavvicina. «Beh? Ancora qui?»mi rivolgo alla creatura che tristemente riprende il volo accompagnato da un mio sospiro seccato.

Born To DieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora