Mi abbasso un'altra bretellina, poggiando la testa al suo petto, poi mi stacco e mi tolgo il reggiseno, lasciandolo a terra.
«Guardami...lo so che vuoi guardarmi...»sussurro.
Vedo le pupille di Ron dilatarsi, e un leggero cedimento alle ginocchia lo trapassa, il desiderio cresce sempre di più.
«Ti piace quello che vedi?»gli prendo di nuovo la mano e la faccio scivolare sul mio addome, fino al ventre.
«L'ultimo pezzo potresti toglierlo tu...»
Ron aveva le labbra quasi viola per lo sforzo di autocontrollo che stava esercitando.
«Ti prego...non farmi questo... Meg...»ansima.
Sorrido soddisfatta quando mi bacia il collo, e poi sulle labbra.
Mi lascio per un secondo andare, come con Draco, ma, ovviamente, non sento nulla...Solo vuoto, e carne che non è la mia.
Non è una sensazione, non è nulla.
È solo un contatto che non voglio sul serio.
Io voglio qualcosa di vero e autentico e non posso fare a meno di pensare all'amore della mia vita.
Sirius si arrabbierebbe... dopotutto Ron non fa parte del piano... è solo un modo per infastidire Draco...quest'ultimo invece deve essere sedotto... solo così avrò la mia vendetta.
Sto tradendo Sirius con Ron? Ron non ha nulla a che fare col mio scopo, quindi perché sono qui, sotto la doccia con lui?
«Penso possa bastare.»dico a Ron che sta lasciando una scia di baci sulla mia pancia e si era messo in ginocchio davanti a me.
«È tardi, vai a dormire, devi allenarti meglio domani, perché poi c'è la partita.»dico.Flashback
Meg era stesa sul suo letto, depressa e senza speranze, mentre Lily andava avanti e indietro tentando di trovare una soluzione per il vestito di Megan.
«Se solo sapessi cucire!»
«Non c'è un maledetto incantesimo da sesto anno che crea i vestiti e roba del genere?»domandò monocorde Meg a Lily.
«Giusto!»saltò quasi, e afferrò l'amica per un braccio.«Meg, andiamo in biblioteca!»
Durante il tragitto trovarono di nuovo Remus, questa volta non si fermò, ma le due ragazze lo presero a braccetto e lo portarono in biblioteca, da cui disse, lamentandosi, di essere appena uscito.
«Tecnicamente ci vorrebbe un sarto.»osservò il ragazzo.
«Tecnicamente non l'abbiamo.»sbuffò Lily mentre portava su un tavolo due libri non molto grossi.
Incantesimi di disillusione, incantesimi di visione, incantesimi di difesa, incantesimi di appello, incantesimi di scudo, incantesimi di disarmo, incantesimi di levitazione... nulla su come far apparire un vestito decente!
«Deve esserci qualcosa! Tra cinque ore c'è il ballo! E non esco di qui se prima non trovo un modo per aiutarti!»sentenziò Lily con fermezza.
Remus era intento a leggere con difficoltà una pergamena che era finita in un libro, poi la ripose scuotendo la testa, e nel farlo gli girò per un attimo.
«Rem, tutto bene?»chiese Megan, preoccupata, mettendogli una mano sulla spalla.
«Nulla, ho solo un po' di fame, e mi gira la testa... Vi dispiace se vi lascio?»
«Certo, tranquillo.»
«Torno tra un po', giusto il tempo di mangiare un pezzo di cioccolato.»
Megan frugò nella tasca della sua felpa e gli porse una barretta di cioccolato comprata da Lily a Hogsmeade, come premio di consolazione.
«Mangia, ti sentirai meglio.»
Remus sorrise e ne mangiò metà, poi continuò a leggere alcuni libri sperando di trovare in fretta qualcosa.
Tuttavia le ore passarono più svelte del previsto, e con tre amanti dei libri, fu inevitabile perdersi in qualche lettura avvincente anche di cose che non c'entravano con quello che cercavano.
«Ragazzi, non c'è più nulla da fare.»sospirò Megan sconsolata.
«Beh, voi due andate a prepararvi.
Io arrivo tra poco.»
Lily, che aveva i capelli rossi scompigliati e gli occhi gonfi, stava per ribattere quando Remus le diede una gomitata senza farsi notare da Meg, intenta a mettere a posto alcuni libri.
«A dopo ragazzi.»disse all'uscita della biblioteca.«Fatevi vedere prima del ballo.»
Megan non fu sorpresa che i due non insistessero più, le avevano dato aiuto più di quanto due amici comuni avrebbero fatto.
Non li biasimava se si fossero arresi o altro, dopotutto era anche tardi, mancava solo mezz'ora al ballo.
Rassegnata e malinconica, Meg, andò in camera sua, le sue compagne di stanza erano già uscite, magari si erano riunite in un'altra stanza.
Si avvicinò al suo letto, con l'intenzione di rimanere lì fino a nuovo ordine, ma non poté stendersi: uno scatolone dorato giaceva su di esso, aveva un fiocco nero e nessun biglietto.
Un verso la fece voltare, Felpato era lì, con la lingua di fuori, che scodinzolava.
«Ciao, per caso sai cosa c'è qui? E se te lo chiedi no, non andrò al ballo... forse è meglio per tutti... sopratutto per Sirius.»
Meg sbuffò, e sciolse il fiocco, poi sollevò il coperchio e rimase senza parole.
C'era un vestito rosso fiammeggiante, completamente di seta.
Megan lo tolse dallo scatolone e lo osservò bene.
Aveva due spalline sottili dorate, che sfociavano in un ricamo sulla scollatura a cuore rettangolare, era un po' aderente e non eccessivamente lungo.
Le scese una lacrima per la contentezza, e accarezzò Felpato che le leccò via la lacrima continuando a scodinzolare.
«Voglio fare una sorpresa a Lily e Remus!»disse Megan eccitata, talmente tanto che le venne da saltare.
«Me lo provo! Anche se credo che sia della taglia giusta! Sarà stata Lily? O Remus? Sicuramente uno di loro! Ecco perché non insistevano più! Ma dove avranno trovato il tempo di comprarlo?»
Felpato latrò distogliendo Meg dai suoi dubbi, e uscì dalla stanza.
Megan si infilò il vestito attenta a non rovinarlo: era perfetto, sembrava davvero una "bella ragazza".
Ma rimaneva un problema...le scarpe!
Come aveva fatto a non pensarci? Non poteva usare le sue vecchie ballerine, doveva mettere qualcosa di più appropriato, che rendesse giustizia al nuovo look, sopratutto per l'eleganza dell'abito.
Azzardò a guardare nella scatola, ed effettivamente trovò un bel paio di scarpe dorate col tacco, e pregò di saperci camminare almeno quanto sapeva farlo Lily.
Era più alta e più slanciata con quella calzatura, e sopratutto quei colori stavano benissimo con il color cioccolato dei suoi capelli, ed era certa di intravedere qualche riflesso oro-rossastro anche tra essi, ma si disse che era solo molto entusiasta e per questo si faceva illusioni di avere qualche particolarità ai suoi capelli, che pettinò con cura.
Applicò un po' di trucco che Lily le aveva precedentemente regalato, e indossò qualche gioiello che stesse bene con il colore oro.
Era pronta.Hogwarts (Meg)
Gli allenamenti di Quidditch di questa mattina sono infernali, Draco non ha fatto altro che urlare alla sua squadra cose poco carine e io ho dovuto subire le stronzate di Pansy su quanto lei e Draco siano amici...
«Non credo che Draco accenni a te mentre stiamo a letto, è intento a fare altro.»le ho risposto alla fine, lasciandola di sasso.
La situazione si è fatta molto più interessante quando Harry, Ron, Fred e George sono entrati in campo.
Dagli spalti li ho osservati giocare per un paio di ore, finché Malfoy, non ha resistito e ha provocato Harry e Ron.
Io sono arrivata quando era già troppo tardi, e la Umbridge aveva già espresso la sentenza contro Harry, Fred e George.
Pansy continua a blaterare per tenermi nelle sue grazie, come le avrà intimato Draco, perché non la sopporta e a quanto ho capito è molto invidiosa di me.
Decido di scendere dagli spalti e raggiungere Draco, che è riverso a terra.
«Cosa è successo?»urlo andando da Harry.
«Signorina Cooper, non credo che siano affari suoi, adesso senza discutere, Potter e i gemelli Weasley devono consegnarmi le scope, niente più Quidditch.»
Ciò che è successo dopo è stato un gran casino.
Ron mi racconta per filo e per segno cosa è successo, e io avrei voluto ributtare il mio ragazzo a terra.
«Tu! Come diavolo ti sei permesso? Insultare la loro madre! E la madre di Harry! Sei un vigliacco e un infame!»lo spintono verso Goyle che lo tiene per un braccio.
«Ti rendi conto che sei così stupido da perdere il tuo tempo a prendere in giro Ron e Potter?»gli chiedo sottovoce.
Sono molto arrabbiata, o meglio il ricordo di questa emozione ribolle in me.
Ha insultato la memoria della mia migliore amica, e anche quella donna gentile di Molly Weasley, è subdolo e meschino, e anche crudele.
Tale padre, tale figlio.
«Allora è così, vero? Avevo ragione!»ribatte Draco asciugandosi il sangue che scorre dalla sua narice.
Mi volto di scatto e lo scruto.
«Che vuoi dire?»
«Che ti importa di quei due più di quanto ti importi io! Mi hanno dato un cazzo di pugno in faccia!»
«E hanno fatto bene, quindi sta attento...»mi fermo, perché un pensiero mi assale.
Suo padre lo picchia.
Deve essere stato orribile sentirsi malmenati anche qui, infatti Draco non si è difeso, neanche quando lui e Harry hanno fatto a botte la prima volta che li ho divisi.
Allungo una mano verso di lui, minacciosamente.
Ti stai comportando come suo padre.
Ma del resto Harry passa molto tempo ad essere sminuito e insultato, quindi sono pari, giusto?
«Cooper, non accetto che a un membro della squadra di inquisizione si parli in questo modo, punizione.»la vocetta acuta della Umbridge ci interrompe.
«Non ti bastava essere prefetto? Sei patetico.»
Draco cambia espressione, da arrabbiato a mortificato...a triste.
Se lo merita, non è così?
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Born To Die
FantasyMegan è morta a 17 anni, ed è tornata in vita grazie ad Albus Silente. Non prova emozioni o sentimenti, non avverte odori, sapori, caldo oppure freddo, dolore o piacere. Non le batte il cuore. Sirius Black era il suo ragazzo prima di morire, e Lily...