Song: Where does the good go? (Tegan & Sara);
Alien (Thriving Ivory).
Flashback
Megan giaceva sul divano della casa di James e Lily, a Godroc's Hollow.
Aveva trascorso la notte a fissare il soffitto del salotto, non riusciva a dormire da sola.
Sirius tornava tutte le mattine all'alba, e lei prontamente chiudeva gli occhi fingendo di dormire, con il cuore a mille e le lacrime pronte a scendere.
Lily non riusciva a capirla, o meglio, ci riusciva ma non proponeva distrazioni di cui Meg necessitava.
Meg aveva bisogno di energia, di spirito di iniziativa, magari anche di ballare in modo scatenato.
Remus non le parlava spesso, anzi, si teneva a distanza e Megan non ne capiva il motivo.
Si sentiva come uno straccio, un misero straccio per pavimenti che gli altri si passavano, non facendole capire nulla.
Aveva bisogno di una roccia, qualcuno che potesse capirla, qualcuno che le dicesse altro, qualcosa di diverso dai soliti discorsi e che le facesse comprendere tutto.
Lei era un alieno, e aveva bisogno di qualcuno che lo fosse allo stesso modo. O che potesse proteggerla senza picchiare nessuno, ma difenderla da se stessa, dal pensiero di essere la piccola ingenua della situazione.
Una persona, un amico, un fratello.James era nella stessa situazione, lui aveva capito tutto, e forse niente, sentiva di dover star vicino all'amore della sua vita, Lily, ma anche lui aveva bisogno di qualcuno con cui sfogarsi, un riparo.
Alieno? Sì, lui era sempre stato un alieno, ma nel corpo di un teppista.
Non reggeva il dolore dell'amico, Sirius, per la perdita del proprio padre, perché lui stesso non riusciva a vivere quel dispiacere.
Aveva dovuto incanalare la sofferenza di Sirius e di Lily, dimenticandosi della propria.
Un gesto eroico e anche molto stupido, ma che denota nobiltà d'animo portata al livello più estremo.
James quella notte non riuscì ad addormentarsi, dunque scese in soggiorno, e si accorse che nemmeno Meg dormiva.
«Piccola Gold, non hai sonno?»le domandò sedendosi sul divano accanto a lei.
Meg lo guardò con occhi spiritati, e assenti, non sapeva se abbracciarlo e piangere o fingere di star bene.
«Sì, ma non riesco a dormire.»rispose con un filo di voce.
«Nemmeno io.»sbadigliò James, spettinandosi la chioma ribelle.
«Sirius è un bastardo.»esordì Meg mettendosi a sedere.
In quel momento non pensò al fatto che James fosse il migliore amico di Sirius, ma anzi, diede per scontato che fosse il proprio.
«No, ha solo paura.» sussurrò James guardando davanti a sé. «Lily non la smetteva di piangere.»
«È solo molto triste.»sospirò Megan imitando il gesto dell'amico.
James si lasciò andare a un pianto disperato, e ciò colse di sorpresa Meg, anche lui non ci pensò due volte a trattenersi, sapeva che con lei poteva "cadere".
«James...» Meg lo abbracciò forte, tentando di calmarlo.
Gli occhi nocciola di James anche al buio risultavano lucidi.
«Io la amo, ma non posso dirle come mi sento, non posso...»singhiozzò il ragazzo.
«Non posso farlo nemmeno io... e non posso neanche essere arrabbiata con Sirius.»
E poi Meg si staccò dall'abbraccio e guardò James negli occhi.
«Dallo a me.»disse.
James la guardò confuso, scosse la testa e chiese: «Cosa?»
«Il tuo dolore, dallo a me. E io ti darò il mio.»concluse la ragazza sorridendo.
James era incredulo, per anni aveva creduto di essere solo nella parte più oscura e tormentata del suo cuore, e adesso? Aveva trovato qualcuno con cui poterla condividere.
Un altro alieno.«Andiamo a ballare.»esordì.
«Eh?!»replicò Meg ridacchiando.
«Hai la faccia di una che vuole scatenarsi e anch'io ne ho bisogno.» borbottò James alzandosi dal divano.
«Sono le tre di notte, dove vuoi andare?»
«Qui, insonorizzo il salotto e ci scateniamo.»scrollò le spalle James semplicemente.
Meg sorrise e si alzò anche lei meno triste di prima.
«Sirius mi ha regalato questo.» James si avvicinò a una mensola e prese un vinile dei Village People, il titolo della canzone era YMCA, subito dopo aver insonorizzato la stanza.
Senza molte difficoltà pose il vinile nel giradischi e la canzone iniziò.
James si mise a ballare senza che i suoi movimenti fossero coordinati o aggraziati.
«AVANTI, PICCOLA GOLD!»
Megan scoppiò a ridere urlando: «SIAMO DUE PAZZI, LO
SAI?» e poi si mise a ballare sgraziatamente anche lei.
Finirono entrambi esausti sul pavimento a guardare nuovamente il soffitto, con l'anima meno afflitta.
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Born To Die
FantasyMegan è morta a 17 anni, ed è tornata in vita grazie ad Albus Silente. Non prova emozioni o sentimenti, non avverte odori, sapori, caldo oppure freddo, dolore o piacere. Non le batte il cuore. Sirius Black era il suo ragazzo prima di morire, e Lily...