Hogwarts
Harry corre su per il dormitorio, vuole coricarsi presto visto che l'indomani ci sarà la prima lezione tenuta dalla professoressa Umbridge.
I suoi compagni di stanza indugiano ancora al banchetto, meno Ron.
Una volta pronunciata la parola d'ordine, sale le scale a chiocciola entrando nella sua camera.
«Cosa diavolo state facendo?»domanda sconvolto vedendo Ron che parla con Megan la quale è stesa sul suo letto, in camicia da notte.
Ron sgrana gli occhi e si alza di colpo, e il suo sguardo va dall'amico alla ragazza.
«Stiamo solamente parlando.»risponde Megan tirandosi su.
Harry getta la borsa sul letto e scuote la testa.
«Solo?»insiste.
Megan arriccia le labbra.
«Io vado dal mio ragazzo, gli avevo promesso il dessert.»l'ultima cosa la scandisce scoccando un'occhiata a Ron.
«Vi ho visti, sai?»domanda in un sussurro Harry una volta assicuratosi che la ragazza sia uscita.
«E quindi?»
«Sei forse impazzito?»Harry poggia la borsa sul pavimento e inizia a spogliarsi per indossare il pigiama.
«Non credo sia la nostra priorità in questo momento.»gli ricorda Ron sedendosi nuovamente sul letto.
«È la ragazza di Malfoy! Malfoy! Le persone che tradiscono non sono delle brave persone, sai?»sibila l'amico con un'espressione molto seria.
Harry sembra scosso, inquieto, un po' per gli incubi un po' perché non deve assolutamente rivelare il segreto che Silente gli ha chiesto di costudire con cura.
«Non abbiamo fatto nulla, okay? Stavamo parlando...»
«Anche nel ripostiglio? Ron mi vuoi far credere che si stava riabbottonando la camicia per caso?»
Harry inizia a sudare e a vagare senza sosta per tutta la stanza.
«Okay forse qualcosa è successo... ma è stato un bacio. Solo un bacio.»ammette Ron diventando rosso.
«Solo un bacio, eh?»
«Non una parola con Hermione, non la sopporto quando fa le ramanzine e tu stai risultando peggio di lei.»detto ciò si infila sotto le coperte.
«Se Malfoy...»
«Lei non ha approfondito la cosa. Eravamo molto vicini...l'ho baciata.»dice girandosi sul lato per guardare l'interlocutore. «Io...ho sentito qualcosa...era come se avessi bisogno di farlo.»
Harry rimane lì a fissarlo e nella sua testa balenano pensieri assurdi e preoccupazioni multiple... avrebbe voluto che Silente non gli avesse detto nulla.
«Lei mi ha guardato e mi ha detto di no. Ha detto che voleva uscire. E prima stavamo parlando del più e del meno. Devi credermi.»
«Sei diventato del colore delle tende! E dei tuoi capelli!»finge di ridere e si infila anche lui sotto le coperte.
«Harry...lei mi parla spesso anche di te...»
«Non le avrai mica detto dell'ordine? Giusto? Ron è una cosa molto segreta, tu stesso l'hai detto.»
Il cuore di Harry pare balzare fuori dal petto, tant'è che dimentica di togliersi gli occhiali.
«Certo che no.»Ron si tira su e si gratta il mento.
Harry tira un sospiro di sollievo mettendosi a pancia in su.
«Credi che lei e Malfoy...»comincia Ron, il disgusto gli si legge in faccia.
«Non mi interessa saperlo... non ci vorrei neanche pensare...»ridacchia Harry in risposta all'amico.Flashback
«Meg! Meg? Mio Dio! Ti rendi conto che è tardi?»
Megan era profondamente addormentata quando l'amica Lily era entrata di corsa nel dormitorio perché non l'aveva vista nei corridoi e le sue compagne di corso le avevano riferito che Megan non era uscita dalla camera.
«Lily?!»esclamò Megan con la voce impastata dal sonno.
Aveva le occhiaie fin sotto i piedi e i capelli disordinati, un occhio semichiuso e i segni del cuscino sulla faccia.
«Sai che ore sono?»
Megan, che non era ancora riuscita a mettere a fuoco bene neanche Lily, scosse la testa.
«Sono le undici. Questo significa che hai perso mezza giornata di lezione! Nessuno ti ha svegliato?»domanda Lily alzando la voce così da far svegliare Megan.
La ragazzina si mise su a sedere e aprì bene entrambi gli occhi, si portò le mani alla bocca per sbadigliare ma la sua espressione si tramutò in preoccupazione.
«Oh no! Devono aver pensato che volessi dormire! Sono tornata tardi ieri!»si alzò dal letto e senza perdere altro tempo si vestì, la doccia l'aveva fatta la sera appena tornata dalla punizione.
Lily aveva i lunghi capelli sciolti e le mani sui fianchi.
I suoi occhi verdi brulicavano di preoccupazione e di tensione per la sua amica.
Nonostante la piccola discussione di ieri, Lily aveva agito secondo il bene dell'amica.
Megan si fermò di colpo mentre si legava i capelli quindi decise di lasciarli sciolti e una massa fluente color cioccolato le ricadeva sulle spalle esili.
«Mi dispiace per ieri, ero solo nervosa.»sussurrò Megan a Lily.
«Oh... non c'è problema! Sbrigati però.»
Entrambe si catapultarono giù nei corridoi e Megan fu felice di constatare che quel giorno il cielo era terso e che avrebbe potuto andare a studiare fuori, magari sotto l'albero dove incontrava Felpato.
«Secondo te si potrebbero arrabbiare se salto tutta la giornata?»chiese Meg con un ghigno divertito.
«Perché?»domandò a sua volta.
Megan aveva messo gli occhi su una persona in particolare, una persona che aveva fatto segno di avvicinarsi: Sirius.
«Hey! Sirius? Non è da te saltare una lezione per...»
«Signorina Gold, sarebbe così gentile da seguirmi dal preside?»la professoressa McGranitt prese Megan per un braccio e sul suo volto si scorgeva la fretta e la poca pazienza.
Lily rimase lì e Sirius si incupì.
Megan era ancora assonnata e sembrava che la professoressa la trascinasse verso la meta.
«Cosa ho fatto stavolta?»
Non ebbe alcuna risposta.Hogwarts (Meg)
Scendo giù fino al sotterraneo avvolgendomi nella vestaglia di seta nera e arrivo al dormitorio maschile.
Apro piano la porta, chiudo gli occhi a mi concentro e quando li riapro riesco a vedere al buio e noto che Draco è quasi addormentato mentre Tiger e Goyle ronfano "serenamente".
Mi avvicino a Draco e mi siedo a bordo letto, ha i capelli biondi sulla fronte e non è riuscito a infilare il pigiama, infatti indossa ancora i pantaloni.
«Hey...»sussurro, scuotendo il braccio.
Ma nulla.
Lo osservo dormire, sembra proprio sereno. Il suo respiro è regolare e non russa affatto, non ha quel ghigno corrucciato sul volto.
«Dormi così bene...»sibilo prendendogli la mano.
Potrei farlo adesso... è indifeso e sereno... non sentirà nulla. Un colpo di lama tagliante, una maledizione o semplicemente le mie mani strette intorno al suo collo fino a farlo diventare viola e poi...
Nulla.
Scosto il suo braccio e mi stendo accanto a lui, mettendo una gamba intorno al suo corpo e la testa appoggiata sulla sua spalla.
Decido di assopirmi e quindi chiudo gli occhi, cercando il sonno, e la serenità che ho perso tempo fa e che mai ritroverò.
Il petto color latte di Draco fa così contrasto con i pantaloni neri, sì, ho riaperto gli occhi. Perché non riesco a dormire.
«Questi due russano come non so cosa!»bisbiglio tra me e me.
Draco grugnisce quando sposto la gamba per mettermi più dritta.
Se sapesse di Ron... come reagirebbe? Lo ferirebbe molto ciò che è successo e sarebbe perfetto per distruggerlo. Non devo pensare di dovermi sentire in colpa! Non lo amo neanche! Deve morire insieme a suo padre, voglio vedere i Malfoy cancellati sulla faccia della terra, voglio che spirino.
Gli uomini tradiscono sempre!
O almeno la maggior parte degli uomini, quindi non devo pensare a nulla.
«Sai, quando dormi non sembri così perfido. Anzi.»sussurro talmente piano che neanche io riesco a sentirmi.
La luna non è piena fuori, anzi minaccia anche di piovere.
«No...Non-Non...»Draco bofonchia parole senza senso nel sonno, «Ti prego... non-non f-farmi male...»
Sembra proprio lamentarsi infatti accompagna quelle parole con un'espressione di dolore.
«Non il b-bastone... T-Ti prego...»continua, e io mi tiro su appoggiata a un gomito.
«No! Fa male!» i lamenti si fanno sempre più alti, ma questo non fa smettere ai suoi compagni di russare rumorosamente.
«Draco!»lo scuoto tentando di svegliarlo perché sta iniziando a sudare.
La fronte imperlata e le mani che stringono le lenzuola e il volto colmo di terrore.
«No! Papà!»alza la voce e mi prende la mano senza farci caso.
«Draco! Sono io! Sono io!»dico scuotendolo.
Suo padre lo malmena spesso? O è solo un incubo?
«Meg?»si sveglia di botto guardandomi preoccupato, ha una lacrima sulla guancia sinistra e io gli prendo di nuovo la mano.
Sembra imbarazzato.
«Sto bene... non preoccuparti.»
Vorrei chiedergli di più, magari farlo sfogare...ma non credo che voglia parlarne.
«Tranquillo, io sono qui...»sibilo al suo orecchio. Gli accarezzo i capelli e cerco di farlo smettere di tremare.
«Resta con me.»sussurra chiudendo di poco gli occhi.
Gli do un bacio sulle labbra e lui mi tira di più a sè, tenendomi stretta più che mai, come se avesse bisogno di contatto umano dopo ciò che ha sognato.
«Ti amo da morire.»sussurra.
Non rispondo e gli do un altro bacio.Flashback
«Cosa ho fatto?»domanda timidamente Megan al cospetto di Silente.
«Un regalo...un piccolo regalo dei suoi genitori, non si sentivano di mandarlo per posta, anche perché sarebbe stato difficile.»
Un pacco molto grande era poggiato sul pavimento, aveva un piccolo fiocco blu sul davanti e sembrava contenere qualcosa di enorme.
Megan annuì confusa, tentando di non sembrare scortese.
«Sei pronta ad aprirlo? Magari non sarà proprio come te lo aspettavi, ma è di compagnia.»
Megan si avvicinò al pacco e lo aprì, un minuscolo micio arancione era rannicchiato sul fondo, era sicuramente un gatto babbano eppure aveva qualcosa di particolare. Non aveva una bella faccia, sembrava avere qualche problema alle zampine.
Megan lo prese in braccio e il micio sembrava molto spaventato e timoroso. Miagolava molto lentamente.
«Non sarà un esemplare del bengala o una tigre armena...»
Megan ripose il cucciolo a terra e notò un piccolo biglietto, riconoscendone la grafia del padre.
"Grattastinchi".
«Che nome curioso, mh?»
Già, curioso.
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Born To Die
FantasyMegan è morta a 17 anni, ed è tornata in vita grazie ad Albus Silente. Non prova emozioni o sentimenti, non avverte odori, sapori, caldo oppure freddo, dolore o piacere. Non le batte il cuore. Sirius Black era il suo ragazzo prima di morire, e Lily...