Flashback
La notte Megan era irrequieta.
Sognò il dialogo avuto con Silente, per aiutare Lily, sognò di come Silente avesse acconsentito a lasciar andare Lily dalla sua famiglia per qualche giorno... sognò della fenice sul trespolo che prendeva fuoco e diventava cenere e poi risorgeva piccola e indifesa.
Sognò del viso soddisfatto di Lily e pieno di gratitudine.
Sognò un cane molto grande su cui era sdraiata e che la proteggeva sempre. Sognò un ragazzo, alto e forte che la stringeva a sè senza lasciarla andare e un uomo...un uomo dall'aspetto glaciale che si avvicinava a lei e le sussurrava qualcosa in una lingua incomprensibile.
Erano tutti bisbigli e sussurri, senza distinzione di parole, ammesso che potessero essere chiamate parole, solo suoni senza senso.
Sognò un filo di luce verde attraversare il braccio di un uomo vestito di nero.
Sognò una Banshee che urlava e urlava... era terribile. Sembrava una sua coetanea e invece si era trasformata in un mostro che gridava e spaccava i timpani a Meg.
Sognò un drago con delle spine molto grosse sul dorso, tutto nero. Era certa che fosse una femmina di drago, perché proteggeva delle uova di cui una era d'oro.
Sognò una donna con i capelli spettinati, una pazza sfrenata, che torturava delle persone.
Sognò un'altra donna, questa aveva un aspetto stucchevole, aveva un fermaglio nero tra i capelli ordinati, la stava schiaffeggiando e Meg non riusciva a difendersi.
Sognò qualcuno di bellissimo, sembrava un angelo, ma appena gli si avvicinò diventava nero e le ali cadevano senza un perché.
Sognò una bacchetta, una pietra e un mantello.
Sognò di un uomo vecchio, che in passato aveva recato problemi, perché giaceva in una cella. Era ad Azkaban, ma lei non l'aveva mai vista e forse poteva solo immaginarsela.
Poi sognò una figura scura e fluttuante, le lunghe dita delle mani putrefatte si protraevano verso di lei.
Si sentiva triste e aveva tanto freddo, la figura aveva un cappuccio e la veste strappata, una volta tolto il cappuccio sentiva solo vuoto...
Megan si svegliò ed emise un urlo disumano, era sudata e sconvolta.
Le sue compagne di stanza erano contrariate, e mormorarono qualcosa per poi mettersi a dormire ignorando che Megan avesse ancora molta paura.
La ragazza decise di uscire e di scendere nella sala comune, e con sua sorpresa trovò Felpato.
«Che ci fai qui? Ti hanno fatto entrare? O sei sbattagliolato dentro?»accarezzò il cane che di rimando alzò la testa scodinzolando.
«Ho paura di riaddormentarmi...le mie compagne sembrano non volermi aiutare... non che siamo mie amiche...»bofonchiò Meg.
Felpato abbassò le orecchie per farsi accarezzare meglio in testa.
«Vuoi venire su?»domandò.«Ma devi essere molto silenzioso, e devi dormire!»lo avvertì.
La ragazza seguita dal cane salì le scale che conducevano alla camera.
Si mise sotto le coperte e Felpato accucciato ai suoi piedi e chiuse le tende del letto a baldacchino, in modo da non farlo notare.
Felpato aveva una delle zampe appoggiate su una gamba di Meg, mentre stava rannicchiato. Pian piano però il cane si avvicinò a lei, mettendosi all'altezza del suo braccio.
Meg riuscì a prendere sonno.
Un sonno molto sereno.
Vide sua madre che la stringeva forte e Felpato che correva nel suo giardino e scodinzolava.
C'erano molte altre scene serene nei suoi sogni.Il giorno seguente Meg si ritrovò sola nel letto, Felpato non c'era più e per un attimo pensò di aver sognato tutto, ma le tende erano ancora chiuse.
Sentì un brivido percorrerlela schiena.
La domenica era un giorno strano, sopratutto trascorso ad Hogwarts.
Scese nella sala comune e trovò Sirius impegnato ad allacciarsi le scarpe, aveva la camicia un po' aperta e i capelli disordinati che gli ricadevano sul viso.
«Buongiorno.»disse Megan senza l'ombra di un sorriso.
Sirius alzò subito lo sguardo e le sorrise dolcemente.
«Dormito bene?»domandò.
«Non mi lamento.»sospirò Megan prima di sbadigliare.«Tu?»
Sirius sorrise di nuovo e abbassò lo sguardo«Non mi lamento.»ripeté.
Megan non poté fare a meno di ridere guardando l'espressione del ragazzo.
«Io e James andiamo a Hogsmeade, vieni con noi?»chiese.
Megan ripensò a quando lei e Sirius erano stati al villaggio e si erano divertiti tutta la notte, e lei gli aveva fatto delle confidenze...
«Ahm...devo ancora prepararmi.»rispose indicando il pigiama.
«Non c'è fretta, James deve ancora svegliarsi. Perché non mi aiuti? Forse si renderà conto che è ora di splendere!»scherzò Sirius.
Megan arrossì pensando di dover andare in camera sua...beh la condivideva anche con altri tre ragazzi...ma era pur sempre imbarazzante.
«Vuoi davvero rimanere lì impalata a fissare il vuoto? Tutto bene?»si avvicinò mettendo le sue mani sulle spalle esili della ragazza.
«Preferisco vestirmi e poi venire ad aiutarti.»
«Che onore, Gold, verrai nostra umile dimora...»ghignò Sirius.
Megan salì velocemente le scale e entrò in camera sua, aprì l'armadio e armeggiò tra gli abiti più carini che aveva.
Uno era color rosa cipria e si abinava a un paio di ballerine bianche.
Ma guardò fuori dalla finestra, insomma avrebbe nevicato.
Optò per un vestito pesante color porpora e un paio di calze ricamate abinate a degli stivaletti neri che tenevano ben caldi i piedi.
Prese la borsa e il giubotto, diede un'occhiata veloce ai capelli che quel giorno erano particolarmente mossi e poi andò incontro a Sirius.
Con lui percorse il tragitto per la sua camera.
«Sai, è un'ingiustizia! Noi ragazzi non possiamo accedere ai dormitori femminili, altrimenti le scale si trasformano in uno scivolo.»si lamentò Sirius.
«Credo sia una scelta saggia.»
«Forse hai ragione.»scrollò le spalle.
Meg entrò nella stanza dei quattro malandrini (come li chiamava lei), trovò tre letti completamente in disordine e disfatti, in uno, per giunta, dormiva James, mentre il quarto letto era ordinato e il cuscino sprimacciato.
«Scommetto che quello è il letto di Remus.»sentenziò Meg divertita.
Le mura erano piene di poster di giocatori di Quidditch e ragazze in topless.
Ma la cosa che le diede particolarmente fastidio furono i vestiti sparsi ovunque.
«Dimmi che quei boxer sono puliti.»
«Sono di Peter, deduci tu.»sussurrò Sirius accomodandosi sul suo letto, che era dal lato dei poster con le ragazze svestite.
«Non farci caso...»bofonchiò divertito stracciandone uno.
Poi le fece segno di sedersi accanto a lui.
«Capisco...»borbottò Megan.
Sirius, che aveva il letto accanto a quello di James, si avvicinò all'amico e iniziò a scoprirlo.
«Saltiamo sul suo letto.»propose a Megan.
«Sei forse impazzito?»
«Sarà divertente.»
Meg poggiò le sue cose sul comò di Sirius e insieme salirono sul letto di James iniziando a saltare e a urlare.
Cuscini iniziarono a volare, imprecazioni da parte del dormiente e soprattutto risate a non finire.
James si destò e lanciò un cuscino a Sirius poi iniziò a solleticare Megan senza farla smettere di ridere.
La ragazza aveva quasi le lacrime agli occhi e le faceva male il diaframma per le troppe risate.
«Così imparate voi due!»
«Perché non ti vesti? Andiamo a Hogsmeade, ricordi?»
«Ma dove sono Remus e Peter?»chiese Megan curiosa, una volta che si fu ricomposta.
James inforcò gli occhiali e si mise a sedere al centro del letto.
«In biblioteca, Remus dava ripetizioni a Peter. Credo che dovrò andare a chiamarli.»
Sirius lanciò un maglione di lana a James, a quanto pare aveva dormito con i pantaloni, e non quelli del pigiama.
James infilò il maglione sulla canotta e uscì dalla stanza per chiamare gli altri due.
Sirius e Megan si scambiarono un'occhiata.
«È stato divertente, visto?»
Megan annuì sorridendo ma poi prese a guardarsi intorno imbarazzata.
Si sedette sul letto di Sirius e lui con lei.
«James non fa altro che chiedere di Lily.»
«È partita solo qualche giorno fa...»
«Vedi...lui è innamorato perso di lei. Non riesce a starle lontano, è una cosa viscerale, l'amore... sai?»bisbigliò il ragazzo.
Megan, che in quel momento non sapeva cosa ribattere, prese un cuscino e lo lanciò a Sirius.
«La metti così? Bene!»esclamò.
I due iniziarono di nuovo la lotta di cuscini, ma era un gioco molto più bello fatto in due... come se fossero in sintonia.
Ogni risata, ogni espressione era perfetta.
Presero a saltare sul letto di Sirius, finché quest'ultimo non cadde steso su di esso e tirò Megan su di lui.
La ragazza aveva le gambe intorno ai suoi fianchi e si appoggiava al materasso con i gomiti.
Sirius tolse il cuscino che li divideva e le sfiorò i capelli, poi le accarezzò le cosce, che erano rimaste scoperte perché il vestito si era leggermente alzato.
«Adoro queste calze...ti rendono così...provocante, Meg.»la frase fu un sibilo che scatenò un rossore fortissimo a Megan sulle gote.
Lei era tentata dal baciarlo, pareva voler attaccarsi a quelle labbra e non dividersi da lui mai più. Le mani di Sirius alzarono di più il vestito, continuando ad accarezzare le gambe, con una mano, poi, avvicinò il volto della ragazza al suo, e dandole quello che voleva. Megan gli poggiò le mani sul petto, poi passò al suo volto, e di nuovo sulla camicia che era semiaperta.
«Ho interrotto qualcosa?»domandò James entrando, seguito da Remus e Peter.
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Born To Die
FantasyMegan è morta a 17 anni, ed è tornata in vita grazie ad Albus Silente. Non prova emozioni o sentimenti, non avverte odori, sapori, caldo oppure freddo, dolore o piacere. Non le batte il cuore. Sirius Black era il suo ragazzo prima di morire, e Lily...