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Song: (presente) Thinking about you (Big Scary)
Grimmauld Place nº12 (Meg)
Mi guardo allo specchio, in bagno.
Sul mobile accanto ho adagiato le lettere contenute in quella maledetta scatola con le mie cose.
Vorrei non averla trovata, vorrei non aver trovato quel fottuto test di gravidanza.
Mi siedo sul pavimento, e inizio a leggere alcune lettere.
La prima che apro, è scritta con una grafia disordinata e confusionaria:
Ciao piccola Gold,
Ho davvero rischiato una sberla per averti chiamato così...indovina da chi!
Lily e io veniamo a trovarti a Natale, anzi ancora prima! Arriviamo a Hogwarts, mercoledì, ricordati di preparare i bagagli!
Fammi sapere come vanno gli allenamenti di Quidditch, ho intenzione di assistere all'ultima partita dell'anno!
Non deludermi, piccola Gold!
Con affetto, l'egregio James Potter!

Ripiego la lettera, dopo essermi fatta scappare una risata... vorrei davvero ridere di gusto, sentirmi divertita...
Prendo un'altra lettera, la cui calligrafia è ordinata e un po' tondeggiante.
Cara Meggie
Non vedo l'ora di rivederti!
Quest'anno inizierai nuove materie!
Ricordati di scegliere bene!
Ti consiglio Antiche Rune e Cura delle Creature Magiche! Io mi sono trovata benissimo!
Io e Severus saremo a Diagon Alley questo fine settimana! Ci vediamo lì?
Salutami i tuoi!
Tua sorella Lily.

«Tua sorella... Tua sorella...»ripeto... vorrei piangere, commuovermi... ma nulla... non esce nulla.
Stringo la lettera sul cuore, quanto vorrei tornare a quel periodo in cui Lily mi abbracciava fino a togliermi il fiato.
L'altra lettera che apro è scritta con una calligrafia spigolosa.
Cara Megan,
Ho saputo che sei stata male questa settimana.
Non ti preoccupare, i professori sanno che hai problemi di salute.
Io e Lily verremo a trovarti questo sabato, ti abbiamo comprato un regalo, che ti sarà molto utile durante i momenti di noia, o di semplice creatività.
A presto, e con affetto
Severus.

«Sì, me lo ricordo... il blocco dei miei disegni! Come dimenticarlo»sussurro.
Afferro un'altra lettera, ma non riesco ad aprirla... era da parte di Sirius.
Scuoto la testa, e finalmente la apro.
Dolce Megan,
Quest'oggi ho preso una decisione: voglio parlare seriamente con i miei, Regulus avrebbe voluto tanto sapere che sto per avere un figlio... nostro figlio.
Vorrei far pace con mia madre e mio padre, forse la nascita del nostro bambino cambierà le cose, chissà.
Ti ricordi il nome che abbiamo scelto?
Lo adoro, e suona anche bene!
Verrò domani pomeriggio a parlare con i tuoi, dobbiamo dirglielo insieme.
Lo so che non sappiamo ancora il sesso... però salutami il piccolo Harry Black, d'accordo?
E ricordati di non smaterializzarti! Usa le passaporte! Non utilizzare la polvere volante, la fuliggine può nuocere a Harry!
Scegli il secondo nome!
Ti amo, tuo Felpato.
Ps: non vedo l'ora di trascorrere la luna di miele a Parigi!

Rimango paralizzata, non riesco a dire una parola.... così mio figlio si sarebbe chiamato Harry? Se fosse nato sarebbe stato Harry Black...
Ora capisco perché James e Lily abbiamo chiamato così il loro figlio...in onore del mio?
Mio figlio mai nato.
Ripiego la lettera... è davvero una fortuna che io sia insensibile... la vecchia me starebbe piangendo da ore ormai.
Ci sono altre lettere...ma non voglio più leggerle, almeno non oggi.
Mentre ripongo tutto, una lettera mi sfugge e si posa sul pavimento.
La raccolgo, e la apro: non è da parte di Sirius...
Cara Meg...

Flashback
Remus e Lily si capivano al volo, bastava uno sguardo.
I due entrarono nell'aula di pozioni.
Un paio di calderoni occupavano alcuni banchi.
Lily sentì l'odore di James invaderle le narici, e continuava a torturarsi le punte dei capelli.
Remus arrossì violentemente, e si voltò verso l'amica.
«Megan è stata qui? Sento il suo odore!»
L'espressione di Lily cambiò: era contenta che Remus fosse attratto da Megan, e sperava che lei ricambiasse.
«No...»rispose.
Lily guardò Remus, ammiccante.
Prima che potesse dirle qualcosa, Megan entrò in classe.
«Ah! Vi stavo cercando!»Megan si guardò intorno, un po' confusa.
Lily guardava l'amica speranzosa: magari avrebbe esclamato "Remus, c'è il tuo odore!"
«Quest'aula ha il profumo di Sirius!»sorrise Megan arrossendo.
Remus guardò Lily: aveva capito, era Amortentia.
Lily fece spallucce, e Remus arrossì nuovamente.
«Voi? Che sentite? Remus, tu cosa senti?»domandò Megan guardando l'amico.
Lily comprese l'imbarazzo di Remus, voleva aiutarlo, ma lui l'anticipò.
«Io...io... Immondizia! Escrementi!»esclamò fingendo un'espressione stomacata «Gazza non ha pulito! Oppure Pix ha lanciato una caccabomba!»
Lily si trattenne dal ridere, e Megan era ancora più confusa di prima.
Megan scosse la testa.
«Lily tu dovresti porgere le tue scuse a qualcuno, non pensi? E tu devi aiutarmi oggi pomeriggio! O l'hai dimenticato?»
«Giusto! Il tema di storia!»affermò Remus «Ci vediamo più tardi allora!»
Megan salutò entrambi.

Lily continuava a toccarsi l'orlo della gonna, era nervosa.
James era seduto in Sala Grande, e continuava a mescolare la sua minestra.
Lily prese coraggio e si sedette accanto a lui.
«Perdonami.»sussurrò.
James senza darle il tempo di continuare, si alzò e si allontanò.
Allora successe qualcosa di particolare: era Lily a rincorrere James, non il contrario (come era stato negli ultimi sette anni).
«Ti prego, fermati.»
«Il giocattolo non vuole parlare!»le urlò lui, e Lily se ne fregò altamente degli sguardi altrui.
James raggiunse il bagno dei prefetti, e Lily lo seguì.
«Vuoi seguirmi anche al gabinetto?»James scosse la testa, stizzito.
Lily pestò un piede a terra.
«Sì, maledizione! Ti guarderò anche fare pipì se è necessario! Ma tu devi ascoltarmi!»
«Non devo fare pipì! Sto cercando di evitarti!»ribatté il ragazzo dandole le spalle.
Lily si arrampicò sul gabinetto, in piedi lì su, poteva osservare James.
«Wow, ora sei tu più alta! Scendi di lì!»
«Io ti amo.»
James non le credeva «Ti faccio così pena?»ridacchiò.
«James Potter, io ti amo. E sono sincera.
Mi sono comportata male l'altro giorno... perché sono una vigliacca.»Lily abbassò lo sguardo.
«Ammetto che la location della dichiarazione non è il massimo... però...»
James la guardò e scoppiò a ridere come se non ci fosse un domani.
«Scendi, stupida.»
Lily fece per scendere, e James la prese per i fianchi, mettendola giù.
«Anch'io ti amo.»
Lily lo baciò e finalmente si sentì in pace con se stessa, era felice... era innamorata.

Megan stava andando tranquillamente in infermeria, per fare visita a Sirius... non lo trovò.
Il panico l'assalì, sentiva il cuore battere all'impazzata.
Corse immediatamente nel corridoio, aggirandosi tra le aule come una disgraziata.
Aveva paura gli fosse successo qualcosa.
Interruppe lezioni pomeridiane, interrogazioni e ripassi.
Megan non aveva mai fatto il giro della scuola in quel modo, il castello sembrava ancora più grande.
Decise di andare a controllare nel dormitorio, salendo le scale così velocemente che rischiò di ruzzolare giù un paio di volte.
Il dormitorio maschile sembrava deserto, senza pensarci o senza bussare, aprì la porta della stanza dei malandrini.
Megan rimase paralizzata.
Davanti allo specchio c'era Sirius, con un asciugamano attorno alla vita e i capelli bagnati che gli ricadevano sulla fronte.
Li aveva tagliati e (almeno da bagnati) risultavano quasi ricci.
Megan arrossì talmente tanto che invece di salutarlo emise un verso strano, uscendo e chiudendo la porta.
Sirius poco dopo la riaprì.
«Che sorpresa.»sussurrò invitandola a rientrare.
Megan non riusciva a guardarlo, sentiva una strana sensazione al basso ventre.
«Ti ho cercato ovunque! Credevo stessi male!»balbettò, appoggiandosi alla porta chiusa.
Le cicatrici sul torace di Sirius sembravano guarite quasi del tutto.
Megan fissava le spalle larghe e i muscoli del ragazzo continuando a sentire quella sensazione al basso ventre.
«Mi hanno dimesso, sto una favola.»le sorrise allargando le braccia.
«Lo vedo...»rispose Megan fissando i suoi occhi grigi.
Sirius ricambiò lo sguardo, trovava Megan estremamente bella: imbarazzata e spettinata.
Si avvicinò a lei.
«Riesco a sentire il tuo cuore battere, piccola Meg.»le sussurrò all'orecchio.
Megan lo baciò, e gli mise le braccia al collo.
Sirius la prese in braccio, sistemandosi le gambe di lei intorno ai suoi fianchi.
Megan aveva il cuore che le stava uscendo dal petto, mentre Sirius stava arrossendo sempre di più.
Il ragazzo mise a sedere Megan sulla scrivania, accanto alla finestra, continuando a stare tra le sue gambe.
Megan gli stringeva i capelli mentre lo baciava, sentiva che era il momento giusto.
Una mano di Sirius si fece strada sotto la sua gonna, e Megan strinse di più i capelli al ragazzo.
Sirius lasciò le labbra della ragazza, e iniziò a baciarle il petto, dopo averle sbottonato la camicetta.
Poi passò alla coscia, sfilandole l'intimo e alzandole la gonna...
Con la mano libera Sirius le accarezzava i capelli, e riunì le sue labbra a quelle di Megan, che ansimava e ricambiava il bacio.
Le sorrise staccandosi nuovamente, e si abbassò, alzandole di più la gonna e togliendo la mano, così che lei potesse osservarlo mentre le regalava piacere.
Megan accarezzava e stringeva i capelli di Sirius a fasi alterne, sentiva che avrebbe urlato da un momento all'altro.
Non credeva sarebbe stato così bello...
Stava per arrivare al culmine, ma...
«Sirius, hai visto Meg-»

Born To DieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora